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Dacia Bigster: funzionalità e praticità dal C-SUV con cambio manuale | Video

Abbiamo provato la nuova Dacia Bigster nella sua motorizzazione di ingresso con cambio manuale. Ecco come è andata

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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 3 nov 2025

Nel momento in cui è stato necessario rispondere alle esigenze del mercato Dacia non si è fatta cogliere impreparata e ha lavorato al primo C-SUV da offrire ai propri clienti, ottenendo come risultato la nuova Dacia Bigster.  Questa vettura reinterpreta gli stilemi che ci siamo abituati a conoscere sulla sorella Duster, elevandoli però a dimensioni maggiori e ampliando le proporzioni alla realtà dei SUV di segmento C.

SCHEDA TECNICA

TECNICA: 

  • MOTORE: 1.2 turbo benzina 3 cilindri
  • POTENZA: 140 CV (103 kW)
  • COPPIA: 230 Nm
  • TRAZIONE: Anteriore
  • TRASMISSIONE: Manuale a 6 rapporti

DIMENSIONI: 

  • LUNGHEZZA: 4,57 m
  • LARGHEZZA: 1,81 m
  • ALTEZZA: 1,71 m
  • PASSO: 2,70 m
  • CERCHI: 18 pollici
  • PNEUMATICI: 215/60 R18
  • SERBATOIO: 50 litri
  • BAGAGLIAIO: 702 – 2.002 litri
  • PESO: 1.439 kg

PRESTAZIONI: 

  • VELOCITA’ MASSIMA: 180 km/h
  • EMISSIONI CO2: 122 g/km
  • CONSUMI: dichiarato 5,4 l/100 km

PREZZO: a partire da €24.800

DESIGN ESTERNO

Le sue dimensioni la proiettano esattamente nel segmento in cui si vuole consolidare con 4,57 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza, 1,71 di altezza e un generoso passo di 2,70 metri che concede una grande abitabilità interna. Dal punto di vista stilistico viene ripreso in tanti aspetti il design della Duster: linee tese e squadrate, superfici pulite e una presenza su strada molto solida. Al frontale spicca una grande griglia colorata di nero lucido che si interseca molto bene con i gruppi ottici dalla caratteristica firma luminosa ad “Y".

Il cofano è piatto e scolpito ed offre una buona visibilità su strada mentre spostandosi al laterale spiccano ampi cerchi da 18", mentre i passaruota e le protezioni in plastica riciclata rinforzano il suo look da fuoristrada leggero. Percorrendo l’ampio passo della vettura si nota come le proporzioni siano state aumentate e giungendo al posteriore si nota un “lato B" decisamente imponente e marcato che esalta la presenza su strada del SUV.  I gruppi ottici posteriori riprendono il tema ad “Y" del frontale e un ampio portellone con il lettering di marchio e modello non lascia spazio ad interpretazioni.

Punto di forza la capacità di carico: per questa versione mild-hybrid senza Gpl si parte da 702 litri nella configurazione “minima" del bagagliaio, che possono arrivare a superare i 2.000 litri abbattendo gli schienali della seconda fila di posti con frazionamento 40:20:40. 

INTERNI

Internamente si ritrova uno stile essenziale e molto pratico che punta tutto sulla funzionalità, senza mai trascurare il comfort e anche una buona fattura. In abitacolo spiccano materiali riciclati e plastiche rigide ma molto ben assemblate che esaltano il concetto di solidità a bordo. Il volante integra tasti fisici per la gestione di media e ADAS e dietro al piantone si trovano gli ormai soliti satelliti del Gruppo Renault.

Rispetto al passato Dacia ha lavorato molto sul fronte tecnologico, proponendo una buona integrazione di sistemi infotelematici, multimediali e di assistenza alla guida. Dietro al volante trova posto uno schermo dedicato alla strumentazione digitale da 10" che, oltre ad essere personalizzabile, rimane molto efficace dal punto di vista comunicativo. Al centro dell’abitacolo, cuore del sistema di infotainment, si trova il display da 10,1 pollici, che oltre ad avere un funzionamento discretamente fluido, accetta anche la connettività wireless con Android Auto ed Apple CarPlay.

Apprezzo la scelta che ha portato al mantenimento dei tasti fisici per la gestione del clima, sempre molto pratici, oltre ad alcuni spazi come mensole e cassettini nella console centrale per riporre i propri effetti personali. Le bocchette dell’aria condizionata riprendono il design a “Y" dei gruppi ottici e, al centro dell’esperienza, si trova un cambio manuale a 6 rapporti. Su sedili posteriori si sta molto comodi, merito sicuramente di un ampio passo e di una grande ottimizzazione degli spazi. Lo spazio per le gambe è veramente tanto e anche per la testa non ci sono preoccupazioni. Anche qui giungono servizi come aria condizionata e due prese di ricarica USB-c.

