Porsche e Hyundai: approcci contrapposti alla tecnologia EV e al cambio marcia
Cambio marcia simulato nei veicoli elettrici: necessità o nostalgia?
L'era dei veicoli elettrici sta trasformando il panorama automobilistico, mettendo in discussione tradizioni consolidate come il cambio marcia. Tuttavia, alcune case automobilistiche stanno cercando di preservare questa sensazione familiare. Hyundai, ad esempio, ha introdotto la funzione "N e-Shift" sulla Ioniq 5 N, che replica l'esperienza di un cambio a doppia frizione a otto rapporti, simile a quello della Veloster N.
Questo approccio innovativo ha attirato l'attenzione dell'industria, compresa quella di Porsche. Lars Kern, pilota collaudatore del marchio di Stoccarda, ha recentemente condiviso le sue riflessioni con la rivista australiana Drive. Kern ha rivelato che Porsche monitora attentamente le innovazioni dei concorrenti, riconoscendo la Ioniq 5 N come uno dei veicoli elettrici più entusiasmanti sul mercato, con una simulazione di cambio marcia particolarmente convincente.
MA QUEL BADGE?
Nonostante l'interesse, Porsche ha una visione differente. L'azienda ritiene che emulare artificialmente i cambi marcia possa compromettere le prestazioni intrinseche dei motori elettrici. "Perché dovremmo replicare qualcosa di meno efficiente?" si chiede Kern, sottolineando la superiorità dei propulsori elettrici in termini di erogazione di potenza rispetto ai motori a combustione interna.
È interessante notare come Porsche, pur mantenendo il badge "Turbo" su alcuni modelli elettrici, adotti un approccio pragmatico alla tecnologia EV. La Taycan, ad esempio, utilizza effettivamente una trasmissione a due velocità: la prima per accelerazioni fulminee da fermo, la seconda per ottimizzare efficienza e potenza alle alte velocità. Al contrario, la nuova Macan EV opta per una configurazione a singola velocità.
NOI INVECE NO!
Kern ha rivelato anche che Porsche ha sperimentato brevemente con l'idea di cambi marcia simulati nelle fasi iniziali dello sviluppo dei suoi veicoli elettrici, ma il concetto è stato rapidamente abbandonato. Il team ha anche testato la Ioniq 5 N, ma ha concluso che questa caratteristica non si allineava con la filosofia del marchio. "Non cerchiamo di far sembrare un'auto elettrica come se avesse un motore a combustione," ha affermato Kern.
Nonostante l'impegno di Porsche nell'elettrificazione, con modelli come Macan, Boxster e Cayman pronti a passare alla propulsione elettrica, l'azienda sta adottando un approccio più cauto rispetto alle previsioni iniziali. L'obiettivo annunciato nel 2022 di raggiungere oltre l'80% di vendite di veicoli elettrici entro il 2030 è ora soggetto a revisione, dipendendo dalla domanda dei clienti e dall'evoluzione del mercato dell'elettromobilità.
DOPPIA STRADA
Un portavoce di Porsche ha ammesso che "la transizione verso l'elettrico sta richiedendo più tempo del previsto". Di conseguenza, l'attuale Cayenne con motore V8 continuerà ad essere prodotta e venduta nel prossimo decennio, affiancando la nuova generazione completamente elettrica.
Questa strategia riflette una realtà in cui il passaggio all'elettrico, pur essendo inevitabile, richiede un approccio flessibile e attento alle esigenze mutevoli del mercato e dei consumatori.