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Elon Musk: "felici di dare in licenza Autopilot e Full Self Driving"

Il numero uno di Tesla si dice disposto a collaborare per dare in licenze tutte le principali tecnologie

Elon Musk: "felici di dare in licenza Autopilot e Full Self Driving"
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 6 giu 2023

A breve distanza dall'annuncio dell'accordo tra Tesla e Ford che permetterà alle auto elettriche della casa dell'ovale blu di poter accedere ai Supercharger in America, Elon Musk ha dichiarato su Twitter che Tesla sarebbe felice di concedere in licenza alle altre case automobilistiche l'Autopilot, la Full Self Driving (FSD) e altre tecnologie.

Una dichiarazione che può stupire ma che, in realtà, è perfettamente in linea con quanto fatto fino ad ora dalla società americana. Infatti, nel lontano 2014, l'azienda aveva deciso di rendere i suoi brevetti disponibili a tutti gratuitamente. La casa automobilistica aveva scelto di abbracciare questa filosofia "open source" con l'obiettivo di mettere a disposizione una piattaforma tecnologica comune e in rapida evoluzione per far progredire più rapidamente il settore delle auto elettriche.

Diversi anni dopo, nel 2021 era trapelata la notizia che la società americana stesse discutendo per concedere in licenza la tecnologia dell'Autopilot ma poi non se ne è saputo più nulla. Negli ultimi due anni, Tesla è cresciuta ed è cambiata molto e della possibilità di concedere in licenza la sua tecnologia non se ne è parlato molto fino a che non è stato annunciato l'accordo con Ford per l'utilizzo dei Superchager.

La nuova dichiarazione di Elon Musk arriva come commento ad un'intervista al CEO di General Motors, Mary Barra, che riconosce la leadership di Tesla nell'elettrico. Il numero uno di Tesla, dunque, afferma che la sua azienda può essere di aiuto alle altre case automobilistiche concedendo in licenza le sue tecnologie. Tuttavia, per quanto Musk stia approfittando del momento per offrire le sue soluzioni tecniche, è difficile pensare che una grande casa automobilistica possa decidere di prendere in considerazione, per esempio, l'Autopilot o la Full Self Driving di Tesla.

BlueCruise di Ford e Super Cruise di GM, per esempio, sono sistemi avanzati di assistenza alla guida che funzionano bene ed è difficile pensare che Ford o General Motors, giusto per fare due esempi di costruttori americani, possano decidere di "buttare via" milioni di dollari per adottare un'altra piattaforma. Un accordo forse sarebbe più vantaggioso per le startup più piccole che, comunque, dovrebbero investire molto nell'hardware per far funzionare il software di Tesla correttamente.

Vedremo cosa succederà. Non rimane che attendere per capire se dopo Ford, altri importanti costruttori stringeranno accordi con la società di Elon Musk.

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