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Nissan Leaf e+ da 62 kWh: prova autonomia e capacità batterie dopo 10 anni

Prova autonomia e prezzi Nissan LEaf e+ con batteria da 62 kWh. Considerazioni sul riciclo delle vecchie batterie

Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 19 gen 2020

Nissan Leaf e+ è la versione con un'autonomia dichiarata di 385 chilometri con una carica nel ciclo WLTP. Abbiamo messo alla prova la Leaf più potente e con la batteria più capiente in un contest (poi vinto) dove non contava solamente la guida al risparmio ma anche i tempi di percorrenza, così da evitare andature da lumaca.

La prova si è svolta infatti nel mondo reale, partendo dall'aeroporto di Roma e affrontando un percorso misto che non si è fatto mancare tratti collinari pieni di curve ed extra-urbano, con la prima tappa al Castello di Santa Severa, la seconda al Museo Storico dell'Aeronautica Militare e la terza nel centro storico di Roma, a Casina Valadier, alle prese con il traffico della capitale.

e+: COME VA LA LEAF PIÙ POTENTE

Con Leaf e+ da 62 kWh non si è lavorato solo sull'aumento della capacità della batteria ma anche sulle prestazioni. Il nuovo motore elettrico AC sincrono da 160 kW (217 CV) è in grado di raggiungere 340 Nm di coppia istantanea e, nella prova su strada, questo si traduce in una facilità maggiore nell'affrontare le salite a pieno carico, oltre ad un incremento della ripresa quando si deve effettuare un sorpasso in extra-urbano.

Fresco di un ripasso con la Leaf 40 kWh (protagonista del live batteria d'inverno con prova di ricarica rapida) ho apprezzato la maggior potenza principalmente nei sorpassi. Il motore della versione base è già in grado di rispondere a tutte le esigenze del mondo reale ma quello spunto in più della 62 kWh farà la gioia di chi cerca la massima tranquillità in ogni situazione. La velocità massima cresce a 157 km/h (144 km/h per la 40 kWh).

Dopo 141,6 chilometri percorsi, Leaf e+ ha fatto registrare una carica residua del 64% (66,5% il dato reale tramite OBD) con il computer di bordo che segnava un'autonomia residua di 287 chilometri, dato che si è adattato all'ultimo tratto cittadino dove i consumi si sono ridotti di molto. Stando a questi risultati, proseguendo con la guida in città l'autonomia totale sarebbe stata di 428 chilometri, realistici nelle condizioni segnalate. 

Nissan Leaf utilizza una batteria agli ioni di litio Nichel-Manganese-Cobalto con 288 celle in 16 moduli

Tirando le somme, però, si può indicare in 387 chilometri l'autonomia nell'utilizzo misto (città con tanto extra-urbano) con una guida da chi è abitato all'elettrico e sa come e quando rigenerare al meglio: consumo medio di 16 kWh / 100 chilometriLa batteria realmente utilizzabile dall'utente è di 57 kWh, Nissan tiene un cuscinetto di 5 kWh che si può notare collegandosi alla OBD e osservando il dato reale comunicato tramite app come Leaf Spy.

PROPILOT, COME VA?

ProPilot è un buon sistema di guida autonoma di Livello 2 (qui il nostro speciale ADAS) che gestisce autonomamente acceleratore, sterzo e freno. L'auto è in grado di ripartire automaticamente nel traffico a tira-molla grazie al Traffic Jam Pilot. Durante la prova abbiamo fatto un utilizzo massiccio di questo sistema che consente un efficace risparmio nei consumi, prevedendo il traffico al posto dell'uomo e adattando quindi frenata e accelerazione tramite Cruise Control adattivo (varia in base alla modalità selezionata).

Anche il sistema che centra l'auto in corsia si è dimostrato efficace nella maggior parte delle situazioni autostradali e in molte situazioni extra-urbane, aiutando il conducente a rilassarsi grazie all'aiuto nella gestione automatica dello sterzo. 

RICARICA

Nissan Leaf e+ da 62 kWh si ricarica con connettore Tipo 2 per la ricarica in corrente alternata tramite caricatore di bordo da massimo 6,6 kW monofase per wallbox o colonnine pubbliche. In Modo 3 il cavo di ricarica supporta massimo 32 A, in Modo 2 (con Schuko) si arriva a massimo 10 A.

L'auto non supporta il trifase ma supporta la ricarica rapida in DC (corrente continua) tramite CHAdeMO a 50 kW.

DIMENSIONI E BAGAGLIAIO

Nissan Leaf e+ mantiene le stesse dimensioni del modello da 40 kWh: 4.490 mm lunghezza x 2.030 mm larghezza (specchietti inclusi) x 1.530 mm altezza. Il passo è di 2,7 m e la capacità del bagagliaio è di 435 litri.

PREZZO E INCENTIVI

Se guardiamo al listino Nissan Leaf e+ N-Connecta parte da 44.775 euro, una cifra che va decurtata dall'EcoBonus rinnovato anche per il 2020. Il prezzo di partenza, usufruendo del massimo eco-incentivo (6.000€ con rottamazione) e accompagnato dallo sconto proposto da Nissan è di 35.000 euro netti. 

In caso di acquisto rateale si può approfittare della proposta Intelligent Buy da 24 rate da 199€ al mese con un anticipo di 8.017€. Il valore residuo garantito è di 25.970 euro.

Leaf e+, partendo da N-Connecta, ha di serie cerchi in lega da 17", pacchetto ProPilot (Cruise Adattivo, freno elettrico, mantenimento corsia e Traffic Jam Pilot), fari a LED automatici, specchietti elettrici, volante e sedili (anche dietro) riscaldabili, keyless, vetri oscurati, retrocamera e videocamere a 360 gradi, sensori anteriori e posteriori e Nissan Connect da 8" con Apple CarPlay e Android Auto.

Configuratore online Nissan Leaf e+ (62 kWh)

BATTERIE ESAUSTE NISSAN LEAF (GEN 1)

Sono passati 10 anni dal debutto della prima generazione di Nissan Leaf con le batterie da 24 kWh, modello che è stato protagonista della guerra delle auto elettriche raccontata in QUESTO video. Oggi, negli stessi ingombri grazie ad una maggior densità energetica e ad un pacco batterie ottimizzato, la capacità è quasi triplicata ma i vecchi accumulatori, ritirati dal mercato dove la vita media di un'auto è di una decina d'anni (11 in Italia) diventano fondamentali per capire cosa succede alle batterie delle auto elettriche a fine vita. 

Nissan ha vari programmi tra cui xStorage e, misurata tra il 60% e il 70% la capacità residua delle batterie di Leaf GEN1 dopo dieci anni (tra i 14,4 e 16.8 kWh), impiega le celle delle batterie per trasformarle in sistemi di accumulo casalinghi o industriali. Le batterie, in questo modo, continuano a vivere per altri dieci anni, rinnovando quindi l'appuntamento con lo smaltimento e il riciclo alla fine della prossima decade. Le celle vengono assemblate in pacchi di dimensioni variabili, da quelli più compatti per l'utilizzo casalingo insieme ad un fotovoltaico da tetto, agli accumulatori di maggiori dimensioni per l'utilizzo industriale o per stabilizzare un impianto di produzione da rinnovabile (parchi eolici, solar farm e via dicendo).

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