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Fiido D11: bici elettrica pieghevole pratica e con una buona autonomia

Abbiamo provato la Fiido D11, un'eBike pieghevole che promette un'autonomia sino a 100 Km; ecco come va e l'autonomia reale.

Fiido D11: bici elettrica pieghevole pratica e con una buona autonomia
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 31 ott 2020

Prima di iniziare la recensione della eBike Fiido D11 va fatta un'importante e doverosa precisazione. La bici elettrica arriva dotata di un acceleratore con tanto di cruise control. Questo significa che, con le attuali normative, non può circolare legalmente sulle strade. Fortunatamente c'è un modo facile e rapido per renderla legale. Infatti, il cavo dell'acceleratore può essere scollegato disattivando questo comando. Per essere ancora più sicuri, volendo lo si può pure tagliare senza alcun problema ed è un'operazione alla portata di chiunque.

In questo modo, la Fiido D11 diventa una normale bici a pedalata assistita (Qui la nostra guida) e può circolare tranquillamente sulle strade. A questo punto partiamo con la recensione.

FIIDO D11: SCHEDA TECNICA

Le bici pieghevoli a pedata assistita sono apprezzate soprattutto per la loro comodità d'uso negli ambienti urbani. Non sono due ruote per fare decine di chilometri alla volta ma vanno più che bene per muoversi agilmente per andare al lavoro, con il vantaggio che poi possono essere facilmente piegate per essere riposte nel bagagliaio di un'auto o parcheggiate in box di piccole dimensioni.

In queste ultime settimane ho avuto in prova la Fiido D11, un modello interessante sotto tanti aspetti visto che sulla carta promette molto, compresa un'autonomia quasi "record" per la categoria e cioè sino a 100 Km. Devo essere sincero, nonostante Fiido sia una marca nota sul mercato, avevo dei dubbi sulla qualità del prodotto ma alla fine ho dovuto ricredermi su alcune cose. Non tutto è perfetto e ci sono diverse cose che possono essere migliorate ma sull'aspetto su cui avevo più paura, l'assistenza, almeno nel mio caso, Fiido ha fatto un buon lavoro. Ma di questo ne parleremo poi. 

L'eBike arriva già quasi del tutto assemblata. Quello che si dovrà fare è estrarla dalla scatola (arriva piegata), inserire il sellino e montare i pedali. La confezione include anche un mini manuale, l'alimentatore, un adattatore per prese inglesi e alcuni sempre utili attrezzi. Una volta estratta, bastano davvero 10 minuti per renderla pronta all'uso (ricarica a parte). Da evidenziare un particolare: la batteria è integrata nel tubo del reggisella e per collegarla al motore è necessario inserire il cavo posteriore a spirale nell'apposita presa. Vediamo le principali specifiche.

SCHEDA TECNICA

  • Motore elettrico: Xiongda (brushless) integrato nel mozzo posteriore della ruota
  • Potenza: 250 W
  • Velocità massima (assistenza): 25 Km/h
  • Livelli di assistenza: 3
  • Batteria: 416 Wh (36V 11.6Ah) integrata nel tubo del reggisella
  • Ricarica: 6/7 ore 0-100 %
  • Autonomia: sino a 100 Km
  • Cambio: Shimano Tourney a 7 velocità
  • Freni: a disco
  • Ruote: 20 x 1,75 pollici
  • Dimensioni: 148 x 57 x 110 cm
  • Dimensioni piegata: 84 x 40 x 59 cm
  • Peso: 18,5 Kg
  • Peso senza batteria: 12,9 Kg
  • Carico massimo: 120 Kg
  • Colori disponibili: Sky Blue
  • Telaio: alluminio

A tutto questo si aggiunge che davanti è presente una luce a LED attivabile da apposito comando sul manubrio (c'è anche il campanello elettrico). Dietro, invece, è presente un LED che rimane sempre acceso quando si avvia l'alimentazione della bici (in frenata lampeggia). Sul manubrio, invece, è collocato sul lato sinistro il display che fornisce le principali indicazioni di utilizzo.

