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John Elkann in Parlamento: Italia centrale per Stellantis. Ecco cosa ha detto

L'Italia continua a rivestire un ruolo centrale per i piani del Gruppo

John Elkann in Parlamento: Italia centrale per Stellantis. Ecco cosa ha detto
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 19 mar 2025

Dopo l'addio di Carlos Tavares, Stellantis si è riavvicinata al Governo italiano. Oggi, il presidente John Elkann si è recato in Parlamento davanti alle commissioni Attività produttive congiunte di Camera e Senato dove ha parlato di molti temi tra cui il Piano Italia, il problema del costo dell'energia e il Piano d'Azione presentato dalla Commissione Europea.

UN RUOLO CENTRALE DELL’ITALIA PER STELLANTIS

Una parte significativa del suo discorso, Elkann l'ha riservata al Piano Italia svelato alla fine dello scorso anno, ribadendo la centralità del nostro Paese per i progetti di Stellantis.

Al tavolo al Mimit abbiamo ribadito la centralità del nostro Paese, nel quale per l'anno in corso stiamo spendendo circa 2 miliardi di euro di investimenti e 6 miliardi di euro in acquisti da fornitori italiani. Dalla sua nascita nel gennaio 2021, Stellantis ha acquistato servizi e componenti dalla filiera italiana dell'auto per un valore di 24 miliardi di euro, che diventeranno 30 alla fine del 2025.

Il presidente di Stellantis ha poi ribadito che tutti gli stabilimenti del Paese saranno dotati di tutte le piattaforme multi-energia per la produzione di autovetture: STLA Small, Medium e Large. Ad Atessa è invece installata una piattaforma dedicata ai veicoli commerciali leggeri.

Stellantis sta portando avanti quanto si era impegnata a realizzare lo scorso dicembre. Ribadiamo il nostro impegno in Italia e per l'Italia con passione, responsabilità e professionalità, ma soprattutto perché noi ci crediamo.

Elkann aggiunge poi che se oggi in Europa e in Italia si producono meno autovetture è una conseguenza della contrazione del mercato di questi ultimi 20 anni. L'aumento della produzione nel prossimo ventennio dipenderà dalla crescita del mercato, che sarà sempre più elettrico. Inoltre, rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose (+400%), negli Usa sono leggermente diminuite del 5%, mentre in Europa sono calate del 12% e in Italia sono calate del 30%.

COSTI DELL’ENERGIA E INFRASTRUTTURE DI RICARICA

Il presidente di Stellantis ha parlato poi di un tema molto importante e cioè degli alti costi dell'energia. La loro riduzione è fondamentale se si vuole abbassare i prezzi di listino ed affrontare la competizione con i costruttori asiatici. Non si dimentica nemmeno di parlare del tema dell'infrastruttura di ricarica perché la mancanza di una rete capillare scoraggia l'acquisto di un'auto elettrica. Il ritmo dell'installazione delle colonnine rimane troppo lento. La ricarica deve essere facile, accessibile, veloce e conveniente.

Quasi il 60% di tutte le stazioni di ricarica europee si trova in soli tre paesi: Germania, Francia e Olanda. In Italia ci sono meno di un terzo delle colonnine installate in Olanda. Acea ha chiesto alle Istituzioni Europee di intervenire per migliorare questo aspetto, fondamentale per la transizione energetica, usando gli strumenti a loro disposizione: la ricarica deve essere facile, accessibile a tutti e soprattutto veloce, oltre che conveniente da un punto di vista economico.

DUBBI SUL PIANO D’AZIONE

Critiche al Piano d'Azione della Commissione Europea. Per Elkann, le modifiche al regolamento CO2 annunciate due settimane fa vanno nella direzione di posticipare gli oneri a carico dei costruttori che non riescono a rispettare gli obiettivi nel breve termine. Tuttavia, si tratta di interventi di corto respiro, che non danno la necessaria certezza al mercato. Fondamentale riuscire a trovare il punto di sintesi capace di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale.

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