Seat Leon SportsTourer 2.0 TDI 150 DSG: la rivincita delle wagon | Recensione e Video
Un buon compromesso per chi vuole un'auto dal look sportivo e con un buon comportamento su strada. Ecco come va.
La nuova generazione della compatta di Seat ci è piaciuta subito e l’abbiamo già provata: io e Luigi abbiamo guidato la 5 porte mild hybrid, la eTSI 150 CV con il DSG. Qualche tempo fa Greta ha invece passato una giornata proprio con la Sportstourer, come chiamano in SEAT la versione wagon. Nel tempo seppur limitato del suo test, ha provato proprio questa versione con il 2.0 TDI da 150 cavalli, abbinato al cambio automatico DSG e nell’allestimento sportivo FR: è stato interessante avere anche il parere di una donna, che sicuramente vive l’auto in modo diverso da noi “malati”, e pare anche che le sia piaciuta.
Io invece l’ho guidata per due settimane mettendola proprio sotto pressione, facendole macinare molti chilometri e provando anche a guidarla con un po’ di grinta. Anche la wagon ribadisce quanto avevamo già constatato: la compatta spagnola ha fatto davvero un bel passo in avanti.
- DESIGN E DIMENSIONI
- SCHEDA TECNICA SPORTSTOURER 2.0 TDI 150 CV DSG
- ABITABILITÀ E INTERNI
- PROVA SPORTSTOURER 2.0 TDI 150 CV DSG
- ADAS E SICUREZZA
- TECNOLOGIA A BORDO
- ALLESTIMENTI E PREZZI
- LE ALTERNATIVE
- VIDEO
DESIGN E DIMENSIONI
Molte Case hanno abbandonato questo tipo di auto a favore di SUV e crossover, ma Seat è tra quelle che ci credono ancora e ha deciso di proporre questa nuova versione della Leon familiare.
Il design lo abbiamo già visto: sportivo, deciso, con carattere; si capisce subito che è una vettura del brand iberico: ci sono tutti i tratti stilistici dei modelli più recenti.
Ma è dietro che ovviamente cambia tutto: è molto più lunga, 28 cm in più della cinque porte; diciamo che non è proprio l’auto ideale per la città. La sua coda sicuramente divide, ha un design molto particolare, ma a mio parere slancia l’intero corpo di un’auto che, prima di ogni altra cosa, deve coniugare il tutto con la praticità e la capacità di carico che in una wagon sono fondamentali.
Come avevo già detto per la 5 porte, la versione FR è la mia preferita, più sportiva, più grintosa, con dettagli dedicati e cerchi in lega forgiati da 18". Ecco le sue dimensioni: lunghezza 4.642 mm x larghezza 1.799 mm x altezza 1.437 mm, con un passo di 2.684 mm.
SCHEDA TECNICA 2.0 TDI 150 CV DSG
- Tipo di motore: 4 cilindri 16 valvole
- Cilindrata: 1.968 cc
- Potenza massima: 110 kW / 150 CV 3.000-4.200 giri/min
- Coppia massima: 360 Nm 1.600- 2.750 giri/min
- Alimentazione carburante: Common rail Iniezione diretta
- Cambio: Automatico a 7 rapporti
- Velocità massima: 217 km/h
- Accelerazione 0-100 km/h: 8,8 sec
- Accelerazione 0 – 1.000 m: 30,2 sec
- Freni anteriori: a dischi ventilati
- Freni posteriori: a dischi
- Sospensioni anteriori: indipendenti tipo McPherson, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici
- Sospensioni posteriori: assale semirigido, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici
- Sterzo: servosterzo elettromeccanico a cremagliera
- Peso in ordine di marcia: 1.491 kg
- Consumo ciclo combinato: 4.3 – 4.9 l/100 km
- Emissioni CO2 ciclo combinato: 113 – 128 g/km
- Normativa sui gas di scarico: EU6 AP
- Pneumatici: 225/40 R18
- Volume bagagliaio: 620 l
- Capacità del serbatoio carburante: 45 l
ABITABILITÀ E INTERNI
Dell’abitacolo della nuova Leon abbiamo già detto tutto, o quasi. Così come per il design esterno, anche dentro è evidente che è pensata per un pubblico più giovane.
