Per Mazda il futuro non è solo elettrificato. Spazio anche ai carburanti biodiesel

17 Febbraio 2022 5

Mazda ha un animo, anche, fortemente radicato nel motorsport e per celebrare questa sua parte più corsaiola ecco che comunica la sua partecipazione al campionato giapponese di gare di durata, la Super Taikyu Series 2022, con la concept Mazda2 Bio.

Perché gareggiano con una concept? Poichè la vettura funziona con carburante biodiesel di nuova generazione che, secondo Mazda, è una validissima opzione per raggiungere la neutralità del carbonio.


Sotto al cofano della concept car Mazda2 Bio si trova un motore diesel Skyactiv-D alimentato dal biodiesel Susteo e sviluppato da Euglena Co., Ltd. Dalla terza gara della stagione, Mazda sarà al via anche nella classe ST-5 della serie endurance con una Mazda MX-5 alimentata da un motore a benzina Skyactiv-G.

Questa non è la prima volta che Mazda fa gareggiare una sua vettura con un carburante "alternativo" visto che solo lo scorso novembre Mazda ha partecipato con successo alla Super Taikyu Race di Okayama ( in Giappone) con un’auto da competizione alimentata da un motore diesel tradizionale (Skyactiv-D 1.5) ma assetata di un carburante a base biologica ricavato da olio da cucina usato e grassi di microalghe.


Un chiaro segno di come Mazda stia sviluppando propulsori non solo elettrificati ma anche "alternativi", promuovendo quindi iniziative sui combustibili rinnovabili come i carburanti 100% a base biologica.

Mazda è un membro del progetto “Your Green Fuel”, un’iniziativa in corso a Hiroshima per la divulgazione e la diffusione dell’uso di biocarburanti di nuova generazione, gestita congiuntamente dal Consiglio di Hiroshima per la collaborazione tra industria automobilistica, università e governo (Hirojiren)1 ed Euglena Co., Ltd2.

Il progetto mira a stabilire un modello per rivitalizzare le aree regionali mantenendo l’intera catena del valore dei combustibili neutri al carbonio da produzione e fornitura delle materie prime fino all’uso del combustibile nell’area di Hiroshima.


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Commenti

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Vae Victis

Tieni conto che ogni anno cadono dagli alberi tonnellate di foglie. I batteri se le mangiano e le trasformano in biometano, il quale poi finisce in atmosfera e diventa CO2.
C'è spazio per sfruttare questi processi applicando le opportune tecnologie. Non entro nel merito di ogni singola tecnologia, visto che ce ne sono tante e sono ancora a livello sperimentale.

nickmot

Quello che é fondamentale capire é che una sola tecnologia non potrá mai coprire le esigenze di tutti.
Per quanto pochi, magari anche questo potrá aiutare.
Questo o altre tcnologie, l'importante é non fermare la ricerca.
Servirá un mix di fonti per completare la transizione.

Nummepija

La soluzione non è mai una sola, Mazda stessa non pensa che questa diventi una tecnologia dominante.
Chiaramente è rivolta ad aree specifiche dove le infrastrutture di ricarica difficilmente vedranno la luce.
Le batterie scarsamente riciclabili sono il passato. Il futuro è fatto di investimenti in infrastrutture nel primo mondo e questo tipo di soluzioni (meno efficienti dal punto di vista energetico e singolarmente limitate nei volumi) altrove.
Un altro esempio è l'idrogeno per l'automotrive. Difficilmente da noi prenderà piede nel mercato consumer perché è troppo costoso (banalmente l'energia spesa dalla produzione alla ruota è molto più alta rispetto a una BEV), MA se hai energia da "buttare" (esempio il nucleare di notte come in Giappone) allora ecco che diventa un buon modo di stoccare energia (con le batterie è più complicato al momento, di sicuro non usando quelle al litio, magari quelle al ferro?). Da qui hai una produzione limitata di idrogeno (come è limitata la produzione di biocarburanti a base di olio
vegetale esausto) e lo usi per scopi limitati o su aree specifiche.
Insomma, tante soluzioni sono meglio di una soluzione

mat

Sono scettico di questi carburanti. Questo in particolare è ottenuto da olio di cottura riciclato, che è una cosa fantastica ma è davvero più sostenibile dell'elettrico considerando un parco auto mondiale alimentato in questo modo?

Vae Victis

E' chiaro che il futuro sarà questo, non certo delle batterie che sono scarsamente riciclabili , di conseguenza esauribili entro poche centinaia di anni.

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