Lamborghini Revuelto, per la supercar ibrida ordini per 2 anni di produzione
Produzione affidata ad un sistema avanzato chiamato Manifattura Lamborghini Next Level

La nuova Lamborghini Revuelto sta ottenendo già importanti risultati, nonostante abbia debuttato da pochi mesi. Infatti, la casa automobilistica fa sapere che gli ordini per la sua supercar Plug-in coprono già più di due anni di produzione. Dunque, i clienti hanno accolto molto positivamente questo nuovo modello che introduce un nuovo V12 aspirato di 6,5 litri di cilindrata abbinato a 3 motori elettrici per complessivi 1.015 CV.
V12 ELETTRIFICATO
Ricordiamo che lo schema tecnico prevede due unità elettriche all'anteriore, una per ruota e il terzo propulsore elettrico posizionato al di sopra del cambio doppia frizione ad otto rapporti. In termini di prestazioni, la nuova supercar raggiunge una velocità massima superiore ai 350 km/h ed un'accelera da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi. Meno di 7 secondi, invece, per raggiungere i 200 km/h.
Per alimentare i motori elettrici è presente una piccola batteria da appena 3,8 kWh con celle a sacchetto che permette di percorrere in modalità solo elettrica una distanza di circa 10 km.
NUOVI PROCESSI PRODUTTIVI
Per la nuova Revuelto, Lamborghini ha utilizzato un nuovo processo produttivo chiamato "Manifattura Lamborghini Next Level".
In ogni singolo processo, infatti, dalla realizzazione della monoscocca alla finizione, ogni singola stazione della linea Revuelto è caratterizzata dall’elevato impatto tecnologico che è a supporto del lavoro dell’uomo. Questo permette una significativa riduzione delle possibilità di errore ed una maggiore velocità di produzione, il tutto a vantaggio della qualità delle vetture realizzate.
Il sistema che gestisce l’aspetto meccanico e tecnologico è chiamato MES (Manifacturing Executive System) ed è contraddistinto da un approccio innovativo alla produzione. In questo sistema si inserisce l’uomo che, in ogni passaggio, viene supportato dalla macchina ma che, in qualsiasi momento, può interagire con essa per modificarne alcune attività o, ancora, bloccare il suo funzionamento per intervenire manualmente.
Nelle varie stazioni di lavoro, infatti, gli operatori sono dotati di un braccialetto personale con cui accedere al sistema e su cui lavorare mediante monitor o tablet touchscreen. Il sistema MES, in maniera armonica, gestisce alcuni tra i più avanzati strumenti tecnologici. I robot collaborativi vengono utilizzati su tutte le linee (motori, assemblaggio e selleria) nelle quali sono richieste azioni ripetitive (come, ad esempio, il montaggio del parabrezza).
Altra innovazione è rappresentata dagli AGV (Automated Guided Vehicles), dei dispositivi di movimentazione che, in alcune delle stazioni, trasportano i materiali che saranno poi utilizzati per l’assemblaggio della vettura.