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Euro NCAP: nella sicurezza e negli ADAS Kia, Porsche, Renault e Toyota sono davanti a Tesla e Volvo

Guida assistita, Euro NCAP: sistemi sempre più diffusi, ma la sicurezza non è uguale per tutti

Euro NCAP: nella sicurezza e negli ADAS Kia, Porsche, Renault e Toyota sono davanti a Tesla e Volvo
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 4 giu 2025

La diffusione delle tecnologie di guida assistita nelle auto di ultima generazione è ormai una costante, ma non tutti i sistemi garantiscono lo stesso livello di sicurezza. È quanto emerge dall’ultima tornata di valutazioni condotte da Euro NCAP, l’ente europeo che si occupa della sicurezza dei veicoli. L’organizzazione ha infatti sottoposto a verifica nove modelli dotati di sistemi di assistenza alla guida di livello 2, evidenziando differenze significative in termini di efficacia e attenzione al ruolo attivo del conducente.

Tra i modelli meglio valutati spiccano la Kia EV3, la Porsche Macan, la Renault 5 e la Toyota bZ4X, tutte premiate con un giudizio “Molto buono”. Secondo gli esperti, questi veicoli riescono a coniugare in modo convincente l’automazione parziale con il coinvolgimento del conducente, offrendo un livello di supporto avanzato ma senza indurre false percezioni di guida autonoma.

BENE MA NON BENISSIMO

Di contro, vetture come la Tesla Model S, la Volvo EX30 e la MG ZS hanno ottenuto solo una valutazione “Moderata”. Nonostante la reputazione dei marchi coinvolti in tema di sicurezza, i rispettivi sistemi di assistenza sono stati giudicati carenti in aspetti chiave, in particolare nella comunicazione con il guidatore e nella gestione dell’interazione uomo-macchina. A metà strada si collocano invece la Mazda CX-80 e l’XPENG G9, che hanno conseguito una valutazione “Buona”. La loro performance evidenzia un impianto tecnologico solido, ma con margini di miglioramento soprattutto sul fronte della collaborazione tra sistema e conducente.

LE MATERIE…D’ESAME

Euro NCAP valuta questi sistemi su due fronti principali: Assistance Competence e Safety Backup. Il primo criterio riguarda la chiarezza delle informazioni fornite al conducente, la facilità di interazione, il monitoraggio dell’attenzione al volante e la reattività del sistema a interventi manuali. Il secondo analizza invece la capacità del veicolo di intervenire in caso di emergenza, come l’arresto sicuro in caso di mancata risposta del conducente o la prevenzione delle collisioni con altri utenti della strada.

GLI STUDENTI

La Porsche Macan, ad esempio, ha ottenuto l’85% per la competenza e il 92% per il backup di sicurezza grazie al sistema “InnoDrive with Active Lane-Keeping”, che si è distinto per la chiarezza delle istruzioni, la visibilità delle informazioni tramite head-up display e la fluidità nella gestione della sterzata in presenza di comandi manuali.


Diversa la situazione per la Tesla Model S, penalizzata dal sistema “Autopilot”, il cui nome e materiale informativo suggeriscono livelli di automazione non coerenti con le reali capacità. Il punteggio? Solo il 30% per l’Assistance Competence, contro un ottimo 94% nel Safety Backup. In pratica, un sistema efficiente nei momenti critici, ma poco trasparente nell’interazione quotidiana con il guidatore.

Anche la Volvo EX30 ha mostrato criticità simili: la gestione degli avvisi su uno schermo centrale costringe il conducente a distogliere lo sguardo dalla strada, e la mancanza di una disattivazione automatica dopo ripetuti segnali di inattività è stata giudicata pericolosa.
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