Trattandosi di una eBike pieghevole avevo molta curiosità di provare il sistema ideato da Fiido che utilizza un meccanismo presente sul telaio che dovrebbe permettere di effettuare le operazioni di apertura e chiusura rapidamente. Effettivamente funziona bene e permette di piegare la bici in una manciata di secondi. Ad agevolare il processo anche il gancio che consente di piegare il tubo dello sterzo in pochi istanti. L'intero sistema sembra robusto ma solo con il tempo si potrà capire se davvero non si presenteranno mai problemi. Peccato solo che i pedali non si possano piegare. Manca un sistema che tenga la bici unita una volta piegata: dovrete attrezzarvi con qualche soluzione amatoriale se pensate di trasportarla per tratte importanti.

Se la necessità è quella di caricare la bici piegata in auto, il suggerimento è quello di rimuovere il sellino con il relativo tubo che contiene la batteria per togliere diversi chili e rendere così la manovra più agevole.

NON MALE PER ESSERE UNA CINESE

Ok, fino a qui le specifiche della eBike, ma tra le mani come appare davvero la Fiido D11? Come detto, ero un po' diffidente ma rispetto ad altri prodotti di questa categoria "made in Cina" il passo avanti è evidente.

Esteticamente la Fiido D11 è carina, merito soprattutto della particolare forma del telaio e del colore azzurrino. La bici appare ben assemblata (le saldature del telaio sono però in alcuni punti un po' troppo a vista) anche se alcune scelte costruttive potrebbero essere riviste. Per esempio, ci sono un po' troppi cavi davanti e pure abbastanza "esposti": fanno pensare che possano andarsi ad impigliare da qualche parte, magari quando si parcheggia la bici nelle affollate rastrelliere. Fortunatamente, questi stessi cavi vengono poi fatti passare all'interno del telaio e spariscono alla vista. Nulla di grave, soprattutto pensando al tipo di bici e alla fascia di prezzo.

La bici dispone, come accennato prima, anche di un piccolo display che permette di visualizzare velocità, stato carica della batteria, livello di assistenza e la percorrenza (ma solo dall'ultima accensione). Molto semplice, si legge discretamente bene a patto che non ci sia una forte luminosità ambientale. Parliamo, adesso, dell'elemento che caratterizza l'eBike e cioè del tubo del reggisella con la batteria integrata. Una scelta particolare che ha pro e contro. Il vantaggio principale è che il tubo può essere estratto facilmente per poi poterselo portare a casa o in ufficio per ricaricare l'accumulatore. Come già accennato in precedenza, può essere facilmente rimosso per rendere più agevoli le operazioni di trasporto della bici in auto.

Di contro, in caso di furto o di danneggiamento, il costo del ricambio sarà ovviamente molto salato visto che dentro al tubo del reggisella c'è la batteria dell'eBike (costo di 171 euro). Inoltre, ci sono due problemini che vanno segnalati, di cui il primo ha richiesto un intervento dell'assistenza.

ASSISTENZA

Prima di vedere come va davvero la Fiido D11, parliamo un attimo dell'assistenza. Quando ho ricevuto la bici ho effettuato subito un giretto di prova, giusto qualche chilometro per vedere come andava su strada. Bene, dopo circa 5-6 Km ho sentito un crack vistoso. Mi sono fermato ma non ho notato nulla a livello di cambio, freni, telaio o motore. Il costruttore dichiara che questo modello porta sino a 120 Kg. Io non sono leggero, circa 100 Kg x 183 cm, e quindi viste le specifiche non mi aspettavo problemi particolari di tenuta.

Al ritorno, riposta la bici nel box ho trovato il "problema". Il tubo del sellino si era "aperto" di alcuni millimetri. Il tubo, infatti, non è un pezzo unico e all'altezza della congiunzione tra i due pezzi di cui è composto si era aperto leggermente. La cosa non mi aveva fatto assolutamente piacere e mi aveva fatto temere per la qualità del prodotto. Contattata l'assistenza (sono servite un paio di email), mi è stato garantito che mi sarebbe arrivato senza alcun problema un pezzo nuovo privo del difetto.

Intanto, mi è stato detto che la bici poteva essere usata senza alcun problema. A tutto questo va aggiunto che sul sito della D11 sono presenti due note che parlano proprio di questo problema.

