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Stellantis, basta auto ad idrogeno: non ci sono prospettive

Termina la produzione in serie dei furgoni Pro One alimentati a idrogeno

Stellantis, basta auto ad idrogeno: non ci sono prospettive
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 16 lug 2025

L’annuncio era nell’aria dopo quanto era emerso dal mercato del Regno Unito: Stellantis ha deciso ufficialmente di interrompe il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno. Il motivo? Facilmente intuibile visto lo scarso sviluppo del mercato del Fuel Cell. In una breve nota stampa, il Gruppo spiega che “a causa della limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, degli elevati requisiti di capitale e della necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori, l’Azienda non prevede l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio“.

 
A seguito di questa decisione, Stellantis non lancerà più la sua nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno la cui produzione avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia (furgoni di medie dimensioni) e a Gliwice, in Polonia (furgoni di grandi dimensioni).

MERCATO DI NICCHIA SENZA PROSPETTIVE DI SOSTENIBILITÀ ECONOMICHE

Ancora più esplicito Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata, che spiega che il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Stellantis è invece oggi chiamata a fare scelte chiare e responsabili per garantire la sua competitività e soddisfare le aspettative dei clienti con l’offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri. Insomma, si all’ibrido e all’elettrico e no all’idrogeno che è un mercato di nicchia non sostenibile economicamente e su cui, dunque, non ha senso investire.


Fortunatamente questa decisione non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi di Stellantis. Le attività di ricerca e sviluppo legate alla tecnologia dell’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti. Tuttavia, la situazione attuale in cui si trova il segmento dell’idrogeno presenta anche sfide finanziarie per diversi stakeholder. In questo scenario, Stellantis ha avviato dei dialoghi con gli azionisti di Symbio per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi di Symbio, nel rispetto dei rispettivi obblighi.

POCHI CREDONO ANCORA NELL’IDROGENO

Il Fuel Cell visto in passato come un’alternativa all’elettrico è una tecnologia su cui oggi credono ancora in pochi, tra cui Toyota e BMW. Il dato di fatto è che le infrastruttura di rifornimento è limitata e nei pochi Paesi in cui è più sviluppata, le stazioni ad idrogeno stanno pure diminuendo. In Italia ci sono solo 3 stazioni di cui una inaugurata da poco. C’è la volontà di crearne di ulteriori ma la dichiarazione di Stellantis è molto chiara e mostra chiaramente che l’idrogeno è oggi solo un settore di nicchia senza prospettive di sostenibilità economica.

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