Batterie per auto elettriche garantite 15 anni, questo l’obiettivo di NIO e CATL
Il divario fra la vita della batteria e quello dell’auto elettrica che la monta è ancora molto profondo e questo potrebbe portare, secondo le due società, alla rottamazione anticipata di circa 20 milioni di auto elettriche fra il 2025 e il 2030
Da una parte, NIO ha perfezionato celle in grado di mantenere fino all’80% della loro capacità di accumulo e di gestire i flussi di carica e scarica anche dopo 12 anni di utilizzo, realizzando 100 brevetti per lo sviluppo di anodi, catodi ed elettroliti migliori.
Dall’altra, CATL ha sviluppato e brevettato a sua volta diverse strategie in grado di conservare e riparare le parti più delicate delle batterie, come una pellicola interfase di elettrolita solido autoriparante e l’integrazione di litio.
Le due aziende hanno quindi deciso di unire i propri sforzi e di limare il divario di "vita utile" auto elettriche e batterie; ad oggi quasi tutte le Case automobilistiche garantiscono le batterie solo 8 anni, legando ad esse anche la durata del veicolo, che di per sé arriva a 15-20 anni.
A creare questo legame fra la garanzia della batteria e l'utilizzo della vettura è l'elevato costo di un'eventuale riparazione o sostituzione dell'intero pacco batteria, che porta diversi proprietari a valutare la rottamazione dell'intera auto, allo scadere dell'ottavo anno, anche se perfettamente funzionante.
Secondo le due società, questo potrebbe comportare la rottamazione anticipata di circa 20 milioni di veicoli elettrici a cavallo fra il 2025 e il 2030, a meno di garantire le batterie tanto quanto la vita utile della vettura che le monta, ovvero almeno 15 anni.
William Li, fondatore e CEO di NIO, durante un evento tenutosi a Pechino, ha dichiarato:
Uno dei problemi più importanti che fondamentalmente non è stato risolto né ha attirato la giusta attenzione è la durata della batteria, soprattutto in relazione a quella della vettura che la monta. Questo non è solo un problema che NIO deve risolvere, ma un problema per il quale l'intero settore deve collaborare.
VANTAGGI PER TUTTI
Per la Casa automobilistica, la prospettiva di batterie che durino più a lungo si traduce nella possibilità di un maggiore utilizzo delle sue stazioni di scambio, ovvero la soluzione per la “ricarica” proposta fin dall’inizio da NIO che prevede la sostituzione del pacco batteria scarico con uno carico.
Il grande vantaggio di questa metodologia – lato cliente – è il tempo dell’operazione, che dura pochi minuti, ma per il marchio il costo di mantenimento ed esercizio delle 2.832 stazioni è ancora molto alto, tanto che, secondo quanto riferito da Reuters, per la società si tratta effettivamente di un’attività in perdita.
Ciononostante, NIO ha continuato e continuerà ad investire in questa tecnologia, anche alla luce degli effetti positivi per la rete elettrica locale e della possibilità di utilizzare, in caso di emergenza, ogni stazione di scambio come una centrale elettrica virtuale.
OLTRE ALLE STAZIONI DI SCAMBIO, NIO HA ANCHE STALLI TRADIZIONALI
Parallelamente alle stazioni, la Casa ha sviluppato ed installato anche 21.652 stazioni di ricarica “tradizionali” e pubbliche, che si stanno dimostrando redditizie, e ha iniziato a commercializzare batterie allo stato semi-solido da 150 kWh, montate per la prima volta sulla berlina NIO eT7, presentata nel 2021.
L'autonomia dichiarata del nuovo pacco batteria era di 1.000 km, ma un test effettuato in condizioni reali ha superato le aspettative, raggiungendo i 1.044 km percorsi con una singola carica.