Cerca

John Elkann all’Europa: servono regole chiare per rendere l’elettrico davvero accessibile

Elkann chiede un piano di rottamazione, più flessibilità tecnologica e norme realistiche per i veicoli commerciali.

John Elkann all’Europa: servono regole chiare per rendere l’elettrico davvero accessibile
Vai ai commenti
Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 17 nov 2025

Il presidente di Stellantis, John Elkann, è tornato a parlare delle city car, le auto compatte e accessibili (sul modello delle kei car giapponesi) che da molti sono considerate come una soluzione per rilanciare il settore auto in Europa. In un’intervista rilasciata a Politico, in cui ha commentato le più recenti mosse dell’Unione Europea a favore delle auto elettriche di piccole dimensioni, John Elkann ha dichiarato che la transizione verso la mobilità elettrica richiede una visione strategica, ma anche regole chiare e strumenti concreti.

Le proposte di Elkann

John Elkann ha espresso apprezzamento per l’apertura della presidente Ursula von der Leyen verso una mobilità più accessibile e sostenibile, sottolineando però che al momento si tratta solo di un’idea. Per il presidente di Stellantis manca ancora un quadro normativo che renda attuabile questa strategia. La questione, ha spiegato, dovrà essere affrontata con urgenza il prossimo 10 dicembre, quando a Bruxelles si discuteranno le linee guida per il settore auto.

Secondo Elkann, servono interventi rapidi e mirati e uno dei punti più urgenti riguarda la necessità di un programma europeo di rottamazione, pensato per togliere dalla circolazione i veicoli più vecchi. Da questo punto di vista i dati sull’anzianità del parco auto circolante, anche in Italia, mostra chiaramente come l’età media dei veicoli sia di fatto un problema.

In molti Paesi europei l’età media delle auto è molto elevata. Si va dai 17 anni della Grecia ai 9 della Danimarca, un dato che incide pesantemente sulle emissioni complessive. Un piano di rottamazione ben strutturato, ha dichiarato Elkann, contribuirebbe in modo significativo a ridurre l’impatto ambientale del traffico su strada. Ma avrebbe anche effetti positivi sulla crescita economica del settore e aiuterebbe a contenere i prezzi dei nuovi modelli, facilitando così l’accesso alla mobilità elettrica da parte di una fascia più ampia della popolazione.

Una normativa più realistica

Elkann ha inoltre sottolineato la necessità di lasciare spazio a più soluzioni tecnologiche anche dopo il 2035, anno in cui entrerà in vigore lo stop alle vendite di auto a combustione interna. A suo parere, tecnologie come gli ibridi plug-in, i motori con range extender e i carburanti alternativi potrebbero giocare un ruolo importante nella fase di transizione e non andrebbero esclusi in modo rigido. La proposta non punta a modificare il target fissato per il 2035, ma a riformulare la normativa in modo da mantenere una certa flessibilità.

Altro punto critico riguarda i veicoli commerciali leggeri. Elkann ha evidenziato come l’attuale regolamento europeo tenda a trattarli alla stregua delle autovetture, applicando loro gli stessi obiettivi in termini di emissioni. Una scelta, a suo avviso, poco realistica. Per questo Stellantis chiede che i veicoli commerciali vengano separati dalla categoria delle auto private e che si definiscano target specifici e più adeguati alle caratteristiche d’uso di questo segmento.

Le parole di Elkann riflettono la posizione di un settore che, scontrandosi con una realtà che per molti motivi si è rivelata e si sta rivelando più difficile rispetto alle previsioni, cerca di (per riprendere le parole del presidente di Stellantis) costruire un sistema che sia sostenibile non solo per l’ambiente, ma anche per le imprese e per i cittadini.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento