Per i veicoli elettrici la Spagna stanzia 4,3 miliardi di euro, un miliardo per le colonnine
L'esecutivo di Pedro Sanchez pesca dal Recovery Fund e investe sulla transizione elettrica
La Spagna annuncia di aver promosso un investimento da 4,3 miliardi di euro per incentivare la produzione di veicoli elettrici. Il provvedimento rientra nell'ambito di un programma nazionale di investimenti a più ampio spettro da 13 miliardi sulla mobilità sostenibile, stanziato grazie ai fondi previsti dal Recovery Fund della UE. Ad annunciarlo il Presidente del Governo Pedro Sánchez: "È importante che la Spagna anticipi la transizione in atto nel settore automobilistico europeo", ha detto.
Il piano, che punta a stimolare gli investimenti privati insiste, da quanto filtra, sull'intera catena produttiva, quindi dall'estrazione del litio per le batterie al veicolo elettrico finito, pronto per il concessionario. Ed in pole position ci sono già Seat, costruttore iberico inserito nella galassia Volkswagen, e Iberdrola, tra le principali aziende energetiche spagnole, che avrebbero un accordo per partecipare all'invito del Governo attraverso la costruzione di un impianto produttivo nei pressi di Barcellona – sarebbe il primo del Paese – per la produzione di batterie per i mezzi elettrici.
Delle risorse stanziate dall'esecutivo di Sánchez un miliardo di euro andrà al potenziamento dell'infrastruttura di ricarica. Così, prevede il Governo, il contributo all'economia nazionale del settore automotive potrà raggiungere il 15% entro il 2030 dal 10% attuale, anche attraverso il contributo dell'indotto. Potenzialmente, in totale, secondo le stime del governo potrebbero essere creati oltre 100.000 nuovi posti di lavoro.
L'obiettivo in termini di veicoli elettrici immatricolati è davvero ambizioso: il governo iberico vorrebbe raggiungere le 250.000 vetture "alla spina" entro il 2023, quando nel 2020 ne sono state immatricolate appena 18.000.