Si tratta di un difetto noto al produttore e relativo a uno dei primissimi lotti di bici. Tutti coloro che vi incorrono possono tranquillamente richiedere la sostituzione del tubo difettoso. Spesso si parla male delle assistenze di questo genere di prodotti ma in questo caso, nonostante la "distanza", tutto è andato bene.

COME VA SU STRADA

Aggiustare l'altezza del sellino non è un problema. Il costruttore ha inserito anche una scala graduata con un minimo ed un massimo. La cosa un po' strana è che il livello minimo indicato va bene per una persona di 180 cm di altezza. Teoricamente, questo lascerebbe fuori le persone più basse. Fortunatamente, il sellino si può posizionare più basso. Il tubo dello sterzo, invece, non si può regolare in altezza.

Trovare una buona posizione in sella, comunque, non è affatto difficile. Per "avviare la bici" è necessario effettuare due operazioni. La prima è attivare l'alimentazione premendo sul pulsante sul tubo del reggisella e la seconda è accendere il display presente sul manubrio. 3 sono i livelli di assistenza forniti. Il primo assiste sino a circa 10 Km/h, il secondo sino a 15 Km/h e il terzo sino a 25 Km/h. La velocità massima si raggiunge solo insistendo un po' con la pedalata. La velocità migliore di crociera con il livello 3 è di 21 Km/h quando si ha il massimo del supporto. Pedalare a motore spento non conviene più di tanto visto che offre una discreta resistenza.

Il suggerimento è quello di usare sempre il livello di assistenza 3 e un rapporto intermedio. La Fiido D11 presenta una buona agilità sulla strada. È una eBike pieghevole, questo va sempre ricordato, ma bisogna ammettere che si fa condurre bene. Il motore offre una discreta spinta ed è anche un po' rumoroso ma una volta raggiunta la velocità di crociera si pedala agilmente. Personalmente ho percorso una ventina di Km di fila tenendo costanti i 21 Km/h in tutta scioltezza.

Se si devono affrontare brevissime salite nessun problema a patto che non siano impegnative. La Fiido D11 è una bici per strade pianeggianti non per quelle collinari. Niente da dire sul cambio, preciso e veloce. Buoni anche i freni a disco che lavorano bene nelle classiche situazioni di città a patto di non buttarsi giù per discese ripide dove vanno un po' in affanno. Piccola critica per gli pneumatici. Nelle curve, soprattutto se rapide, non offrono un gran feeling ma nulla di grave. Nota negativa sul comfort se si devono affrontare lunghi tratti su strade dissestate.

L'assenza di un ammortizzatore anteriore si fa sentire parecchio in questi contesti. Ed ecco il secondo problema del sellino anche se non grave. Il tubo del reggisella tende un po' a scendere durante la pedalata, soprattutto se si affrontano percorsi un po' accidentati. Un fastidio che costringe dopo un po' di tempo a riposizionarlo alla giusta altezza. Si può risolvere lavorando sulla vite del gancio di chiusura e magari aggiungendo un piccolo spessore.

Ma quanta autonomia ha davvero la bici? Non 100 Km come dichiarato, almeno nel mio caso. Si sa che con le eBike la percorrenza massima dipende da tanti fattori tra cui il percorso, il peso del ciclista e il livello di assistenza utilizzato. Partendo con l'accumulatore carico, ho percorso circa 70 km utilizzando il livello di assistenza 3. Non male comunque.

CONCLUSIONI E PREZZO

Con la Fiido D11 mi sono trovato bene. A parte il problema del tubo del sellino, la bici si è comportata bene. Anzi, aggiungo che è sempre stato piacevole pedalare. Non è un'eBike con cui correre ma per il suo target d'uso è più che adeguata. Parliamo un attimo del prezzo. Su Indiegogo la bici costa attualmente 1.112 euro, un po' tanto. Sicuramente ci sono delle soluzioni tecniche interessanti che valgono un aumento di prezzo rispetto agli altri modelli di Fiido ma per una pieghevole non Premium superare la soglia dei 1.000 euro è troppo.

Per chi fosse interessato ad acquistarla con il nostro coupon è possibile averla ad un prezzo di 859,99 euro, un costo sicuramente più adeguato ai contenuti del prodotto.

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