Auto elettriche nel mirino del Governo inglese: una tassa sui km percorsi. La proposta che fa discutere
Il Governo inglese vuole bilanciare il mancato introito delle accise sui carburanti e cerca nuove entrate per far quadrare i conti
Il Regno Unito starebbe pensando di introdurre una tassazione dedicata alle auto elettriche che andrebbe pagata in base ai km, anzi alle miglia percorse. Questo è quanto sta riportando negli ultimi giorni la stampa inglese e che sta facendo molto discutere. Non mancano infatti le polemiche con la Society of Motor Manufacturers and Traders, cioè l’associazione dell’industria automobilistica che parla apertamente di una “misura completamente sbagliata in un momento sbagliato“. Ma che sta succedendo esattamente?
PERCHÈ LA TASSA SULLE AUTO ELETTRICHE?
Innanzitutto ci sarebbe un motivo di equità fiscale. Su benzina e diesel pesano le accise sui carburanti, ma non esiste un equivalente per le auto elettriche. Pare che il Governo inglese voglia creare un sistema più equo per gli automobilisti. Un portavoce del Governo ha così risposto alla BBC su questo tema:
Vogliamo un sistema più equo per tutti gli automobilisti e sosteniamo al contempo la transizione ai veicoli elettrici. È giusto cercare un sistema fiscale che finanzi equamente strade, infrastrutture e servizi pubblici.
I conducenti di veicoli a benzina e diesel pagano l’accisa sul carburante, quindi il passaggio ai veicoli elettrici comporta un ammanco nelle entrate pubbliche, che sono già sottoposte a una forte pressione. Quindi c’è l’idea di voler trovare un nuovo equilibrio fiscale iniziando a tassare anche le auto elettriche. La questione delle mancate accise sulle auto elettriche non è un tema nuovo perché in passato se ne era discusso anche in Italia sebbene poi non se ne fosse fatto nulla.
C’è poi un ulteriore motivo per cui si vorrebbe arrivare a tassare le auto elettriche. Il Governo inglese è infatti sotto pressione affinché trovi decine di miliardi di sterline di entrate aggiuntive per far quadrare i conti. C’è infatti un importante deficit di bilancio che deve essere colmato.
COME SI PAGHEREBBE LA TASSA?
Niente tassazione extra sulla ricarica ma un costo in base alle miglia percorse. In particolare, secondo le fonti del Daily Telegraph questa nuova tassazione dovrebbe entrare in vigore nel 2028 e varrebbe 3 pence (3,4 centesi di euro) a miglio (circa 1,6 km) percorso. Pare che anche i conducenti di auto ibride andrebbero a pagare una tassa, ma a una tariffa inferiore. Come si pagherà questa tassa? Per il momento non è chiarissimo. Sembra che la proposta preveda che i proprietari di un’auto elettrica debbano stimare e pagare l’utilizzo della loro vettura per l’anno successivo. Se, alla fine dell’anno, avranno percorso meno strada, avranno un credito da utilizzare per l’anno dopo, ma se ne avranno percorso più miglia, dovranno pagare un supplemento. Ma come venga certificata la distanza effettivamente percorsa dall’auto non è ancora chiaro.
Per una vettura che percorre ogni anno 8.000 miglia (poco meno di 13.000 km), significherebbe un extra da pagare di circa 240 sterline (circa 272 euro). Si stima che la tassa potrebbe portare nelle casse dello Stato inglese circa 1,8 miliardi di sterline (circa 2 miliardi di euro) entro la fine del decennio, grazie all’accelerazione dell’adozione dei veicoli elettrici.
LE POLEMICHE
La proposta che dovrebbe essere discussa verso la fine di novembre, ovviamente ha generato moltissime polemiche. In particolare, l’industria automobilistica ha avvertito che questa mossa potrebbe scoraggiare i potenziali acquirenti di veicoli elettrici. La Society of Motor Manufacturers and Traders ha infatti commentato:
Riconosciamo la necessità di un nuovo approccio alle tasse automobilistiche, ma in un momento così cruciale nella transizione ai veicoli elettrici nel Regno Unito, questa sarebbe una misura del tutto sbagliata al momento sbagliato. Introdurre un regime così complesso e costoso, che prende di mira proprio i veicoli che i produttori sono sfidati a vendere, sarebbe un errore strategico, che scoraggerebbe i consumatori e comprometterebbe ulteriormente la capacità del settore di soddisfare gli obiettivi imposti dall’obbligo di ZEV, con conseguenze significative sulla percezione del Regno Unito come luogo in cui investire. Un sistema fiscale più intelligente, equo e orientato al futuro richiede un ripensamento radicale, che deve essere realizzato in piena collaborazione con il settore e le altre parti interessate.
Insomma, in un momento delicato del processo di transizione verso le auto elettriche che il Governo inglese incentiva, questa tassazione potrebbe frenare chi intende oggi acquistare una vettura elettrica. Non rimane che attendere e scoprire cosa deciderà di fare il Governo.