MyMi: la recensione del cuscinetto anti abbandono che protegge i bambini | Video
Come funziona il dispositivo che trasforma tutti i seggiolini auto in un sistema conforme alle nuove norme anti-abbandono
La legge ha chiarito tutti i dubbi: i dispositivi anti-abbandono sono obbligatori. Dal 6 marzo chiunque trasporti in auto bambini sotto i 4 anni senza adeguare i propri seggiolini alla normativa rischia una multa da 81 euro a 361 euro con la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida. Un motivo in più – oltre a quello più rilevante legato alla sicurezza dei più piccoli – che sta portando molti genitori e nonni a frugare fra le proposte più o meno tecnologiche in grado di offrire una soluzione al problema della cosiddetta amnesia dissociativa.
Fra le (non molte a dire la verità) soluzioni conformi, troviamo questo MyMi, un piccolo “cuscinetto connesso” applicabile sotto qualsiasi seggiolino che monitora la presenza dei bimbi in auto informando genitori (e parenti) attraverso un opportuno sistema di notifiche: verso lo smartphone o, in alternativa, verso un tracker in grado di emettere segnali acustici e visivi.
L’azienda che lo commercializza, l’italianissima Bluon, ci ha fornito un campione del prodotto per capire meglio come funziona e quale livello di sicurezza può garantire.
COME SI PRESENTA
MyMi si presenta come un piccolo cuscinetto quadrato di circa 1 cm di spessore da posizionare sulla seduta di qualsiasi seggiolino per auto. Oltre al cuscinetto la confezione include anche un secondo elemento, un piccolo tracker con anello portachiavi che – come vedremo – può essere utilizzato come alternativa allo smartphone per ricevere avvisi in caso di abbandono accidentale.
Dal punto di vista hardware, MyMi si fonda su due componenti chiave: un pad sensibile dotato di sensori di pressione e un’antenna Bluetooth. Il primo serve per capire se il bimbo è ancora a bordo, il secondo per comprendere la distanza dal genitore, o meglio dal suo smartphone o dal suo tracker.
Sia il cuscinetto che il tracker sono alimentati con due batterie non ricaricabili (rispettivamente di tipo CR 2450 e CR 2032) la cui durata – secondo quanto rivelato dalla casa – varia da 1 a 2 anni a seconda dell’utilizzo medio. L’utente, in ogni caso, viene avvisato attraverso uno specifico segnale acustico quando le batterie di entrambe le unità sono quasi scariche.
Va detto, inoltre, che il cuscino è provvisto di una piccola fessura a forma di mezzaluna per permettere il passaggio delle cinture di sicurezza ed è resistente all’acqua. Chi volesse può comunque lavarlo aprendo la cerniera e sfilando il pad dalla sua federa di contenimento.
COME SI ABBINA ALLO SMARTPHONE (O AL TRACKER)
L’abbinamento del cuscinetto allo smartphone o al tracker si basa su un comune pairing Bluetooth. Lato smartphone occorre scaricare l’app (disponibile sia su iOS che Android), lasciare il sistema di localizzazione del telefono sempre attivo e seguire le istruzioni passo-passo; per quanto riguarda il tracker, invece, è sufficiente invece cliccare sul tasto multifunzione per due secondi, quindi premere il cuscino al centro fino a sentire i bip di conferma.
Occorre precisare che i due sistemi non sono pensati per operare in contemporanea: in pratica chi volesse utilizzare il tracker al posto dello smartphone dovrà escludere quest’ultimo disattivando il Bluetooth (oppure non abbinando il telefono del tutto).
Va da sé che l’utilizzo di MyMi mediante lo smartphone risulti più completo in termini di funzionalità: dall’app è possibile abbinare più di un cuscinetto e avere sempre sott’occhio lo stato del bambino (a bordo/non a bordo) ma soprattutto è possibile associare altri familiari da avvisare in caso di dimenticanza.
Sotto questo profilo il tracker risulta più scarno – si limita a lampeggiare e a suonare in modo incessante quando ci si allontana dall’auto con il bambino ancora a bordo – ma ha dalla sua due grandi vantaggi: è più semplice da utilizzare (un aspetto da non sottovalutare soprattutto per i nonni) e non drena batteria dallo smartphone.
COME FUNZIONA
Il principio di funzionamento di MyMi è molto semplice: da un lato il sensore rileva se il bambino è seduto sul seggiolino, dall’altro il modulo Bluetooth comunica in continuo con l’app installata sullo smartphone, sullo smartwatch o sul tracker associato per capire se il genitore o il parente è nei paraggi (il che significherebbe che è alla guida o è in prossimità della vettura) o se invece si è allontanato da essa. Non ci sono SIM da inserire o altri servizi ad abbonamento da attivare.
