Dalle origini all’elettrico: l’evoluzione della gamma Opel Astra
Opel Astra: il legame con la storia dell’Opel Olympia
Opel Astra è disponibile oggi sul mercato in versioni elettriche, ibride plug-in, ibride a 48 volt e con motori a combustione efficienti. Tuttavia, l’odierna varietà di modelli affonda le radici nella Opel Olympia del 1935. Presentata al Salone di Berlino, l’Olympia fu la prima auto tedesca prodotta in serie con una carrozzeria autoportante interamente in acciaio. Questa scelta non solo ridusse i costi di produzione, ma migliorò anche le prestazioni e la sicurezza.
Con un peso a vuoto di 835 kg, ben 135 kg in meno rispetto al modello precedente, l’Olympia, spinta da un motore 1.3 litri da 24 CV, raggiungeva i 95 km/h con un consumo medio di 9,5 litri per 100 km. Il baricentro abbassato di 15 cm e le sospensioni sincronizzate garantivano una guida stabile e sicura, rendendola una delle berline più economiche e veloci della sua categoria.
LA TECNICA DEL MATRIMONIO
Anche l'abitacolo rifletteva l’attenzione al comfort: sedili in velluto a coste, ampi spazi posteriori e schienali ripiegabili offrivano comodità sia nei lunghi viaggi che nella guida quotidiana. La carrozzeria, con un tetto in acciaio unico, migliorava la sicurezza, mentre soluzioni come i fari integrati e le zone di deformazione anticipavano concetti oggi standard.
La vera innovazione, tuttavia, fu nel processo produttivo. La tecnica del "matrimonio", che prevedeva l’assemblaggio di motori e assali su scocche autoportanti tramite piattaforme idrauliche, rese la produzione più efficiente ed economica. Questo sistema, brevettato da Opel, divenne il modello per tutte le linee produttive moderne. L’Olympia, disponibile a partire da 2.500 marchi, segnò anche il raggiungimento del traguardo di 100.000 veicoli prodotti in un anno, un record per l’industria automobilistica tedesca dell’epoca.
IN GIRO PER IL MONDO
Il successo dell’Olympia non si limitò alla strada: nel 1936, un esemplare attraversò l’Atlantico a bordo del dirigibile LZ 129 Hindenburg, sbarcando a Rio de Janeiro. Inoltre, nel 1947, fu protagonista del film “In quei giorni”, diventando il simbolo di un decennio complesso.
Il nome Olympia continuò a vivere nei modelli successivi fino agli anni ’70, che presero spunto da essa per le proprie caratteristiche. Oggi, queste qualità sono ereditate dalla Opel Astra con le sue tecnologie moderne e la sua ampia gamma di propulsori.