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Kawasaki Z900RS 2026, più tecnologia per la naked giapponese

Più tecnologia e attenzione alla guida per la nuova generazione della classica ispirata alla Z1.

Kawasaki Z900RS 2026, più tecnologia per la naked giapponese
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 29 ott 2025

Si avvicina l’inizio dell’Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori (EICMA) in programma dal 6 al 9 novembre (qui le info per l’acquisto die biglietti). Tra i principali protagonisti dell’edizione di quest’anno c’è sicuramente Kawasaki che, dopo aver annunciato la nuova KLE500 porterà a Milano anche la Z900RS 2026.

Cosa cambia nella nuova Kawasaki Z900RS 2026

La prima occhiata alla Kawasaki Z900RS 2026 potrebbe essere fuorviante in quanto sembrano non esserci grandi novità. In realtà la nuova Kawasaki Z900RS porta con sé aggiornamenti tecnici che la rendono più moderna ma senza intaccarne il fascino rétro che la rende così riconoscibile. La nuova versione della naked giapponese resta fedele all’estetica ispirata alla leggendaria Z1 degli anni Settanta ma introduce soluzioni che arricchiscono l’esperienza di guida con maggiore comfort, sicurezza e connessione tra pilota e moto.

Il cuore della Z900RS resta un quattro cilindri in linea da 948 centimetri cubi, capace di erogare 111 CV a 8.500 giri e una coppia massima di 98,5 Nm a 6.500 giri. Le prestazioni si mantengono su livelli elevati, ma il lavoro svolto dagli ingegneri Kawasaki si è concentrato in modo particolare nella direzione di una guida più armoniosa, soprattutto per la fluidità ai bassi regimi. Uno degli aspetti più curati è il sound, che ora risulta più corposo e avvolgente grazie a uno studio dedicato al design acustico. Il nuovo scarico a megafono, progettato dopo decine di varianti, enfatizza la voce del motore già dai primi metri, regalando sensazioni coinvolgenti sin dalla messa in moto.

La dimensione tecnologica

Sul fronte tecnologico, la novità più importante è l’adozione del sistema ride-by-wire, che ha consentito l’introduzione del cruise control. Al debutto anche una piattaforma inerziale IMU che rende possibile l’attivazione del Kawasaki Cornering Management Function, un sistema evoluto di assistenza alla guida che lavora in curva ottimizzando l’erogazione e la frenata. La dotazione elettronica comprende anche il Quick Shifter bidirezionale, che permette cambi marcia fluidi senza usare la frizione, e il controllo di trazione KTRC, regolabile su due livelli e disattivabile in base alle esigenze di guida.

La ciclistica rimane uno dei punti forti del modello con il telaio a traliccio in acciaio ad alta resistenza che offre grande equilibrio tra rigidità e maneggevolezza. La forcella rovesciata da 41 mm è completamente regolabile e si abbina a un monoammortizzatore posteriore con schema back-link, anche questo dotato di regolazioni per adattarsi allo stile del pilota. I freni anteriori, con dischi da 300 mm, sono accoppiati a pinze monoblocco radiali a quattro pistoncini, mentre al posteriore lavora un disco da 250 mm. è syaya introdotta anche la pompa radiale, che assicura una risposta più precisa alla pressione della leva.

L’ergonomia è studiata per offrire comfort anche su percorsi lunghi. La sella standard è posta a 835 mm da terra ma Kawasaki propone anche un’opzione ribassata a 810 mm, rendendo la moto accessibile a un pubblico più ampio. Il sistema Ergo-Fit consente inoltre di adattare la posizione di guida alle diverse corporature dei motociclisti.

Design ed estetica

Esteticamente la Z900RS conserva tutti gli elementi che ne hanno decretato il successo. Il serbatoio a goccia, i cerchi in alluminio a razze e il codino ispirato al becco d’anatra della Z1 richiamano il passato del marchio. Il faro anteriore tondo da 170 mm è completamente a LED, così come il fanale posteriore ovale, mentre la strumentazione combina due quadranti analogici con un display LCD multifunzione ben leggibile anche in condizioni di luce intensa.

A completare l’offerta c’è la Z900RS SE, versione top di gamma che si distingue per la livrea Metallic Spark Black, i freni Brembo, la sospensione posteriore Öhlins e la presenza di una comoda presa USB-C. Tutta la gamma è disponibile anche in versione depotenziata da 70 kW, per i motociclisti con patente A2, ma senza rinunciare a finiture di alto livello.

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