Rimangono i difetti già sottolineati: alcune plastiche usate sono un po’ troppo dure. Le bocchette del clima che non hanno la rotella per regolare la portata dell’aria e si possono solo chiudere orientandole di lato. I comandi a sfioramento, alla base del display, per clima e volume continuano a non convincermi: non sono molto pratici, col tempo ci si potrà anche abituare, ma ci vuole un po’ per averne la padronanza e poi non sono nemmeno retroilluminati.
Anche per la wagon il passo aumentato di questa nuova Leon offre tanta comodità per quattro persone; c’è molto più spazio, anche per quelli più alti, per le gambe e la testa, l’ideale anche per i viaggi più lunghi. In cinque, l’eventuale passeggero in più sarebbe un po’ sacrificato perché al centro la seduta del divano è rialzata e più dura, e anche il tunnel centrale è ingombrante.
Ma c’è soprattutto tanto spazio per i loro bagagli: il volume del vano è di 620 litri, che possono diventare ben 1600. Grande come poche del suo segmento, a parte la “cugina” Skoda Octavia (provata da Luigi).
Il vano è comodo, c’è anche il piano di carico regolabile in altezza; è pratico perché i sedili posteriori si abbattono in un attimo e il piano diventa completamente piatto. Se potete, vi consiglio di aggiungere tra gli optional il portellone elettrico con il sistema handsfree: troppo comodo, non potrete più farne a meno.
PROVA SPORTSTOURER 2.0 TDI 150 CV DSG
La nostra Sportstourer è spinta da un motore a gasolio che conosciamo piuttosto bene: è il 2.0 turbodiesel 4 cilindri con 150 cv e 360 Nm di coppia, abbinato all’automatico DSG a doppia frizione a 7 rapporti, nella versione a trazione anteriore. L’accoppiata giusta per chi percorre tanti km tutti i giorni.
Come sulla 5 porte, anche qui la posizione di guida è molto buona: qualsiasi sia la vostra taglia starete comodi, perché potete contare su ampie escursioni del volante e del sedile. Se vi piace l’idea potete scegliere un’impostazione anche più sportiva, con le gambe distese e il volante piuttosto vicino al busto. Ormai mi sono quasi abituato anche alla piccola leva del cambio automatico shift by wire. La visibilità è sempre buona ovunque, anche sulla wagon rimane però un po’ critica di tre quarti posteriore.
Molti si domanderanno: ma con quei quasi 30 cm in più avrà mantenuto il temperamento della Leon? Perché la compatta spagnola non è una vera sportiva ma fra le curve è sempre molto piacevole da guidare.
I chili in più della wagon sono pochi: il peso in ordine di marcia è di 1.491 kg, solo 43 in più rispetto alla cinque porte con lo stesso propulsore e cambio. Quindi nella guida sono praticamente impercettibili.
E i centimetri in più?
Bastano pochi chilometri per capire che hanno fatto un buon lavoro e anche quelli si avvertono ben poco mentre guidate. Mantiene il temperamento dinamico tipico del brand: anche in versione wagon il suo comportamento su strada la distingue dalle altre “cugine”, è sempre la più grintosa.
Il telaio vanta doti notevoli e se vi piace guidare, diventa ancora più piacevole se scegliete tra gli optional il Dynamic Pack: 760 euro ben spesi. Comprende il controllo dinamico dell’assetto e lo sterzo progressivo. Il sistema DCC interviene sull’assetto modificando elettronicamente la taratura degli ammortizzatori. Con l’aiuto delle sospensioni elettroniche e dello sterzo più preciso s’inserisce piuttosto rapida nelle curve, reagisce subito e nel modo giusto, ben piantata sulle quattro ruote.
Nonostante l’assale semirigido al posteriore (il multilink è destinato purtroppo solo alle versioni più potenti) anche la Leon extralunga rimane sempre piacevole da guidare; che ci si trovi in una strada piena di curve o in autostrada, dove rimane sempre piuttosto precisa anche nei curvoni veloci.
Il motore? Con un telaio così a volte vorrei avere più cavalli disponibili, più spinta, ma questo turbodiesel si rivela poi, sulla distanza, la scelta equilibrata per chi deve usare l’auto per lavoro. Si nota solo una leggera ruvidità ma è sempre pronto; ha una buona coppia, soprattutto disponibile in basso, tra i 1.600 e i 2.750 giri. L’ideale in città, dove nonostante le dimensioni, non si trova comunque in difficoltà, resta un’auto agile; ma è di grande aiuto anche in ogni altra condizione.
