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Exor cede il 4% di Ferrari e incassa 3 miliardi: strategia di diversificazione

Exor vende il 4% di Ferrari per 3 miliardi: fondi destinati a diversificare gli investimenti e a un buyback da 1 miliardo.

Exor cede il 4% di Ferrari e incassa 3 miliardi: strategia di diversificazione
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 27 feb 2025

Mossa strategica? Di fatto sta facendo discutere il mercato finanziario. Exor ha annunciato la vendita di una quota del 4% di Ferrari, operazione che porterà nelle casse della holding circa 3 miliardi di euro. Operazione, che riduce la partecipazione di Exor dal 24,8% al 20,8%, realizzata attraverso un’offerta di accelerated bookbuild (procedura con la quale una società cede rapidamente una parte delle proprie quote) destinata a investitori istituzionali.

 

Attualmente, la società della famiglia Agnelli detiene il 36,7% dei diritti di voto in Ferrari, quota che, a seguito della cessione, scenderà al 30%. La decisione rientra in una strategia di diversificazione degli asset, resa necessaria dal forte peso che Ferrari ha assunto nel portafoglio di Exor, arrivando a rappresentare circa il 50% del valore netto degli attivi della holding. Secondo quanto comunicato, Exor utilizzerà parte dei fondi per avviare un nuovo piano di buyback da 1 miliardo di euro, mentre i restanti 2 miliardi saranno destinati a nuove acquisizioni e a una maggiore differenziazione degli investimenti. Per essere chiari il buy-back (o riacquisto di azioni proprie) è l'operazione di acquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni.

RAPPORTO INDELEBILE

Nonostante questa riduzione, Exor ribadisce il suo impegno come investitore di lungo periodo in Ferrari, mantenendo gli accordi di governance con gli altri azionisti principali. In particolare, Piero Ferrari e il suo trust (fondo fiduciario) conserveranno il 10% del capitale e il 15% dei diritti di voto, garantendo stabilità alla struttura societaria. Complessivamente, Exor e i soci di riferimento manterranno il controllo strategico della casa automobilistica, con una quota di voto vicina al 50%.

John Elkann, amministratore delegato di Exor, ha sottolineato come Ferrari abbia giocato un ruolo chiave nella crescita della holding negli ultimi dieci anni. “La nostra partecipazione nella Rossa è stata determinante per la triplicazione del valore netto degli attivi di Exor. Questa operazione ci permetterà di riequilibrare il portafoglio e investire in nuove opportunità, restando comunque il principale azionista di Ferrari”, ha dichiarato Elkann.

L’operazione di bookbuilding è già in corso e potrebbe concludersi rapidamente. Il completamento della transazione è previsto per il 3 marzo 2025. A gestire l’offerta sono Goldman Sachs Bank Europe e J.P. Morgan, in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners.

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