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Per Toyota è ancora troppo presto per concentrarsi solo sulle elettriche

Per Toyota è ancora troppo presto per puntare solo sull'elettrico; per questo, nei prossimi 30 anni continuerà ad offrire più tipologie di motorizzazioni tra cui quelle ibride e Fuel Cell.

Per Toyota è ancora troppo presto per concentrarsi solo sulle elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 17 giu 2021

La mobilità elettrica si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore e diversi grandi Gruppi automobilistici stanno accelerando gli investimenti in questo ambito. Si pensi, per esempio, a General Motors che proprio di recente ha deciso che investirà 35 miliardi di dollari sino al 2025 nelle auto elettriche e a guida autonoma. Non è un mistero, invece, che la posizione di Toyota sullo sviluppo di questa nuova forma di mobilità sia differente. Non si può non ricordare la clamorosa dichiarazione del numero uno del marchio giapponese che aveva affermato che per lui le elettriche erano sopravvalutate.

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Adesso, la casa automobilistica ha voluto ribadire ulteriormente la sua posizione all'interno dell'ultima assemblea degli azionisti in cui ha affermato che nei prossimi 30 anni continuerà a proporre una gamma di vetture dotate di diverse tipologie di motorizzazioni. Per i giapponesi è ancora troppo presto per concentrarsi solamente sulle vetture 100% elettriche. L'azienda, dunque, continuerà a proporre soluzioni più tradizionali tra cui auto ibride e Fuel Cell ancora per tanto tempo.

Toyota intende continuare ad offrire ai clienti quello che cercano e secondo Masahiko Maeda, Chief Technology Officer del marchio giapponese, questo è quello che conta.

Alcune persone amano i veicoli elettrici a batteria, ma altre non vedono le tecnologie attuali come convenienti.

La posizione del costruttore va oltre gli aspetti commerciali. Il marchio giapponese ha riaffermato che le materie prime utilizzate per produrre le batterie possono essere più inquinanti dei motori a combustione interna. Particolare enfasi è stata posta sulle emissioni dell'interno ciclo di vita degli accumulatori, dalle operazioni di estrazione delle materie prime sino a quelle di produzione. Una posizione che, però, non tiene conto della possibilità di riciclare le batterie per poter riutilizzare il materiale ricavato per realizzare nuove batterie.

Indipendentemente da questa tesi, la scelta di Toyota è chiara. Oggi è troppo presto per concentrarsi su di una sola opzione e, per questo, continuerà a proporre per lungo tempo diverse altre forme di motorizzazioni ai clienti.

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