Non è un fulmine di guerra comunque va da 0 a 100 in 8,8 secondi, potendo farlo può raggiungere quasi i 220 all’ora, ma lasciate perdere i numeri e godetevi il piacere di guidarla. E poi ha altre qualità. Per esempio, è una grande passista: ho fatto lunghi viaggi in autostrada ed è instancabile; a 130 km/h ronfa a poco meno di 2.000 giri, a tutto vantaggio del comfort e dei consumi. Il motore è silenzioso, l’abitacolo è ben insonorizzato e hanno fatto un buon lavoro dal punto di vista aerodinamico: l’apprezzeranno anche i vostri passeggeri nei viaggi più lunghi.
Sulla FR è di serie il Drive Profile, il selettore delle modalità di guida. Se scegliete la Sport potete usare il cambio in manuale con i paddle al volante, che però sono un po’ troppo piccoli: inserisce i rapporti rapidamente e in questo modo tiene anche più a lungo le marce. Il motore diventa più reattivo a ogni input dell’acceleratore e le sospensioni a controllo elettronico si irrigidiscono. Il volante, che non è mai comunque molto leggero, diventa un po’ più “pesante”, forse anche in modo un po’ troppo artificiale.
L’automatico DSG quando guidate normalmente è molto fluido, ogni cambio di marcia è dolce, impercettibile e la guida è davvero confortevole. Però, tenendolo in automatico, quando siete in Sport scala i rapporti in modo un po’ troppo brusco, che chi è con voi potrebbe pensare che d'improvviso avete dimenticato come si guida…
Comfort parlando, a essere sinceri, non filtra così bene la maggior parte delle asperità della strada: non questa FR, che ha le sospensioni sportive ed è più rigida, anche nella modalità Comfort. Se volete una Leon più confortevole, vi consiglio di scegliere una versione più tranquilla.
I freni? Sono ben modulabili ed è positivo il feedback che arriva dal pedale. Nell’insieme l’impianto frenante è buono, adeguato alle performance della nostra Leon.
Quanto consuma? La Casa dichiara nel ciclo combinato WLTP un consumo tra i 4,3 e 4,9 litri per 100 km. Il giorno in cui abbiamo girato il video, tra autostrada, extraurbane e città ho percorso 226 km con un consumo medio di 5,7 litri per 100 km. L’ho provata a lungo in autostrada e strade extraurbane, promette davvero lunghe percorrenze con un pieno.
ADAS E SICUREZZA
Al capitolo sicurezza, già nell’allestimento entry-level ci sono di serie: Front Assist con sistema di frenata di emergenza e rilevamento pedoni e ciclisti, Lane Assist e sistema di rilevamento stanchezza. Aggiungeteci anche 7 airbag (2 frontali, 2 laterali, 2 a tendina e 1 centrale).
Se passate alla più ricca Business, si aggiungono di serie: Adaptive Cruise Control predittivo, il dispositivo di assistenza abbaglianti e il Traffic Sign Recognition.
Su questa FR con 890 euro nel Safe & Driving Pack XL ci sono tutti, compresi il sensore dell'angolo cieco, avvisatore acustico e frenata di emergenza in caso di pericolo all’uscita del parcheggio, avvisatore acustico e luminoso all’uscita dalla vettura, in caso di pericolo, e, tra gli altri, Lane assist plus con mantenimento del centro corsia e Travel assist. Si può parlare di guida autonoma di livello 2: il sistema sfrutta i sensori del cruise control adattivo e del Lane Assist per guidare la Leon, mantenendola nella corsia di marcia.
In generale, un po’ tutti i sistemi di assistenza alla guida sono calibrati con molta precisione. L’unico che ammetto che disattivavo spesso era il Lane Assist: per me è un po’ troppo invasivo.
TECNOLOGIA A BORDO
Della tecnologia e connettività a bordo della Leon ne abbiamo già parlato abbondantemente (soprattutto Luigi nel suo test della cinque porte): è indubbiamente interessante.
La dotazione è notevole: il cruscotto virtuale e il sistema d’infotainment offerti di serie sono davvero buoni. Già nella versione d’ingresso trovate il Virtual Cockpit, il media system con display touch da 8,25˝, Radio DAB, 6 altoparlanti, prese USB di tipo C e tanto altro.
