Tutti volevano salvare il motore V8 Hemi ma Tavares era contrario
Il manager portoghese sarebbe il maggiore responsabile della fine di questo motore molto amato in America

L'addio di Carlos Tavares sta portando grandi cambiamenti all'interno di Stellantis e quasi ogni giorno emergono novità. Pensiamo, ad esempio, al ritorno del Gruppo all'interno di ACEA che anticipa anche un cambio di linea sui temi come il Green Deal, rispetto a quella seguita dal manager portoghese. Ma le dimissioni anticipate di Tavares sono anche l'occasione per qualcuno di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Negli Stati Uniti, lo sappiamo bene, Stellantis sta affrontando alcune difficoltà e proprio da questo mercato si punta il dito contro una scelta effettuata da Tavares che però vedeva contrari tutti. A quanto pare, fu il manager portoghese a decidere di mettere la parola fine alla storia dell'iconico motore Hemi V8 nonostante la ferma opposizione della dirigenza americana. Un dirigente di Stellantis alla CNBC avrebbe dichiarato:
Tutti volevano mantenere l'Hemi. Ma c'era bisogno di essere più ecologici.
L’AMERICA NON È L’EUROPA
Dunque, secondo quanto riporta la stampa americana, la fine del motore Hemi V8 sarebbe quasi esclusivamente una scelta di Tavares, nonostante i molti dubbi e la richiesta di mantenere in vita questo propulsore molto amato dal mercato americano. Il rapporto mette in luce problemi più ampi con il management statunitense. Sembra quindi che ci fosse una disconnessione tra la dirigenza europea e le richieste dei clienti americani. La sensazione è che Tavares prendesse decisioni come se Stellantis fosse solamente un Gruppo europeo, non prendendo in considerazione le necessità e richieste del mercato americano.
Da qui appunto la decisione di dismettere il motore Hemi V8 per spingere sull'elettrificazione che, come invece sappiamo, sta precedendo lentamente in America. Il rapporto poi mette in luce anche altre "accuse" mosse dalla dirigenza americana alla gestione Tavares.
Le fonti della CNBC accusano inoltre l'ex CEO di Stellantis di essere ossessionato dalle riduzioni dei costi a breve termine, una posizione che ha portato a una cattiva gestione della gamma di prodotti dell'azienda. Tavares si sarebbe comportato come se sapesse tutto e non ha ascoltato i consigli e secondo una fonte dava la colpa ai dirigenti statunitensi per i problemi dell'azienda senza riflettere sui suoi possibili errori.
Se non conosci il mercato, non conosci i clienti, non puoi prendere le decisioni giuste.
LE SFIDE DEL NUOVO CEO
Indipendentemente dalle accuse mosse alla vecchia gestione, pare evidente che il nuovo CEO che sarà nominato nel primo semestre del 2025 dovrà lavorare molto per ricucire i rapporti con la dirigenza americana ed imprimere un netto cambio di passo per rafforzare le attività negli Stati Uniti per proporre una gamma che rispecchi maggiormente le richieste del mercato.