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Tesla robotaxi, la rivoluzione è iniziata ad Austin

Elon Musk ha dato ufficialmente il via al servizio di taxi a guida autonoma

Tesla robotaxi, la rivoluzione è iniziata ad Austin
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 23 giu 2025

Tesla ha finalmente lanciato il suo servizio di robotaxi il 22 giugno ad Austin, in Texas. Si tratta di un momento molto atteso. Lo sappiamo bene, Elon Musk ha scommesso tanto sulla guida autonoma e adesso non può più sbagliare. Dopo anni di promesse, finalmente ci siamo: la casa automobilistica ha iniziato ad offrire un servizio di taxi a guida autonoma, primo tassello di un’ampia strategia che dovrebbe culminare con la disponibilità del Cybercab. Va detto, comunque, che per il momento il servizio di robotaxi di Tesla è poco più che un progetto pilota visto che è attivo in un’area molto limitata della città e a poterlo utilizzare sono solo persone selezionate.

COME FUNZIONA?

Innanzitutto, come già sapevamo, Tesla ha deciso di utilizzare una flotta di Tesla Model Y. Sono modelli di serie, senza sensori aggiuntivi. L’unica vera differenza è il software visto che le vetture dispongono di una release ancora più avanzata che per il momento non è disponibile per i clienti. Le auto guidano da sole ma in questa fase sul sedile del passeggero anteriore sarà presente un operatore che potrà interagire su di un “monitor” da poter utilizzare in caso di emergenza che permetterà, attraverso dei pulsanti, di fermare l’auto o di farla accostare. Le corse sono limitate ad un’area della città ben precisa e accuratamente mappata dall’azienda. Le Model Y circoleranno dalle ore 6 alla mezzanotte e non in caso di maltempo.

Con l’avvio del servizio, Tesla ha pure aperto all’interno del suo sito, una pagina dedicata dove i clienti potranno registrarsi per ottenere informazioni sulle novità in arrivo. Per poter richiedere una corsa, sarà necessario utilizzare l’app Robotaxi per il momento disponibile solamente a tutti coloro che hanno avuto la possibilità di accedere a questo servizio di taxi a guida autonoma. Le corse non sono gratuite ma prevedono una tariffa fissa e cioè 4,20 dollari indipendentemente dalla durata.

I PRIMI VIAGGI

Una volta che Elon Musk ha dato il semaforo verde, è bastato davvero poco per vedere arrivare le prime immagini del servizio condivise da chi ha avuto modo di utilizzarlo. C’è chi ha addirittura organizzato delle dirette streaming. Pare che le prime corse si siano svolte tranquillamente, senza intoppi. C’è chi ha sottolineato che non è sempre stato facile trovare il punto di prelievo del loro robotaxi Tesla in attesa. Una volta a bordo, l’operatore Tesla seduto davanti sul sedile del passeggero verificava l’identità dei passeggeri chiedendo loro di mostrare l’app Robotaxi.

Il display posteriore indica ai passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza e, dopo aver premuto il pulsante animato “Start Ride”, il veicolo si mette in viaggio. I passeggeri possono anche avviare il viaggio tramite un pulsante simile nell’app. Poiché i passeggeri si registrano sull’app Robotaxi utilizzando i loro profili Tesla preesistenti, troveranno loro app musicali preferite sul display posteriore, con tutte le loro playlist e i brani salvati. Il display anteriore mostra una schermata simile a quella che si vede sui veicoli che utilizzano la Full Self Driving.

Il debutto sembra nel complesso essere andato bene senza particolari problemi. La vera sfida parte però adesso. Tesla dovrà migliorare il servizio, arrivando progressivamente ad ampliarlo all’interno della città. L’obiettivo è anche quello di lanciarlo in California dove, però, le regole sono più complesse. Non rimane che seguire l’evoluzione di questo nuovo progetto di Elon Musk.

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