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Ferrari 296 Challenge, debutta al Mugello la nuova sportiva per il trofeo monomarca

La 296 Challenge debutterà in gara dalla stagione 2024

Ferrari 296 Challenge, debutta al Mugello la nuova sportiva per il trofeo monomarca
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 28 ott 2023

Nuova Ferrari 296 Challenge ha fatto il suo debutto ufficiale all'Autodromo Internazionale del Mugello durante le Finali Mondiali Ferrari 2023. Dopo aver anticipato alcune sue caratteristiche, Maranello ha tolto i veli sulla nuova sportiva che gareggerà nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, campionato monomarca giunto alla sua trentaduesima edizione.

Questo nuovo modello farà la sua prima apparizione in pista a partire dalla stagione 2024, quando sarà protagonista del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli nelle serie internazionali Europe e North America; a partire dall’annata sportiva successiva, invece, è atteso il debutto anche nelle serie nazionali UK e Japan. Per i team interessati, il prezzo è di circa 360 mila euro (IVA inclusa).

Rispetto alla precedente 488 Challenge Evo, i tecnici del Cavallino Rampante hanno compiuto un importante passo avanti. Infatti, rispetto a quanto fatto in passato, sono state effettuate modifiche molto più profonde alla Ferrari 296 GTB da cui deriva il modello da corsa. Maranello ha quindi realizzato un prodotto per certi versi estremo, in grado di migliorare sensibilmente le prestazioni della 488 Challenge Evo.

AERODINAMICA

Ferrari ha lavorato con estrema attenzione sull'aerodinamica per consentire alla vettura di disporre di un carico il più alto possibile. Per il suo sviluppo, Maranello ha sfruttato l'esperienza acquisita con la 296 GT3. Complessivamente, la nuova sportiva da pista può contare su 870 Kg di carico verticale alla velocità di 250 km/h, con la grande ala posteriore nella posizione di massima incidenza. Parliamo, dunque, di un incremento del 18% rispetto alla 488 Challenge Evo.

Sull'asse anteriore, la maggior parte del carico viene generata prevalentemente da splitter e parte anteriore del fondo. L’aerodinamica della zona posteriore, invece, è dominata dall’ala a incidenza regolabile (7 posizioni). Il fondo anteriore è stato concepito per il funzionamento in effetto suolo, puntando a mantenere un flusso stabile anche ad altezze da terra molto ridotte.

La zona centrale è dominata dall’S-Duct, condotto che collega il fondo con il sovrascocca per massimizzare l’efficacia del diffusore centrale e ridurre la sensibilità del bilanciamento aerodinamico al beccheggio della 296 Challenge. Alle estremità dello splitter sono state concepite due ali laterali che introducono per la prima volta su una vettura da competizione a ruote coperte il concetto doppio-elemento di ispirazione F1 che determina una minore sensitività del carico alle variazioni di assetto.

L’ala lavora in sintonia con il diffusore posteriore e con il fondo, che nella zona posteriore è dotato di due coppie di generatori di vortici. I tecnici di Maranello hanno lavorato sullo sviluppo dell'aerodinamica non solo per migliorare il carico ma pure per limitare al minimo le variazioni di carico verticale e bilanciamento sia in condizioni di rettilineo e sia di percorrenza curva. Questa peculiarità, racconta Ferrari, consente di "mantenere un elevato grado di maneggevolezza e predicibilità delle risposte alle alte velocità, garantendo al tempo stesso prestazioni estreme ma anche divertimento di guida".

MOTORE

Il cuore pulsante della Ferrari 296 Challenge è un V6 biturbo con una cilindrata di 2.992 cc in grado di erogare 700 CV (234 CV/l). Rispetto al propulsore della 296 GTB, in quello della versione Challenge è stata rimossa la componente ibrida. Tale approccio ha consentito di limitare il peso della vettura e ridurre la complessità dell’insieme, fattori fondamentali per le applicazioni in pista. La nuova architettura ha comportato lo sviluppo di una linea di scarico specifica più lineare e posizionata nella parte alta del vano motore.

Rispetto al motore della versione stradale, in quello della vettura da pista i tecnici di Maranello hanno apportato una serie di ulteriori modifiche. Per esempio,  la velocità massima dei turbocompressori è stata aumentata del 10% a 180.000 giri/min, incrementando la pressione di sovralimentazione dello stesso valore, e l’avvio della scintilla è stato anticipato, fornendo un leggero aumento della pressione nella camera di combustione. L'aumento della potenza del V6 ha richiesto una protezione termica aggiuntiva nel vano motore con un isolamento specifico per il turbo.

