Porsche in difficoltà: calano vendite e utili. I dazi USA minacciano il mercato
Trump minaccia nuove tariffe e Porsche rischia grosso
La crisi si fa sentire anche in casa Porsche: il marchio tedesco sta affrontando un calo delle vendite, una flessione degli utili e una riorganizzazione interna che ha visto l’estromissione di alcuni dirigenti. Il tutto mentre il mercato sembra ancora affamato di modelli iconici come la 911 e i SUV Cayenne.
A preoccupare ulteriormente il management sono le tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Donald Trump ha rilanciato la possibilità di nuove tariffe sulle auto importate dall’Unione Europea, minaccia che colpirebbe duramente Porsche, fortemente dipendente dal mercato americano. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno superato la Cina diventando il principale sbocco per il brand di Stoccarda, ma ogni veicolo venduto sul suolo statunitense viene importato.
GUERRA COMMERCIALE
Secondo Michael Dean di Bloomberg Intelligence, se le tariffe doganali dovessero salire oltre il 10%, Porsche potrebbe essere costretta a valutare una produzione locale, in particolare per i SUV. Tuttavia, il brand si scontra con un problema strutturale: l’unico stabilimento americano del gruppo Volkswagen, situato nel Tennessee, non produce modelli compatibili con l’architettura delle Porsche Cayenne e Macan.
Le difficoltà non finiscono qui. Gli obiettivi ambiziosi fissati con la storica IPO del 2022 sembrano sempre più lontani. Il margine di profitto sulle vendite è destinato a scendere fino al 10%, dimezzando le aspettative iniziali. L’annuncio di un impatto negativo di 827 milioni di dollari legato all’espansione della gamma con nuovi motori a combustione e versioni ibride plug-in ha contribuito a far crollare il valore delle azioni Porsche del 7% il 7 febbraio, portando la capitalizzazione di mercato a meno della metà del picco registrato a maggio 2023.
O COSÌ O NIENTE?
Anche l’elettrico sta deludendo: le vendite della Taycan sono crollate, mentre il nuovo Macan EV ha debuttato con anni di ritardo. In Cina, dove le consegne di Porsche sono diminuite del 28% nel 2023, la scarsa domanda di veicoli elettrici ha aggravato il problema.
Se Trump dovesse aumentare le tariffe al 10%, il settore automobilistico tedesco perderebbe 2,1 miliardi di dollari di utili prima delle imposte, e Porsche sarebbe tra le più colpite. Anche se i modelli 911 potrebbero reggere un eventuale aumento dei prezzi, i SUV Macan e Cayenne rischierebbero di perdere competitività.
Spostare la produzione negli Stati Uniti non è un’opzione immediata, sia per i costi che per la logistica. Porsche, come altri marchi premium, ha valutato questa possibilità, ma il prestigio del "Made in Germany" resta un punto di forza sul mercato americano. Tuttavia, le pressioni politiche e commerciali potrebbero presto rendere inevitabile un cambio di strategia.