Gli avvisi di allerta partiranno solo al verificarsi di due condizioni in contemporanea: bimbo a bordo e genitore fuori dal raggio d’azione del modulo Bluetooth del cuscinetto (circa una ventina di metri). In tutti gli altri casi MyMi sarà silente o si limiterà tutt’al più a segnalare la presenza del bambino a bordo.
Il sistema di avvisi è efficace – difficile non sentire o non vedere gli avvisi sul cellulare (a meno che non lo si dimentichi anch’esso in macchina) o sullo smartwatch; ancor più improbabile non accorgersi del cicalino incessante del tracker qualora si utilizzasse questo metodo.
Rischio di falsi positivi? C’è, ma è davvero ridotto al minimo. La sensibilità del MyMi è infatti calibrata per ravvisare pesi dal chilogrammo in su. Significa che a meno di borse o giochi particolarmente pesanti dimenticati sul seggiolino è praticamente impossibile che lo smartphone o il tracker recapitino avvisi fuori luogo.
IL RESPONSO NELL’USO QUOTIDIANO
L’aspetto più convincente di questo MyMi risiede sicuramente nella sua facilità di installazione e di utilizzo: il cuscinetto si può collocare in pochi secondi su qualsiasi seggiolino (noi lo abbiamo provato su tre seggiolini differenti senza particolari problemi) e, una volta abbinato allo smartphone, allo smartwatch, o al tracker, ce ne si dimentica; a ricordarci della sua presenza una notifica molto discreta che appare solo quando il bambino sale a bordo.
Nella malaugurata ipotesi di una dimenticanza MyMi farà partire una sequenza di avvisi ad allerta crescente: si comincia con un semplice avviso (che si innesca non appena il telefono smette di rilevare il segnale Bluetooth del cuscinetto) che può essere tacitato qualora la situazione fosse sotto controllo.
In mancanza di feedback partirà una seconda notifica che avviserà dell’imminente invio di un secondo messaggio di allerta a tutti i familiari associati. In questo caso l’app MyMi invierà oltre al messaggio anche una mappa con l'ultima posizione rilevata.
Questa funzione non è ovviamente disponibile passando dal tracker, la cui unica funzione è – come detto – l’avviso acustico e luminoso in caso di abbandono fortuito. Troppo poco? Forse, ma per alcuni è proprio quello che serve, senza inutili fronzoli e senza gravare sui consumi dello smartphone tenuto conto della localizzazione sempre attiva.
CONCLUSIONI
MyMi si presenta come un dispositivo anti-abbandono conforme alla legge ma anche piuttosto pratico ed economico per ovviare al rischio dell’amnesia dissociativa e alla conseguente legge che obbliga tutti i genitori con bambini sotto i 4 anni a dotarsi di un dispositivo anti-abbandono per il trasporto in auto. A conti fatti bastano 69,90 euro e cinque minuti d’orologio per acquistare il cuscinetto smart, adattarlo su un qualsiasi seggiolino preesistente e accoppiarlo con il proprio smartphone o il tracker portachiavi offerto in dotazione. La possibilità di fare a meno di SIM e di altri servizi ad abbonamento per la localizzazione, da un lato, e l’arrivo degli incentivi previsti dal Decreto Fiscale, dall'altro, potrebbe dare in questo senso un ulteriore spinta agli utenti indecisi.
Sul piano dell’esperienza d’uso, MyMi dispone anche di un’applicazione mobile piuttosto essenziale ma con tutto quello che serve per comunicare in modo affidabile col genitore: un sistema di notifiche efficace ma non invasivo che si avvia non appena il cuscinetto ravvisa la presenza del bambino a bordo, una funzione per associare altri parenti/contatti da avvisare in caso di abbandono e l’integrazione con le mappe per visualizzare l’ultima geolocalizzazione effettuata.
Proprio la necessità di mantenere l’accesso alla posizione dello smartphone sempre attiva – con tutto ciò che ne consegue a livello di consumi energetici – rappresenta uno dei limiti principali di questa soluzione. In questo senso la presenza in confezione di un tracker Bluetooth (da utilizzare in alternativa allo smartphone) rappresenta un benefit non indifferente. Per molti utenti poco avvezzi (o poco interessati) all’uso degli smartphone, in fondo, un piccolo portachiavi che suona e lampeggia se e solo se il bambino viene dimenticato in macchina è tutto ciò che serve.
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