Il layout dell’impianto di raffreddamento è stato messo a punto sulla base della scelta di eliminare la componente ibrida. Per esempio, il radiatore è collocato all’anteriore, mentre davanti a esso è posizionato il condenser per il circuito HVAC. Al posteriore vengono mantenuti i due intercooler e i filtri aria motore della controparte stradale. Lo sfogo sul cofano è dotato di opportune alettature che ottimizzano la fuoriuscita dell'aria.

DINAMICA DI GUIDA

Per la nuova 296 Challenge, Ferrari ha scelto un impianto frenante con tecnologia CCM-R PLUS per i dischi freno con diametro di 408 mm all’anteriore e 390 mm al posteriore. Tale soluzione deriva direttamente dall’esperienza nelle applicazioni sportive più estreme, come la Formula 1.

La tecnologia produttiva utilizza carbonio a fibra lunga orientato secondo le tre dimensioni che consente di ottenere un sensibile incremento di resistenza (+100%) e conducibilità termica (tre volte superiore) rispetto alla tradizionale soluzione CCM. Le superfici frenanti sono rivestite con uno speciale strato ceramico in carburo di silicio (SiC), che determina un aumento della resistenza all’usura e una eccellente stabilità del coefficiente di attrito nelle condizioni di utilizzo più estreme.

La vita utile del disco CCM-R PLUS migliora di tre volte quella dell'impianto del precedente modello, senza perdita prestazionale nell’intero arco d’impiego dello stesso. Ferrari, per la nuova 296 Challenge ha pure evoluto il sistema ABS EVO Track brake-by-wire, introdotto sulla 296 GTB che sfrutta le informazioni provenienti dal sensore 6w-CDS (Chassis Dynamic Sensor a sei vie), che permette di ottenere un valore molto preciso della velocità, di determinare il target di slittamento di ciascuna delle ruote e di ottimizzare la distribuzione di frenata. La 296 Challenge è equipaggiata con nuovi pneumatici Pirelli che offrono una migliore aderenza in curva, una minore usura e a una maggiore consistenza nel corso di una gara.

Infine, per l'abitacolo, Ferrari ha sfruttato l'esperienza maturata sia nel campionato monomarca e sia nelle gare riservate alle vetture GT. Il design del volante racing della 488 Challange Evo è stato riproposto con piccoli ritocchi. Il cockpit, inoltre, è stato aggiornato con una nuova disposizione dei comandi sulla plancetta, ideata affinché le funzioni più utilizzate siano sempre a portata di mano.

Per migliorare il comfort del pilota, sono state riviste le bocchette dell’aria condizionata, di forma circolare, mentre il sedile, derivato da quello adottato sulla 296 GT3, è stato sviluppato per garantire una migliore ergonomia in particolare nella zona della testa, delle spalle e dei gomiti. La struttura di sicurezza è stata studiata nei minimi dettagli e rispetta gli standard FIA.

SCHEDA TECNICA

MOTORE

  • Tipo V6 – 120° – Turbo – Carter secco
  • Cilindrata totale 2992 cc
  • Alesaggio e corsa 88 mm x 82 mm
  • Potenza massima 700 Cv @ 7500 giri/min
  • Coppia massima 740 Nm @ 6000 giri/min
  • Potenza specifica 234 Cv/l
  • Regime massimo 8500 giri/min
  • Rapporto di compressione 9.4: 1

DIMENSIONI E PESI

  • Lunghezza 4602 mm
  • Larghezza 1958 mm
  • Altezza 1159 mm
  • Passo 2600 mm
  • Carreggiata anteriore 1715 mm
  • Carreggiata posteriore 1647 mm
  • Peso a secco 1330 kg
  • Capacità serbatoio 140 l

PNEUMATICI E CERCHI

  • Anteriore 280/680 ZR19 J11
  • Posteriore 300/720 ZR19 J12

FRENI

  • Disco Anteriore 408 x 233 x 38 mm
  • Disco Posteriore 390 x 265 x 32 mm

TRASMISSIONE E CAMBIO

  • Cambio F1 a doppia frizione 7 rapporti

CONTROLLI ELETTRONICI

  • TC/eDiff, EPS, ABS EVO/EBD
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