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Boeing e EasyJet: consistenti tagli al personale. 737 Max torna in produzione

Boeing ha fatto sapere che riprenderà la produzione del 737 MAX ma che sarà costretta a tagliare 12 mila posti di lavoro a causa del Coronavirus; piano di licenziamenti anche per EasyJet.

Boeing e EasyJet: consistenti tagli al personale. 737 Max torna in produzione
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 mag 2020

Boeing ha fatto sapere che intende riavviare la produzione del 737 Max. Ci sono voluti diversi mesi per risolvere tutti i problemi software di questo aereo che hanno causato 2 incidenti molto gravi che sono costati la vita a tante persone. Dunque, sembra che finalmente la società sia riuscita a risolvere tutte le criticità scoperte nel corso del tempo su questo suo sfortunato modello. Al momento, comunque, la FAA non avrebbe ancora autorizzato il velivolo a poter riprendere le sue attività di trasporto passeggeri.

La produzione, in ogni caso, riprenderà in maniera graduale. Al riguardo, la società ha fatto sapere che saranno implementate più di un dozzina di iniziative volte sia a migliorare la sicurezza dei lavoratori che la qualità del prodotto. L'obiettivo è quello di rendere l'intero processo produttivo molto più efficiente per creare un ambiente dove poter costruire l'aereo in totale sicurezza. La società, come tante altre, aveva dovuto sospendere le sue attività a causa della diffusione del virus.

I problemi del 737 MAX sono costati molto in termini economici all'azienda. Ancora di più, però, ha pesato lo scoppio della pandemia che ha portato ad una forte riduzione della domanda di aerei. Addirittura, il CEO di Boeing, Dave Calhoun, ha sottolineato che l'emergenza sanitaria ha avuto un impatto devastante sui conti del Gruppo. Per questo è stato avviato un piano di riduzione dei costi che prevede il licenziamento di 12.000 dipendenti con 6.770 "uscite non volontarie".

Una crisi che ha pesato allo stesso modo anche su EasyJet che ha fatto sapere che sarà costretta a tagliare il 30% dei suoi dipendenti. La compagnia inizierà a discutere sul da farsi con le parti sociali nel corso dei prossimi giorni. Visto che dispone di 15.000 lavoratori, i posti a rischio sarebbero quasi 5.000.

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