Cerca

Prova Opel Grandland PHEV: oltre 80 km in elettrico sono fattibili? | Video

La nuova Opel Grandland guadagna una batteria da 17,9 kWh netti, un motore elettrico e diventa una PHEV a tutti gli effetti, con oltre 80 km possibili in modalità completamente elettrica.

Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 12 mar 2025

Nuova Opel Grandland non è assolutamente la prima volta che la vediamo, ma adesso è arrivata anche in versione PHEV, quindi una ibrida plug-in. Si tratta di un SUV di segmento importante, che con una motorizzazione del genere potrebbe puntare ad una clientela che riesce a sfruttare per bene le sue capacità elettriche e la sua autonomia. Il tutto senza rinunciare ad un incredibile confort.

SCHEDA TECNICA

  • Lunghezza: 4,650 mm
  • Larghezza: 1,905 mm
  • Altezza: 1,667 mm
  • Passo: 2,784 mm
  • Dimensione bagagliaio: 550 litri / 1645 litri
  • Motore termico: 1.6 litri, quattro cilindri in linea, 150 cv e 200 Nm 
  • Cambio: automatico, 7 rapporti
  • Motore elettrico:  motore sincrono con magnete permanente, 125 cv e 300 Nm 
  • Capacità batteria: 17,9 kWh netti
  • Autonomia in elettrico: 83 km
  • Potenza massima: 195 cv
  • Coppia massima:  350 Nm
  • Velocità massima: 220 km/h
  • Accelerazione 0-100 km/h: 7,8 secondi

CRESCE IN TUTTO E PER TUTTO

La nuova Opel Grandland abbandona completamente la generazione che lascia il passo, al punto da variare del tutto le dimensioni lungo ogni asse. La lunghezza è di 4,65 metri, mentre cresce anche in altezza e larghezza, ora rispettivamente di 1,667 metri e 1,905 metri. Tutto è dovuto all'utilizzo della piattaforma STLA Medium del Gruppo Stellantis: Grandland è infatti la prima Opel i cui natali sono direttamente su questo pianale.

A prescindere dal cambio dimensionale, però, quel che cambia con nuova Opel Grandland è soprattutto l'estetica. Si tratta di un SUV che ora si propone molto più maturo in quanto a linee, che continua a mantenere la sua identità ma aggiunge un tocco di eleganza. L'Opel Vizor anteriore ne è la chiara espressione, un collegamento marcato con il passato ma più in generale con il listino di Opel, che crea un family feeling e lo eleva ad un status superiore grazie alla retroilluminazione: il logo Opel è infatti illuminato sull'allestimento GS, che quindi aiuta a dare un tocco ancora più riconoscibile. Solo la scelta di inserire una mascherina completamente in policarbonato da lato a lato mi ha lasciato un attimo perplesso, se non altro per la durata nel tempo. Potrebbe opacizzarsi o, peggio ancora, essere vittima di qualche danno accidentale anche all'interno di un parcheggio.

Un dettaglio che rispecchia in tutto e per tutto le Opel Grandland, assolutamente non solo su questa generazione ma in modo trasversale, è la nervatura sul cofano. Una specie di pinna centrale percorre il cofano anteriore longitudinalmente e, vi do anche uno spoiler, quando si è alla guida aiuta anche a percepire meglio la profondità dell'auto rispetto a ciò che precede.

Il design posteriore di Grandland PHEV abbraccia poi un po' le luci e le ombre dei SUV che si stanno affacciando ormai da anni sul mercato, soprattutto sul lunotto piccolo e posizionato molto in alto. Ovviamente le telecamere sono un must per il parcheggio, essendo decisamente alto. Al contempo  il portellone cade quasi in verticale, sotto uno spoiler di discrete dimensioni. Il tocco visivo è fermo e deciso, ma la parte più stuzzicante arriva dalle luci. L'illuminazione è non solo presente da lato a lato, ma al centro intercetta il lettering "Opel" scritto per esteso, con un effetto vetro molto elegante. Tutto il design del posteriore ruota perfettamente attorno a questo elemento preso come centro nevralgico.

INTERNI TRA PIXEL BOX E DISPLAY GIGANTI

Tralasciando che non appena mi ci sono seduto ho avuto modo di provare i sedili certificati AGR, un must per Opel ormai da tempo e che, ammetto, ha il suo senso (ora anche con uno scavo centrale per non affaticare il coccige), Grandland dentro è tutta nuova. Innanzitutto i richiami alla "gobba" sul cofano sono molteplici e provano a renderla una sorta di segno riconoscibile. C'è infatti sulla parte alta del blocco centrale del volante, tanto per dire. Poi guardando bene com'è fatta dentro questa nuova Opel c'è da dire qualcosina sulle luci e qualcos'altro sulle ombre. La sensazione complessiva a bordo è di buona fattura, con una scelta dei materiali in alcuni punti che sicuramente premia vista e tatto. D'altro canto ci sono alcuni dettagli che suggeriscono all'occhio una sensazione più grossolana e generalista. Ecco, i tasti sul volante sono tra questi ultimi. Fatti di una plastica opaca che non mi ha assolutamente fatto impazzire, non ci sarebbe voluto molto a renderli più gradevoli.

