60 GW di nuove rinnovabili per combattere la crisi energetica
Puntare sulle rinnovabili per uscire dalla crisi energetica.

La drammatica situazione geopolitica ha accentuato la crisi dell'energia. Con il brent poco sotto i 100 dollari al barile (quotazione odierna) e con il rischio che i "rubinetti del gas" vengano chiusi a causa della guerra Russia-Ucraina, Elettricità Futura, la principale associazione che rappresenta le aziende elettriche italiane (oltre 500 aziende, il 70% del mercato elettrico nazionale), chiede al Governo un intervento urgente per attuare una strategia che possa far uscire il più rapidamente possibile il Paese dalla crisi energetica in cui è finito.
LA PROPOSTA
Durante la conferenza stampa, l'associazione ha evidenziato che l'Italia si trova in piena emergenza energetica in quanto il costo del gas è lievitato e perché quasi il 60% dell’elettricità in Italia viene ancora prodotta con il gas.
Le rinnovabili sono le energie che costano meno. Già quest'anno i produttori rinnovabili hanno stipulato con il GSE contratti a prezzo fisso per 20 anni a 65 euro/MWh, quasi un quarto rispetto al prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica di gennaio 2022 pari a 225 euro/MWh.
L’emergenza energetica, evidenzia l'associazione, è già costata quasi 20 miliardi di euro al Paese: 11 miliardi stanziati dal Governo per il contenimento del costo delle bollette elettriche da Luglio 2021 e 8 miliardi di euro di oneri aggiuntivi a carico dei consumatori. Per uscire da questa situazione, Elettricità Futura chiede al Governo e alle Regioni di autorizzare entro giugno 60 GW di nuovi impianti rinnovabili, pari a solo un terzo delle domande di allaccio già presentate a Terna.
Per l'associazione, installare 60 GW di rinnovabili nei prossimi 3 anni è la soluzione strutturale giusta per aumentare la sicurezza e l’indipendenza energetica, e ridurre in maniera importante la bolletta elettrica. I soldi già ci sono visto che il settore è pronto a investire 85 miliardi di euro nei prossimi 3 anni. Investimenti che potrebbero portare a creare anche 800 mila nuovi posti di lavoro, aiutando, così, l'economia italiana a crescere.
Secondo Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, i 60 GW di nuovi impianti rinnovabili farebbero risparmiare 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, pari al 20% del gas importato, oltre 7 volte quello che il Governo stima di ottenere dall’aumento delle estrazioni del gas nazionale.
I 60 GW da autorizzare sono suddivisi tra 12 GW di eolico, idroelettrico e bioenergie e tra 48 GW di fotovoltaico che richiederebbero una superficie pari a 48.000 ettari. L'associazione si dice dunque disponibile a discutere con il Governo per individuare le misure straordinarie per l’obiettivo di 60 GW di nuovi impianti rinnovabili.