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La filosofia della semplicità: come la Opel P4 ha conquistato il pubblico

Dalla crisi al successo: la rinascita di Opel grazie alla P4

La filosofia della semplicità: come la Opel P4 ha conquistato il pubblico
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 5 feb 2025

Nel 1935, Opel tagliò un traguardo storico: per la prima volta nella sua storia, la produzione annua superò le 100.000 unità. Un risultato frutto di un attento piano di rilancio industriale, pensato per superare le difficoltà della crisi economica seguita al crollo di Wall Street nel 1929. Tra i protagonisti di questo successo vi fu la Opel P4, un modello concepito per offrire un'automobile accessibile a un ampio pubblico, incarnando una strategia commerciale basata sulla razionalizzazione dei costi e sulla semplicità costruttiva.

La Opel P4, in un certo senso, rappresentava la chiusura di un capitolo della produzione della casa di Rüsselsheim, proseguendo il solco tracciato l'anno precedente dalle Opel 1.3 Litri e 2.0 Litri. Il suo design non seguiva i dettami stilistici più moderni dell'epoca, dominati dalle forme aerodinamiche dello "streamlining", ma conservava linee ancora legate ai canoni estetici della fine degli anni Venti.

LESS IS MORE

La filosofia alla base della P4 era la semplicità: nessuna innovazione estetica o tecnica superflua, ma soluzioni collaudate per contenere i costi di produzione e garantire un prezzo competitivo. Il telaio era lo stesso in acciaio stampato a longheroni e traverse delle precedenti Opel 1.2 Litri e 1.0 Litri. Le sospensioni erano di tipo tradizionale, con assale rigido, balestre semiellittiche e ammortizzatori idraulici.

Il cuore della Opel P4 era un motore a quattro cilindri in linea, evoluzione di quello della Opel 1.0 Litri (a sua volta derivato dalla storica Opel 4 HP "Laubfrosch"). La cilindrata era stata portata a 1.073 cc, con una potenza di 23 CV (17 kW), che consentiva di raggiungere una velocità massima di circa 85 km/h. Il cambio era a tre marce e la trasmissione comprendeva una frizione monodisco e un differenziale a dentatura a spirale.

Nonostante le sue caratteristiche economiche, la P4 conquistò il pubblico grazie al prezzo contenuto e a dotazioni interessanti per l'epoca, come tachimetro, indicatore del carburante, manometro dell'olio e specchietto retrovisore interno. Fu proposta in quattro varianti: la berlina due porte (1.650 Marchi), la versione furgonata (1.890 Marchi), la Cabriolet e la Spezial-Limousine, più rifinita, entrambe vendute a 1.880 Marchi.

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