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Stellantis, Jean-Philippe Imparato avverte: se le cose non cambiano, chiuderemo le fabbriche

Jean-Philippe Imparato non usa mezze misure: c'è il rischio che Stellantis chiuda alcuni stabilimenti

Stellantis, Jean-Philippe Imparato avverte: se le cose non cambiano, chiuderemo le fabbriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 2 lug 2025

Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, va dritto al punto e non usa mezze misure per descrivere la crisi che sta vivendo l’industria auto e le conseguenze negative per Stellantis se le cose non cambieranno in fretta. Dichiarazioni che arrivano durante un intervento agli Stati Generali sull’energia organizzati da Forza Italia a Montecitorio. La sintesi del suo discorso? Se le cose non cambieranno, Stellantis potrebbe essere costretta a prendere decisioni molto difficili tra cui la chiusura di alcuni impianti.

LA COLPA É DELLE RIGIDE NORMATIVE EUROPEE


Cosa deve cambiare? Il riferimento è ovviamente alle rigide normative europee sulle emissioni. Inoltre, un secondo problema riguarda l’alto costo dell’energia, soprattutto in alcuni Paesi. Jean-Philippe Imparato parla addirittura di “dramma industriale" in arrivo tra pochi mesi e che nessuno vede.

Siamo a pochi mesi da un dramma industriale che pochi vedono. Dobbiamo ancora costruire il 20% di auto elettriche in Ue separando vetture e veicoli commerciali. Oggi con il 10% delle vendite del settore commerciale faccio 1/3 della quota europea richiesta. Ogni punto percentuale non raggiunto costa, c’è il rischio di over pagare 2,5 miliardi di euro di multe tra due, tre anni. Dobbiamo fare qualcosa senza ammazzare l’industria. Nel 2019 c’erano 49 auto sul mercato europeo che costavano meno di 15.000 euro, oggi ne rimane una.

Insomma, Stellantis potrebbe dover chiudere gli stabilimenti a causa del rischio di incorrere in pesanti multe da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto degli obiettivi sulle emissioni di CO2. C’è poi il problema dei costi dell’energia per la produzione industriale, troppo diversi da Paese a Paese. Secondo Jean-Philippe Imparato servirebbe un intervento come Unione Europea per arrivare a ridurli, dando fiato all’industria automotive.

Inoltre, per affrontare nel migliore dei modi la transizione energetica serve un approccio neutrale, puntando su molteplici tecnologie e non solamente sull’elettrico. Se quindi le cose non cambieranno a breve, Stellantis potrebbe essere costretta a prendere decisioni molto “toste".

Cosa vogliamo fare per evitare di uccidere l’industria? Se alla fine dell’anno le cose non cambiano, dovremo prendere delle decisione toste, come la chiusura delle fabbriche.

E SU MASERATI…

Conferma che non si intende venderla. Per il futuro, meno elettrico che non può essere una soluzione per Maserati. Jean-Philippe Imparato accenna inoltre al fatto che Maserati e Alfa Romeo possano lavorare vicine.

Non molliamo. Ho visto una squadra super motivata e delle macchine bellissime. Abbiamo deciso di lavorare insieme con Alfa Romeo per proporre un futuro a questo marchio. Io non mollo. Vendita? Ho sentito tante voci. Alla fine dobbiamo mantenere Modena, Maserati e fare un piano ad hoc. L’elettrico non può essere la soluzione al 100% per Maserati. Abbiamo bisogno di fare macchine e motori. Mi piacerebbe ricreare, come 10 anni fa, un luogo dove Alfa Romeo e Maserati lavoravano vicino, forse possiamo trovare un posto giusto. Ma torno da voi quando ho qualcosa di serio e pubblico da dire.

[Fonte]

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