Il progetto di RFI e Nevomo per i treni a levitazione magnetica
RFI e Nevomo hanno firmato un'intesa per verificare la fattibilità di poter integrare la tecnologia magrail che permette di sovrapporre all'infrastruttura ferroviaria già esistente i sistemi per la levitazione magnetica.

Treni veloci quasi il doppio e senza dover rivoluzionare l'infrastruttura ferroviaria? Può sembrare un'utopia. In realtà, questa è una possibilità a cui stanno lavorando RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Nevomo. Le due società, infatti, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per verificare la fattibilità tecnica ed economica di poter sfruttare la tecnologia magrail che permette di sovrapporre all'infrastruttura ferroviaria già esistente i sistemi per la levitazione magnetica. Si tratta di un progetto che potrebbe aprire prospettive molto interessanti per il sistema ferroviario.
SI PUNTA AD UN PROGETTO PILOTA
Le due società, dunque, verificheranno la possibilità di sfruttare questa tecnologia e le sue potenzialità. Riuscire ad integrare sulle linee esistenti, non solo quelle ad alta velocità, il sistema di trasporto a levitazione magnetica potrebbe rivoluzionare il trasporto su rotaia, rendendolo più rapido ed efficiente. Il tutto senza costi eccessivi visto che non sarebbe necessario stravolgere l'attuale infrastruttura ferroviaria.
Secondo quanto raccontato, il sistema magrail permette anche di far coesistere sulla stessa linea treni tradizionali e quelli a levitazione magnetica che potrebbero arrivare a disporre di una velocità del 75% superiore. Per portare avanti questo progetto, le due società chiederanno un finanziamento all'Unione Europea. L'obiettivo è quello di arrivare poi a realizzare un progetto pilota sul circuito di prova di proprietà di RFI a Bologna San Donato.
Si tratterebbe dell'ultima fase di test per consentire di avviare i processi di certificazione e omologazione necessari per l'implementazione commerciale della tecnologia. Sarà molto interessante seguire i progressi del progetto. Per il momento non sono state comunicate date specifiche. Non rimane che attendere ulteriori notizie.
Parlando dell'Italia, comunque, questa non è l'unica tecnologia a cui si sta guardando in ambito ferroviario. Si ricorda, infatti, che FS Italiane e Snam stanno lavorando insieme per promuovere lo sviluppo del Fuel Cell sui treni.