ALLESTIMENTI E PREZZI
La Leon Sportstourer model year 2022 è offerta in tre allestimenti: Style, Business e questa FR. Già nella versione d’ingresso avete di serie: cerchi in lega da 16˝, fari anteriori e posteriori LED, clima automatico mono zona, volante multifunzione, tecnologia e ADAS che vi ho già elencato e tanto altro.
Nella versione intermedia Business si aggiungono: i fari Full LED con indicatori di direzione dinamici e illuminazione Coast-to-coast, i sensori di parcheggio posteriori. Tecnologia parlando, il sistema di navigazione Plus con display touch 10˝, 6 altoparlanti, MP3-WMA, connettività USB tipo C, Bluetooth con funzione streaming audio e telefono, controllo vocale, navigatore con cartografia Europa parziale e SEAT Full Link wireless. Tra gli ADAS Adaptive Cruise Control, il dispositivo di assistenza abbaglianti, il Traffic Sign Recognition e altro ancora.
Se scegliete la FR ci sono anche: cerchi in lega “Performance Machined” da 18 pollici, specchietti esterni con calotte Grigio Cosmo, paraurti sportivi, fari posteriori Full LED con illuminazione Coast-to-coast, vetri posteriori oscurati, specchietti esterni riscaldati i e richiudibili elettricamente, doppio terminale di scarico, battitacco illuminati design FR nelle portiere anteriori.
Inoltre dentro trovate sedili anteriori sportivi in tessuto e similpelle design FR con regolazione lombare, bracciolo anteriore con portaoggetti integrato, bracciolo posteriore, volante multifunzione in pelle con design FR e Climatronic tri-zona con sistema Air-care. Se non bastasse sospensioni sportive FR, SEAT Drive Profile e tanto altro.
La nuova Leon versione wagon vanta una grande offerta di motori: benzina, diesel, mild-hybrid e ibrido plug-in. C’è un piccolo tre cilindri 1.0 turbo TSI benzina da 90 CV con cambio manuale a 5 marce e 110 CV con il manuale a 6 marce. Oppure potete scegliere un quattro cilindri 1.5 TSI da 130 o 150 CV con il manuale a 6 marce.
Se la volete mild hybrid a 48 V c’è il tre cilindri da 110 CV con il DGS a 7 rapporti oppure la 1.5 eTSI da 150 CV sempre con l’automatico. Per chi macina molti chilometri il turbodiesel è un quattro cilindri da 2 litri e si può avere con 115 CV e il manuale a 6 marce oppure da 150 con il DSG, a trazione anteriore come la nostra oppure 4Drive a trazione integrale. L’ibrida plug-in ha un 1.4 e-hybrid a benzina con l’unità elettrica per un totale di 204 CV e DSG a 6 marce.
Il listino parte dai 23.450 euro per il 1.0 tre cilindri a benzina da 90 CV e manuale a 5 marce in allestimento base Style, per arrivare ai 36.000 dell’ibrida plug-in versione FR.
CONFIGURATORE LEON SPORTSTOURER
L’esemplare del test è una 2.0 TDI 150 CV DSG nell’allestimento FR. Inoltre ha i seguenti optional: colore metallizzato Nero Midnight, airbag alle ginocchia, antifurto volumetrico, Connectivity Box, Dynamic Pack, Park assist con sensori di parcheggio anteriori e posteriori, portellone elettrico con sistema “handsfree”, PreCrash assist con attivazione pretensionatore delle cinture di sicurezza anteriori, chiusura finestrini e tetto panoramico, attivazione luci di emergenza, ruotino di scorta da 18˝, Safe & Driving Pack XL, SEAT Full LED e videocamera posteriore. Il prezzo è di 38.455 euro.
Se proprio volete esagerare in famiglia c’è anche la Cupra Leon Sportstourer, ibrida plug-in da 204 fino a 310 cavalli, oppure a benzina con 245.
LE ALTERNATIVE
Tra le alternative alla compatta di Seat ci sono Ford Focus, Renault Megane, Peugeot 308 (appena rinnovata) e la Hyundai i30. Voi quale scegliereste? O quale avete già scelto?
Fateci sapere soprattutto cosa ne pensate di questa Seat Leon Sportstourer.
VIDEO