PROVA SU STRADA

La Dacia Bigster si caratterizza per essere il primo C-SUV della casa rumena, volendo quindi coprire un settore di mercato ancora non esplorato dal brand, mantenendo però uno stile ed una filosofia che trasmette praticità, comfort e design senza eccessi. Si tratta di una vettura estremamente solida e concreta che si guida senza troppi fronzoli, lavora bene, ma non eccelle. La base tecnica è la stessa di altre vetture del gruppo, con un impiego differente della piattaforma CMF-B. Il concetto di essenzialità e di estrema praticità si riflette anche nella motorizzazione entry-level, oggetto della nostra prova, che è un 1.2 turbo benzina 3 cilindri abbinato ad un’elettrificazione leggera a 48 V con trazione anteriore, 140 CV e un cambio manuale a 6 rapporti.

Un C-SUV con il cambio manuale, nel 2025, rimane piuttosto insolito ma incarna appieno quanto ha da raccontare questa Bigster: un’esperienza di guida solida, senza fronzoli e con tanto spazio a disposizione.

Una volta dietro al volante si percepisce subito il grande lavoro fatto per l’ottimizzazione degli spazi e per il massimo comfort a bordo. La posizione di guida è rialzata rispetto alla strada, si hanno pochi angoli ciechi e la percezione degli ingombri è buona. Il volante, molto semplice e per di più con i tasti fisici, offre una sensazione piacevole di uno sterzo che si è rivelato molto morbido e leggero e permette di muovere il gigante di casa Dacia con estrema facilità e controllo.

Comfort di livello non significa solo tanto spazio ma anche un assetto che si è rivelato molto morbido e pronto nell’assorbire le asperità del manto stradale, aspetto che su un SUV per le famiglie rimane necessario. Bene anche il lavoro sull’insonorizzazione dell’abitacolo perché, anche se qualche vibrazione e rumore di troppo del motore si fa sentire, i materiali sono molto ben assemblati e trasmettono una sensazione di solidità, evitando di conseguenza strani e fastidiosi fruscii.

Potenza di 140 CV significa non avere una brillantezza estrema sul pedale dell’acceleratore considerando una vettura che sfiora i 1.500 kg e i 4,60 metri di lunghezza anche se, pensando ad un utilizzo familiare e da viaggiatrice di questa vettura, ho potuto apprezzare il lavoro del motore che si è rivelato adatto a tutte le situazioni di guida. Al centro della guida si trova il cambio manuale a 6 rapporti che ho trovato abbastanza legnoso e rigido, non trasmettendomi sempre la sensazione di morbidezza e comodità che è lecito aspettarsi dalla vettura: una taratura più morbida e fluida del cambio e della frizione avrebbe contribuito ad un esperienza ancora più confortevole.

L’impianto frenante si è sempre rivelato all’altezza della vettura, assicurando la frenata negli spazi e tempi corretti ma, di contro, è corretto segnalare un pedale del freno dal feedback non estremamente preciso e leggermente spugnoso.

ADAS

Suite di ADAS completa e ben funzionante, con diversi sistemi che si sono rivelati estremamente discreti ed efficaci nel loro funzionamento. Spicca sicuramente il lavoro svolto dal Lane Centering che permette sempre un buon centraggio all’interno della carreggiata, il Cruise Control inoltre svolge un lavoro piuttosto efficace, ottimizzando i consumi e gestendo sempre in maniera corretta la distanza dal veicolo che precede e, infine, il sistema di assistenza alla frenata lavora anch’esso molto bene, sia nelle fasi di avviso frontale di collisione che nel fermare effettivamente la vettura quando necessario.

CONSUMI

La nuova Dacia Bigster nella motorizzazione d’ingresso oggetto della nostra prova si fa conoscere per consumi che definirei discreti e che, guardandoli in ottica da viaggiatrice per la famiglia, sarebbero potuti essere migliori. La media generale dei miei 500 km percorsi è stata di 7,5 l/100 km, quindi non eccessiva, ma nemmeno eccellente. Entrando più nel dettaglio, nel contesto urbano il motore soffre l’aspetto dei consumi, che si attestano su una media di circa 8,5 l/100 km, sulle strade statali invece, dove questa motorizzazione trova la sua zona di comfort con percorrenze tra i 90 e i 100 km/h, il consumo è sceso a 6,2 l/100 km e, in autostrada a velocità di codice ho registrato un dato di 7 l/100 km.

PREZZO

Da sempre Dacia si è fatta conoscere per essere estremamente competitiva sul mercato, offrendo vetture solide e pratiche, ma soprattutto con un ottimo rapporto qualità prezzo. La nuova Dacia Bigster attacca con la motorizzazione da noi provata nell’allestimento Essentials ad un prezzo di €24.800, che salgono a €28.650 se si sceglie il medesimo motore nell’allestimento Extreme che offre dettagli estetici più curati e una dotazione più ricca. Un prezzo che ad oggi, nonostante il rincaro delle vetture, rimane molto competitivo e si prepara a sgomitare nel segmento C-SUV.

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