Mazda2 Hybrid, debutta la prima Full Hybrid con le forme della Toyota Yaris
La prima Full Hybrid Mazda con forme della Toyota Yaris.

Mazda ha lanciato ufficialmente il suo primo modello dotato di un powertrain Full Hybrid. Si tratta della Mazda2 Hybrid che arriverà in Europa nella primavera del 2022. I prezzi per il mercato italiano non sono ancora stati comunicati. Questa nuova vettura è il frutto di un accordo di collaborazione tra Toyota e Mazda. Come si può chiaramente osservare, la nuova auto nasce sulla base della Yaris ibrida.
Si tratta di un'operazione già vista, per esempio, tra Toyota e Suzuki con il debutto della Across Plug-in e della Swace Hybrid. Il lancio della nuova Mazda2 Hybrid era atteso da tempo e già si sapeva che sarebbe stata basata sulla Yaris. Passate foto spia avevano, infatti, permesso di scoprire proprio questo dettaglio.
SPECIFICHE SENZA SORPRESE
Il design non presenta evidenti differenze con quello del modello Toyota. Logo differente a parte, non sembrano esserci altri grandi cambiamenti. Anche gli interni sono sostanzialmente gli stessi della Yaris. Le specifiche tecniche, ovviamente, sono quelle ben note che conosciamo già.
Dunque, la nuova Mazda2 Hybrid disporrà del powertrain della Yaris ibrida in grado di erogare 85 kW (116 CV). La velocità massima raggiunge i 175 km/h, mentre per accelerare da 0 a 100 km/h servono 9,7 secondi. La nuova vettura consuma 4,0-3,8 l/100 km ed mette 93-87 g/km di CO2 (cerchi da 16 o da 15 pollici). Questi valori sono secondo il ciclo WLTP. Una volta in commercio, la nuova ibrida sarà proposta negli allestimenti Mazda2 Hybrid Pure, Mazda2 Hybrid Agile e Mazda2 Hybrid Select.
E l'attuale Mazda2? Non sarà eliminata, almeno per il momento. Questo modello, infatti, è stato da poco aggiornato al Model Year 2022 e quindi continuerà ad essere commercializzato. La nova vettura Full Hybrid è importante per il costruttore nel contesto del suo impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti nella "Sustainable Zoom-Zoom 2030", la sua visione a lungo termine per lo sviluppo tecnologico.
Il marchio, in linea con gli Accordi di Parigi, punta a ridurre del 50% le emissioni medie di CO2 “well-to-wheel” (dall'estrazione del petrolio all’impiego su strada) entro il 2030 e, accelerando l'elettrificazione della sua flotta, raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.