Suzuki SV650X e SV650X-TER: anteprima e prova su strada
Test ride in anteprima e prova su strada di Suzuki SV650X

La base resta la SV650, un progetto concreto, solido e apprezzato specie per il suo motore, il bicilindrico da 76 cavalli e 64 Nm di coppia, e telaio. L'estetica cambia, ma la trasformazione in cafè racer non guarda solo al look: l'arrivo dei semimanubri altera le quote originali, proponendo una triangolazione sella-manubrio-pedane che ci spinge sì leggermente in avanti, ma lo fa senza farci stare scomodi.
SV650X: le novità
Nuovo cupolino, in perfetto look anni settanta con le feritoie che richiamano il mondo racing, nuova sella a coste trasversali, classica, serbatoio maggiorato da 14.5 litri, pedane nere e un'unica colorazione, con la livrea bicolore che vedete in foto. In più arriva la forcella telescopica regolabile nel precarico, altra novità tecnica che mantiene un buon setup di serie e aggiunge la possibilità di personalizzare ulteriormente l'assetto.
Come va?
SV650X si guida leggermente caricati in avanti ma senza soffrire: ci sono cafè racer ben più spinte di questa, sia di motore che nella posizione, ma l'idea di Suzuki è stata quella di mediare tra look e posizione di guida. Il risultato è una moto che ci va davvero leggera sui polsi (e sulla schiena) così da renderla utilizzabile in ogni tipo di situazione. In città è facile come al solito e, nonostante i semimanubri, si fa maneggiare senza problemi anche dai meno esperti, complice un bicilindrico sempre dolce nell'erogazione (disponiblie anche in versione depotenziata da 35 kW per patente A2). Qui aiuta Low RPM Assist che facilita le partenze.
Fuori città manca la protezione aerodinamica ma resta l'ottimo feeling: tra le curve in salita il bicilindrico spinge sempre bene, si gioca con un cambio preciso che non sarà sportivo ma segue bene il pilota (occhio solo a non pretendere prestazioni da MotoGP) e i semimanubri aumentano il feeling quando si mette – facilmente – in piega questa cafè racer. Buoni i freni: 290 mm con pinze a 2 pistoncini sopperiscono alle esigenze cittadine grazie anche all'ABS e vanno in crisi solo nell'uso prolungato dove il surriscaldamento dell'impianto fa calare le prestazioni. L'attacco è morbido e a prova di principiante.
SV650X pesa 207 chilogrammi con il pieno ma in realtà i tecnici di Suzuki, come per la sorella senza "X-Factor", hanno fatto un buon lavoro nel non farceli sentire. Il risultato è una moto agile, rapida nei cambi di direzione e facile: tra le curve – con un buon pilota – sta dietro anche a modelli più potenti, sebbene sia proprio in queste situazioni che rischiano di emergere i limiti estremi di cambio e freni.
Infine lo scarico è un "brutto anatroccolo" che però canta bene: la voce di questa SV650X si fa sentire (considerando che si tratta di una Euro4) e il bicilindrico è sempre piacevole…poi con il Fresco è tutta un'altra storia!
SV650X e SV650X-TER: prezzi
Con SV650X, Suzuki completa così l'offerta nelle medie cilindrate: a 6.490€ vi portate a casa la SV650, con 6.990€ avrete la SV650X e la SV650X-TER supera il muro dei "7K" arrivando a 7.390€, cifra più che giustificata dagli accessori inclusi di serie. Il consiglio è quindi di scegliere questa Limited Edition disponibile dal 15 febbraio: più accattivante, con un portatarga compatto, frecce LED, scarico Fresco e nuovi specchietti.
Se, però, state cercando una base per le modifiche e preferite personalizzarvi la moto da zero, a quel punto ecco che la SV650X diventa una tela "bianca" su cui lavorare.
Abbigliamento tecnico e accessori utilizzati