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Toyota Circular Factory: un'azienda per il riciclo delle vetture a fine vita

La casa giapponese avvia un progetto per il trattamento dei veicoli dismessi basato su riutilizzo, rigenerazione e riciclo.

Toyota Circular Factory: un'azienda per il riciclo delle vetture a fine vita
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 19 mar 2025

Toyota ha annunciato la creazione di una Toyota Circular Factory pensata per gestire al meglio i veicoli dismessi alla fine del loro ciclo di vita. L'obiettivo è quello di ottenere il massimo in termini di benefici ambientali tramite procedure di riciclo, riutilizzo e rigenerazione dei componenti. La prima struttura di questo tipo vede protagonista l'impianto Toyota di Burnaston, nel Regno Unito. Qui il costruttore prevede di avviare le attività entro il terzo trimestre di quest'anno e punta a procedere parallelamente alla messa in opera della catena di montaggio della nuova Toyota Corolla, che nascerà proprio nello stabilimento del Derbyshire.

Secondo i piani Toyota, la struttura inglese diventerà un centro di eccellenza per le future operazioni di riciclo in Europa e nel mondo. In una prima fase è prevista la lavorazione di circa 10.000 veicoli all'anno da cui dovrebbero essere ricavate e portate a nuova vita 120.000 parti, oltre al recupero di 300 tonnellate di plastica ad alta purezza e di 8.200 tonnellate di acciaio, senza contare gli altri materiali secondari che vengono impiegati nella costruzione di un'automobile.

RIUTILIZZO, RIGENERAZIONE E RICICLO

Il nome Toyota Circular Factory racchiuderà da ora in avanti tutte le attività di riciclo del costruttore nipponico, che intende mettere a punto un approccio al trattamento dei veicoli dismessi puntando su tre punti chiave, ovvero le parti riutilizzabili, i componenti di base che possono essere rigenerati e i materiali che è possibile riciclare.

L'economia circolare e sostenibile guiderà i processi di Toyota riducendo l'impatto ambientale legato ai veicoli a fine vita e alle loro componenti. Le parti delle vetture saranno sottoposte a un completo processo di convalida e quelle riutilizzabili saranno reintrodotte sul mercato attraverso i rivenditori e i distributori di ricambi. I componenti di base, come ad esempio le batterie e le ruote, saranno invece valutati nell'ottica di una possibile rigenerazione, di un eventuale riutilizzo o del riciclo.

Toyota afferma di voler riciclare materie prime come rame, alluminio, acciaio e plastica, tutti materiali che, una volta riciclati, andrebbero a in parte i materiali vergini utilizzati nella produzione dei nuovi veicoli. Il progetto Toyota Circular Factory partirà come detto dal Regno Unito, ma il costruttore prevede in futuro di estendere questo approccio anche all'Europa, dove conta di avviare delle collaborazioni con organizzazioni che vogliono puntare alla circolarità e che aspirano alla neutralità carbonica per le proprie attività.

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