Ford Kuga Plug-in, richiamo per difetto batteria: ecco come ottenere il rimborso
Fino alla verifica del difetto non sarà possibile ricaricare la batteria o utilizzare la modalità elettrica

I richiami da parte delle case automobilistiche per risolvere i difetti delle loro vetture sono normali, ma nel caso di quello che coinvolge la Ford Kuga Plug-in i proprietari stanno subendo diversi disagi. La casa dell’ovale blu per questo offre un rimborso ma non è automatico in quanto serve effettuare un reclamo ufficiale. Come? Entriamo nei dettagli.
IL RICHIAMO
Innanzitutto, cos’è successo? Perché Ford ha avviato questa campagna di richiamo che coinvolge la Ford Kuga Plug-in? La criticità riguarda un potenziale difetto alle batterie ad alta tensione che potrebbe compromettere la sicurezza del veicolo. Per questo, la casa dell’ovale blu ha correttamente inviato una comunicazione ai proprietari delle vetture interessate dal potenziale problema in cui raccomanda di non ricaricare più la batteria e di non utilizzare la modalità elettrica.
Perché questa prassi? Come ricorda Altroconsumo, alcune celle della batteria ad alta tensione potrebbero sviluppare un cortocircuito interno, con tutte le problematiche del caso. Dunque fino alla verifica da parte dei tecnici Ford e dell’eventuale applicazione del correttivo, i clienti in possesso delle Kuga Plug-in interessate dal richiamo dovranno evitare di ricaricare la batteria e di utilizzare la modalità elettrica.
TEMPI LUNGHI ED IL RIMBORSO
Peccato però che oggi i tecnici Ford non possano ancora verificare se una batteria presenta il difetto oppure no. Infatti, il software diagnostico sarà disponibile solo verso la fine de mese di giugno. A quel punto si potrà capire se le batterie dovranno essere sostituite o se non ci sarà bisogno di alcun intervento tecnico. Durante questa lunga attesa, le Kuga Plug-in non potranno quindi utilizzare la parte elettrica per ragioni di sicurezza. Peccato però che così rinunceranno ad una dei principali vantaggi delle auto Plug-in e cioè l’efficienza. Inoltre, non potranno utilizzare la modalità EV laddove utile come nei centri urbani. Dunque, le auto andranno a consumare di più.
Altroconsumo ha stimato che, usando solo il motore termico su 20.000 km annui, il costo extra è di circa 100 euro, grazie ai consumi contenuti. Per coprire i maggiori costi di carburante nei mesi di attesa del software previsto a giugno, Ford offre un rimborso di 120 euro, ma solo a chi invia un reclamo ufficiale. I possessori delle Kuga interessate riceveranno o hanno già ricevuto una comunicazione da parte di Ford. Tuttavia, attraverso una sezione dedicata del sito della casa automobilistica, inserendo il VIN del proprio veicolo, sarà possibile scoprire se è coinvolto in qualche campagna di richiamo.
Inoltre, per agevolare i consumatori nell’effettuare il reclamo ufficiale, Altroconsumo ha attivato la piattaforma “Reclama Facile”, attraverso cui è possibile compilare un modulo di assistenza e ottenere supporto.