Ferrari non conosce crisi: ricavi in crescita del 4,4% nel secondo trimestre dell’anno
Utile netto a 425 milioni, margine operativo al 30,9% e nessuna conseguenza dai dazi USA.

Ferrari chiude il secondo trimestre del 2025 con risultati solidi e in linea con le attese, confermando la fiducia nelle previsioni per l’intero anno. Le consegne si attestano a 3.494 unità, in linea con il dato dello stesso periodo dell’anno precedente, a conferma di una strategia che punta più al valore che al volume.
I modelli più venduti
A guidare le vendite nel trimestre sono stati modelli come la 296 GTS, la Purosangue e la Roma Spider, con una forte spinta dalle consegne della nuova 12Cilindri. Anche la SF90 XX ha registrato buoni risultati, mentre la 296 GTB ha mostrato un leggero calo. La SF90 Spider è ormai in fase di uscita dal mercato, essendo prossima alla conclusione della produzione. Per la Daytona SP3, invece, le consegne stanno proseguendo secondo i piani e si concluderanno nel terzo trimestre dell’anno. Nel secondo trimestre più della metà delle auto vendute (55%) è stato di modelli con motore termico, mentre gli ibridi coprono il restante 45%.
I numeri
I ricavi netti del trimestre crescono del 4,4% rispetto al 2024 e raggiungono 1.787 milioni di euro. A spingere il risultato è soprattutto un’offerta ampia di modelli, con una forte incidenza delle vetture a maggiore valore aggiunto, delle personalizzazioni e della diversificazione geografica. Il risultato include anche un impatto negativo dei cambi per 11 milioni di euro, in particolare legato al dollaro statunitense.
I costi industriali e quelli legati alla ricerca e sviluppo aumentano di 17 milioni di euro, in particolare per le attività racing e lo sviluppo delle auto sportive, mentre gli ammortamenti restano stabili. Le spese SG&A salgono di 23 milioni di euro, in linea con gli investimenti sul marchio e sul motorsport. Le altre voci registrano una variazione positiva di 36 milioni di euro, legata al miglioramento delle attività lifestyle e racing, e a minori costi rispetto al 2024, quando erano stati effettuati accantonamenti per crediti ambientali.
L’utile netto trimestrale si attesta a 425 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile diluito per azione, invece, sale a 2,38€, rispetto ai 2,29€ del 2024. L’indebitamento industriale netto al 30 giugno 2025 ammonta a 338 milioni di euro, in aumento rispetto ai 49 milioni di euro di fine marzo, a seguito della distribuzione dei dividendi per 536 milioni di euro. La liquidità complessiva, comprensiva di linee di credito inutilizzate, è pari a 2.068 milioni di euro.
I risultati finanziari spiegano molto del successo del marchio Ferrari che nel corso di questo trimestre ha ricevuto diversi riconoscimenti. La Ferrari 12Cilindri, per esempio, ha ricevuto il Car Design Award 2025 per la categoria Production Cars e insieme alla 12Cilindri Spider hanno vinto il Gold Award agli iF Design Award. Il lavoro di Ferrari per mantenere questi risultati e maturarne di migliori prosegue su più fronti. Tra questi ricordiamo il lancio di Ferrari Hypersail, il progetto guidato da Giovanni Soldini che porterà l’innovazione Ferrari nel mondo della vela, con l’ambizione di creare una piattaforma di ricerca e sviluppo per la navigazione.
Mentre Ferrari annuncia con fierezza i risultati, rimarcando anche di non aver subito alcun impatto significativo dall’introduzione dei dazi USA, a inizio mese ha presentato la nuova Ferrari Amalfi, la berlinetta V8 2+ con motore centrale-anteriore che arricchisce la gamma della casa di Maranello.