Dalla Countach alla Revuelto: mezzo secolo di storia per Lamborghini
La Lamborghini Countach: 50 anni di un'icona automobilistica
Nel cuore della Motor Valley italiana, a Sant'Agata Bolognese, la primavera del 1974 segnò l'inizio di un'era. La Lamborghini Countach, un'auto destinata a diventare leggendaria, iniziava la sua produzione in serie. Per sedici anni, questa supercar avrebbe dominato l'immaginario collettivo, rivoluzionando i processi produttivi della casa del Toro.
La Countach fu pioniera sotto molti aspetti. Per la prima volta nella storia Lamborghini, la carrozzeria veniva realizzata interamente "in casa", battuta a mano da artigiani specializzati. Anche gli interni, curati dalla neonata Selleria Lamborghini, rappresentarono una svolta. Questa decisione di verticalizzare la produzione ebbe un impatto profondo, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una tradizione consolidata dell'azienda.
LINEA MONTAGGIO N.1
La decisione di produrre la carrozzeria segnò un punto di svolta. Fino ad allora, le Lamborghini nascevano in due luoghi distinti: la meccanica a Sant'Agata Bolognese, la carrozzeria presso fornitori esterni. Lo stabilimento Lamborghini, nato nel 1963 su una superficie di 12.000 m², si è espanso nel tempo fino a raggiungere gli attuali 346.000 m². Nonostante la crescita, la zona dove si assemblava la Countach, denominata "Linea Montaggio N.1 Countach", rimane il cuore pulsante della produzione, oggi dedicata alla Revuelto.
Negli anni '70, i pannelli della carrozzeria venivano lavorati manualmente su mascheroni in legno, poi saldati e aggiustati sulla "cala". Ogni componente era unico, rendendo ogni Countach un pezzo irripetibile. La scocca in alluminio grezzo veniva poi unita al telaio e, su un carrello vincolato a binari, attraversava le varie stazioni di montaggio. La Countach diede vita anche alla selleria interna Lamborghini, inizialmente dedicata solo all'allestimento degli interni in collaborazione con fornitori esterni, per poi diventare completamente autonoma. Questa divisione è oggi il cuore del programma di personalizzazione Ad Personam.
Se negli anni '70 l'alluminio era il materiale principe, oggi la fibra di carbonio domina la scena, prodotta internamente a Sant'Agata Bolognese. La linea di produzione si è evoluta, diventando più efficiente ed ergonomica, ma la passione e la cura degli operatori rimangono immutate.
DNA DISTINTIVO
Nonostante mezzo secolo di distanza e un aumento esponenziale dei volumi produttivi, molti tratti accomunano la Countach e la Revuelto. L'impostazione tecnica generale rimane fedele, con un motore V12 posteriore in posizione longitudinale. La Revuelto introduce il pacco batterie, spostando il cambio posteriormente al motore. L'ergonomia di guida e le iconiche porte a forbice, nate con la Countach, rimangono tratti distintivi. Anche nel design, la continuità è evidente. La "Countach line", quella sottile linea visiva che corre dal parafango anteriore al posteriore passando per l'abitacolo, è stata ereditata da tutti i modelli V12 successivi, dalla Diablo alla Aventador.
Riepilogando, le versioni della Countach prodotte a Sant'Agata Bolognese includono: la LP 400 (1974-1978), con 152 esemplari e il caratteristico tetto "a periscopio"; la LP 400 S (1978-1982), con 235 unità, che introduce i noti codolini passaruota e i cerchi "a disco del telefono"; la 5000 S (1982-1984), con 323 vetture e un V12 aumentato a 4,8 litri; la Quattrovalvole (1985-1988), con 631 esemplari, distinguibile per la "gobba" sul cofano motore che alloggia il V12 da 5,2 litri a quattro valvole per cilindro; e la 25° Anniversario (1988-1990), con 658 unità, che celebra i venticinque anni della casa con un restyling completo e l'introduzione della fibra di carbonio. In totale, sono state prodotte 1999 Countach in 16 anni, con un trend di vendite in costante crescita, soprattutto grazie alle ultime due versioni omologate per il mercato americano.
In occasione del 50° anniversario, Lamborghini ha organizzato un servizio fotografico, riportando la prima Countach LP 400 sulla stessa linea di produzione dove oggi prende vita la Revuelto, l'ultima nata della casa. Un confronto visivo tra passato e presente che sottolinea l'evoluzione ma anche la continuità dell'eccellenza Lamborghini.
Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Lamborghini, ha commentato: "Siamo orgogliosi di produrre ancora oggi i nostri modelli supersportivi dove nasceva la Countach. La produzione è radicalmente cambiata, ma mantiene gli aspetti migliori del passato, unendo l'abilità manuale dei nostri operatori alle tecnologie più avanzate. Tra la produzione della Countach e quella delle nostre vetture attuali c'è un comune denominatore: l'attenzione maniacale ai dettagli."
Il viaggio della Countach iniziò l'11 marzo 1971 al Salone dell'Automobile di Ginevra, dove fu presentata come concept car con il nome di LP 500. Il successo fu immediato, spingendo Lamborghini a trasformarla in un modello di serie. Ci vollero tre anni di intenso sviluppo e collaudi prima che la Countach LP 400 fosse pronta per la produzione.