MINI, stop alla produzione dei modelli con cambio manuale per i problemi di fornitura
Niente modelli con cambio manuale per razionalizzare la produzione.

Il problema della fornitura dei componenti sta causando ancora diverse problematiche alle case automobilistiche. Una situazione che, adesso, sta anche peggiorando a causa dello scoppio del terribile conflitto in Ucraina. Diversi marchi stanno, dunque, continuando a rivedere i piani di produzione delle loro vetture. Su questo tema arriva, adesso, una notizia che riguarda MINI. Secondo quanto riporta Autocar, la casa automobilistica ha dovuto interrompere la produzione di tutte le varianti di modello dotate del cambio manuale.
Il motivo è da ricercarsi proprio nei vincoli della catena di approvvigionamento peggiorati dal conflitto in Ucraina e dalla carenza globale di semiconduttori. Dunque, MINI ha deciso di interrompere la produzione dei suoi modelli con cambio manuale per garantire una maggiore stabilità produttiva.
La casa automobilistica non ha voluto specificare se si tratta di una scelta temporanea o se, alla fine, deciderà di eliminare definitivamente dalla produzione i modelli con cambio manuale. Vale la pena di notare che prima di questa decisione, tutti i modelli MINI, versione elettrica a parte per ovvi motivi, erano offerti anche con il cambio manuale.
Le circostanze attuali, inclusa la guerra in Ucraina e la carenza di semiconduttori, stanno causando restrizioni alla catena di approvvigionamento nell'industria automobilistica globale. Per garantire la massima produzione per soddisfare la crescente domanda dei clienti, la nostra offerta di prodotti deve essere semplificata. Questa soluzione è il modo più efficace per garantire la stabilità della produzione in modo da poter continuare a fornire a tutti i nostri clienti nuove MINI.
Si ricorda che la fabbrica MINI di Oxford aveva subito un fermo produttivo ad inizio anno proprio per le stesse motivazioni. Il problema delle forniture di componenti, semiconduttori in particolare, sembra che durerà ancora a lungo. Proprio di recente, il CEO di Stellantis aveva fatto sapere che miglioramenti potranno arrivare solamente nel 2023. Posizione simile anche da parte di Volkswagen e BMW.