Benzina con piombo, l'ultima goccia prima dell'addio. E l'ambiente ringrazia
E il 7 settembre ci sarà la giornata dedicata all'aria pulita.
Una battaglia (vinta) lunga 19 anni: così l'ha definita l'UNEP, il programma per l'ambiente delle Nazioni Unite, che ha annunciato la fine della benzina con piombo. Per sempre. L'ultima goccia è uscita dalla pompa di una stazione di servizio in Algeria lo scorso luglio, un evento storico che rappresenta una speranza verso un mondo più verde o, perlomeno, meno grigio di quanto non lo sia oggi. Non è il passaggio verso un'economia eco-sostenibile – ne sono una dimostrazione i tragici eventi che ci hanno accompagnato anche quest'estate – ma è un segno di come – purtroppo molto lentamente – le cose possano cambiare in meglio.
É dal 2002 che l'UNEP lottava per eliminare questo tipo di combustibile a cui veniva aggiunto piombo tetraetile, che prima dell'avvento della cosiddetta benzina verde (senza piombo) era il più diffuso al mondo. A lui si devono purtroppo milioni di morti, nonché la rovina di interi territori e l'inquinamento di aria, cibo e acqua. Per anni ha rappresentato una delle prime cause di malattie cardiache, infarti e cancro, ed è stato ipotizzato da alcuni studi che comporti persino una riduzione del quoziente intellettivo nei bambini compreso tra 5 e 10 punti (si tratta di dati su cui la scienza sta ancora indagando, ma che comunque dimostrano la gravità della situazione).
I BENEFICI DEL BAN DELLA BENZINA CON PIOMBO
Aver cancellato la benzina con piombo dalla faccia della Terra comporta:
- la riduzione di morti premature per 1,2 milioni di persone
- potenziale incremento IQ nei bambini
- risparmio di oltre 2 mila miliardi di euro
- riduzione del tasso di criminalità
Il settore dei trasporti, dice l'UNEP, è responsabile delle emissioni locali per una quota attorno al 25%. Purtroppo aver eliminato la benzina con piombo è solo un piccolissimo passo verso la sostenibilità, ed il sempre maggior numero di auto in circolazione non fa che peggiorare la situazione giorno dopo giorno. Se il trend sarà questo, entro il 2050 i trasporti contribuiranno alle emissioni dei gas serra fino al 33%.
A proposito di auto, nei prossimi anni se ne conteranno 1,2 miliardi in più in circolazione, la maggior parte delle quali dotate di motore endotermico. A contribuire negativamente allo stato di salute del pianeta sarà soprattutto la vendita di auto usate di vecchia generazione ai Paesi in Via di Sviluppo da parte di Europa, USA e Giappone. Ciò non farà che contribuire ulteriormente al peggioramento della qualità dell'aria con l'introduzione in atmosfera di polveri sottili e degli altri gas serra.
Per sensibilizzare la popolazione mondiale, l'ONU ha organizzato per il prossimo 7 settembre l'International Day of Clean Air for blue skies, un "appello all'azione per allineare i nostri sforzi e rivendicare il nostro diritto all'aria pulita". C'è anche un hashtag per l'occasione: #HealthyAirHealthyPlanet.