Gira che ti rigira, invece, un grandissimo vantaggio l'ho trovato nell'assenza di troppa plastica nera lucida in giro, soprattutto nella zona del tunnel centrale. L'hanno sostituita con dei tessuti, che non solo evitano graffi fastidiosi alla vista ma hanno anche un taglio nettamente più futuristico e piacevole. Ben fatto, Opel! Anche la Pixel Box è coperta da questo rivestimento, ma cos'è di preciso questo "aggeggio"? Altro non è che un vano che si chiude con uno sportello a scorrimento, all'interno del quale c'è il pad per ricarica a induzione del telefono e delle prese di ricarica. Ha un lato trasparente ed è illuminato, così anche da chiuso è possibile dare sempre un occhio allo smartphone in carica. Trovata intelligente e particolare, praticamente unica sul mercato.

Lo spazio a bordo non è un problema per chi pensa di saltare a bordo di questa versione ibrida plug-in della Opel Grandland, sia occupando i sedili anteriori che posteriori. D'altronde le dimensioni cominciano ad essere impegnative e non del tutto idonee alla città, quindi ci si aspetta da questo segmento uno spazio a bordo degno di nota. E poi c'è la parte multimediale, quella tecnologica. La strumentazione è di taglio piuttosto classico e porta con sé la visualizzazione delle informazioni di guida in modo ordinato e con la possibilità di selezionare varie pagine possibili.

Quindi la mia attenzione non è andata immediatamente a questo 10 pollici, quanto invece all'infotainment, che ha una diagonale ben più ampia ed arriva ad un notevole 16 pollici. Quel che risulta curioso è il fattore di forma, poiché il display è molto largo e basso, così che da un lato non crei problemi di ingombro della visuale per chi guida e dall'altro permette di usare una sorta di doppia schermata affiancata. L'idea ci sta tutta e funziona bene, con transizioni fluide grazie ad una potenza di calcolo giusta, visto che praticamente non si è bloccato o rallentato a prescindere da quanto lo stressassi nel suo utilizzo.

LA PROVA SU STRADA

Il primo aggettivo che mi è venuto in mente quando ho iniziato a guidare la nuova Opel Grandland 2025 PHEV? Comoda. Davvero, è la prima cosa che ho pensato. Ok i sedili dei quali vi ho accennato prima, ma proprio la guida è stata fin da subito una scoperta molto piacevole. A muoverla ci pensa una combinazione tra motore termico e motore elettrico, il primo da 1.6 litri e 150 cv, il secondo da ulteriori 125 cv. In blocco il sistema ovviamente non produce una potenza come la somma matematica dei due, ma arriva ad una potenza massima di 195 cv e 300 Nm di coppia.

Per qualcuno addirittura potrebbero sembrare pochi e ci si potrebbe chiedere se un'auto così grande e "pesante" – 1896 kg a vuoto – possa viaggiare senza grossi problemi. La risposta è che una buona parte delle prestazioni sono derivanti dal motore elettrico, che quindi aiuta ad assolvere questo compito senza alcun problema. Essendo una PHEV è chiaro che deve essere capace anche da solo di far viaggiare l'auto, ed in effetti non cede il passo. Certo non ha la presunzione di attaccarvi al sedile, ma allo stesso tempo non vi abbandona durante i tragitti stradali. Anche perchè la batteria da 17,9 kWh netti ha una percorrenza dichiarata in elettrico di 83 km, quindi ben al di sopra della media di percorrenza europea degli automobilisti, che così facendo potrebbero nemmeno dover accendere il propulsore benzina. 

Le varie modalità di guida permettono non solo di forzare l'andatura elettrica fin quando c'è carica, ma anche di bilanciarne l'uso in modalità ibrida. Ovviamente anche in questo caso la parte elettrica è prioritaria e spinta fin dove possibile, ma il motore termico è chiamato maggiormente in causa soprattutto in caso di accelerazioni repentine, come può essere in caso di sorpasso. C'è però anche una modalità Sport, della quale avrei pensato volentieri di fare a meno. Su un'auto del genere non ha quasi senso. Ok che l'indurimento del volante mi ha dato una sensazione più piacevole sotto le mano, ma si accende immediatamente il motore benzina e non si spegne più. In più lascia immaginare la possibilità di poter aggredire un po' di più la strada, quando il segmento di appartenenza non ha la benchè minima intenzione di farlo.

Grandland PHEV vuole anzi una guida molto rilassata e piacevole, lasciando anche il cambio marcia in modalità automatica e lasciando snocciolare le 7 marce totali direttamente al software. Al relax contribuiscono senza dubbio anche le sospensioni che hanno una taratura differente in base alla frequenza delle sollecitazioni: se questa aumenta, come potrebbe essere sul pavè, un circuito idraulico accessorio entra in gioco e permette un maggior assorbimento degli "stimoli". Al contrario su strada lisce e ben assestate le sospensioni sono più rigide.

PREZZI E CONCLUSIONI

Opel Grandland PHEV è stata una piacevole scoperta. Offre una buona autonomia in elettrico e la possibilità di essere caricata con una potenza in AC fino a 7,4 kW, per poi assolvere a ben oltre le necessità quotidiane della maggioranza delle persone. La versione 2025 è molto più studiata, elegante e qualitativamente valida della precedente generazione, con la quale ormai ha generato un dovuto gap. Si porta a casa con un prezzo che parte da 42.500 euro chiavi in mano.

VIDEO

Commenti Regolamento