Renault Emblème: il concept che vuole riscrivere la decarbonizzazione automotive
Renault Emblème: il futuro della mobilità sostenibile prende forma
Renault, attraverso la sua divisione Ampere dedicata ai veicoli elettrici, ha presentato la Emblème, una vettura dimostrativa che va oltre il concetto di show car per esplorare i limiti della decarbonizzazione nell'industria automobilistica. Svelata il 17 aprile scorso, Emblème si configura come un laboratorio su ruote, pensato per una famiglia, che applica un approccio rigoroso all'intero ciclo di vita del veicolo con l'obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra.
Il risultato dichiarato è notevole: secondo Renault, Emblème emette, lungo tutto il suo ciclo vitale calcolato su 15 anni e 200.000 km, appena 5 tonnellate di CO2 equivalente (CO2e). Si tratta di una riduzione del 90% rispetto ai modelli di riferimento del 2019 (un Captur benzina ne emetteva circa 50 tonnellate) e significativamente inferiore anche alle 25 tonnellate della Mégane E-Tech Electric. Questo dato, verificato dall'istituto indipendente IFPEN, è il frutto di una metodologia basata sull'Analisi del Ciclo di Vita (LCA) che considera l'approvvigionamento delle materie prime, la produzione, l'utilizzo e il fine vita, applicando leve come efficienza energetica, energie rinnovabili ed economia circolare.
UN AIUTO DA ALTRI BRAND
La progettazione eco-compatibile ha guidato la scelta dei materiali, con un focus sui sette elementi che incidono maggiormente sull'impronta carbonica (batteria, acciaio, alluminio, polimeri, elettronica, pneumatici, cella a combustibile/serbatoio).
Grazie alla collaborazione con oltre venti partner tecnologici, tra cui Verkor per la batteria, ArcelorMittal per acciai a basso impatto, Constellium per l'alluminio riciclato, Michelin per pneumatici a bassissima resistenza al rotolamento (4,5 kg/T), Forvia per interni e fari sostenibili, STMicroelectronics per l'inverter SiC e OPmobility per il serbatoio H2, si è ottenuta una riduzione del 70% della carbon footprint nella produzione dei componenti e l'integrazione del 50% di materiali riciclati. La vettura, dal peso contenuto a 1.800 kg, è progettata per essere quasi interamente riciclabile.
LE CARATTERISTICHE DELL’EMBLEMA
Esteticamente, Emblème si presenta come un'elegante station wagon/shooting brake lunga 4,80 metri, con un passo di 2,90 m e un'altezza di 1,52 m. L'aerodinamica è stata ottimizzata maniacalmente, sfruttando simulazioni digitali derivate dalla F1 (in collaborazione con BWT Alpine F1 Team), raggiungendo un Cx di 0,25 e un SCx di 0,60. Contribuiscono a questo risultato l'assenza di specchietti (sostituiti da telecamere), le maniglie a sfioramento integrate, i tergicristalli nascosti e elementi attivi come flap anteriori e un diffusore posteriore mobile.
All'interno, lo spazio è pensato per le famiglie, con un bagagliaio posteriore da 556 litri e uno anteriore da 74 litri. L'abitacolo impiega materiali sostenibili come poliestere riciclato (tessuto con tecnica "additiva" per ridurre l'uso di coloranti), lino e pelle a base di fibre d'ananas. Domina la plancia l'ampio display curvo OpenR Panorama da 1,2 metri. La tecnologia "Shy Tech" nasconde i comandi non essenziali.
DUE ANIME
Sotto il cofano posteriore si cela una motorizzazione elettrica a doppia energia: un motore elettrico da 160 kW (a rotore avvolto, senza terre rare, prodotto a Cléon) alimentato sia da una batteria NMC da 40 kWh (Verkor/Ruitz), sia da una cella a combustibile a idrogeno (PEMFC) da 30 kW. Quest'ultima attinge da un serbatoio da 2,8 kg di idrogeno (posizionato anteriormente), permettendo rifornimenti rapidi (meno di 5 minuti) e un'autonomia complessiva teorica che può avvicinarsi ai 1.000 km, combinando le due fonti.
Per i tragitti quotidiani si usa prevalentemente la batteria, mentre per i lunghi viaggi interviene l'idrogeno, riducendo la necessità di lunghe soste per la ricarica elettrica e ottimizzando l'impronta carbonica in fase d'uso. La Emblème si inserisce nella strategia di decarbonizzazione del Gruppo Renault, che punta alla neutralità carbonica in Europa entro il 2040 e globale entro il 2050, con Ampere come punta di diamante per lo sviluppo di veicoli elettrici a basso impatto ambientale.