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Terna, consumi energetici in Italia in leggero calo nel 2022

Nel 2022 le fonti rinnovabili al 31% della domanda

Terna, consumi energetici in Italia in leggero calo nel 2022
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 24 gen 2023

Terna ha scattato la fotografia dei consumi di energia italiani del 2022. La società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha fatto sapere che il fabbisogno italiano si è attestato a quota 316,8 miliardi di kWh, pari ad una flessione di un punto percentuale rispetto al 2021. Le rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31,1% della domanda.

La società prende pure in esame l’indice IMCEI, cioè l'indice dei consumi delle aziende "energivore". In questo caso, i consumi industriali sono calati del 5,4% rispetto all'anno precedente. Terna, analizzando l'andamento dei consumi energetici del 2022, racconta che il leggero calo di richiesta complessiva di energia è il risultato di un anno a "due velocità".

La modesta contrazione della domanda di elettricità registrata nel 2022 è la risultante di un anno “a due velocità”, con variazioni tendenziali positive nella prima parte dell’anno e negative a partire dal mese di agosto, conseguenza di una serie di fattori concomitanti: le misure di contenimento dei consumi elettrici attuate dai cittadini e dalle imprese su indicazione del Governo, il caro prezzi che ha caratterizzato i mercati dell’energia e le temperature piuttosto miti registrate nei mesi autunnali e invernali.

Sul fronte della produzione dell'energia, si è registrato, nel 2022, un forte calo di quella prodotta dall'idroelettrico (-37,7%) a causa del lungo periodo di siccità. Questo calo, aggiunge la società, è stato parzialmente compensato dall’aumento di produzione dell'energia termoelettrica (+6,1%) e in particolare dall’incremento di quella a carbone a seguito delle azioni messe in atto dal Governo per fronteggiare la crisi del gas.

Guardando ai dati al livello territoriale, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, racconta che la richiesta di energia al Nord è calata nel 2022 dell'1,5%. Invece, al Centro e al Sud e nelle isole c'è stata una flessione, rispettivamente, dello 0,3% e  dello 0,2%. La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,4% con produzione nazionale e per la quota restante (13,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (276,4 miliardi di kWh) è risultata in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2021. In crescita fotovoltaico (+11,8%) e termoelettrico (+6,1%) come già evidenziato, mentre in flessione le fonti idroelettrica (-37,7%) come già detto in precedenza, eolica (-1,8%) e geotermica (-1,6%).

MESE DI DICEMBRE

Relativamente al mese di dicembre 2022, la domanda elettrica complessiva si è attestata a 25 miliardi di kWh, in calo del 9,1% rispetto al 2021 (dato influenzato dalle due giornate lavorative in meno rispetto allo scorso anno e da una temperatura media superiore di 2 gradi). La domanda di dicembre 2022 è stata soddisfatta per l’89,4% con la produzione nazionale e per la quota restante (10,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

La produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è risultata in diminuzione dell’11,9% rispetto a dicembre 2021 con la seguente articolazione per fonti: eolica (-39,4%), idroelettrica (-18,6%), fotovoltaica (-17,2%), termoelettrica (-6,1%) e geotermica (-1,9%). L’indice IMCEI relativo ai consumi industriali di dicembre 2022 ha fatto registrare nel mese una diminuzione del 15% rispetto al mese di dicembre 2021

Copyright foto: zhaojiankangphoto

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