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Nuova Ducati V12L: più leggera, lunga, tecnologica e pronta alla sfida elettrica

Ducati presenta la nuova V12L che cambia tanto rispetto alla versione precedente e si prepara alle sfide del mondiale di MotoE.

Nuova Ducati V12L: più leggera, lunga, tecnologica e pronta alla sfida elettrica
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Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 9 apr 2025

La Ducati V21L, prototipo protagonista del Mondiale FIM MotoE dal 2023, si appresta ad affrontare la sua terza stagione. La V21L è nata per testare tecnologie alternative al motore a combustione, proprio nel contesto più sfidante: la pista. È una vera MotoGP elettrica, un progetto sperimentale con cui Ducati ha scelto di investire nel futuro. L’obiettivo? Acquisire competenze chiave e farsi trovare pronta nel momento in cui le batterie permetteranno di costruire una moto elettrica da strada, all’altezza dei valori Ducati.

Come stabilito dagli accordi con FIM e Dorna, il lavoro sulla V21L non si è concluso con la consegna delle 23 moto (18 destinate ai piloti e 5 di riserva) per le nove squadre del Mondiale MotoE. Anzi, in vista della stagione 2025, Ducati ha continuato a sviluppare il progetto, intervenendo su tutti gli aspetti della moto: dal powertrain all’elettronica, fino alla ciclistica. Le nuove migliorie sono state messe alla prova in pista da Franco Battaini, che da quest’anno è il nuovo collaudatore ufficiale della MotoE per Ducati.

Il pacco batterie della V21L è stato aggiornato con celle dalla chimica più avanzata, che offrono una maggiore densità energetica: 5 Ah rispetto ai precedenti 4,2 Ah. Questo ha permesso di ridurre il numero totale di celle da 1152 a 960, senza compromettere né la potenza né l’autonomia della moto.

Elemento chiave per peso e ingombri, il pacco batterie della Ducati MotoE ha una forma studiata per seguire perfettamente il profilo centrale della moto. Per mantenere un bilanciamento ottimale, gli ingegneri Ducati Corse hanno rimosso una cella ogni sei, distribuendo l’alleggerimento in modo uniforme e risparmiando 8,2 kg complessivi. Secondo le simulazioni, questo si traduce in un miglioramento dei tempi sul giro tra tre e quattro decimi, a seconda del circuito.

Un’altra novità riguarda il Traction Control, ora personalizzabile curva per curva. I tecnici dei team possono impostare tre mappature differenti, che il pilota può selezionare durante la gara, adattando il controllo di trazione alle caratteristiche di ogni tratto del tracciato.

La V21L è stata leggermente allungata di 4 millimetri grazie all’adozione di nuove boccole di sterzo. Inclinazione e avancorsa sono rimaste invariate, ma la moto risulta ora più stabile in fase di frenata. Un’altra novità tecnica riguarda il perno forcellone, che è diventato regolabile in altezza: una soluzione pensata per permettere alle squadre di mantenere costante l’effetto del tiro catena quando si cambia la rapportatura con una corona diversa, oppure per modificarlo in base alle preferenze del pilota o alle esigenze del tracciato.

A partire dalla seconda gara del campionato, in Olanda, tutte le V21L monteranno anche un nuovo cerchio posteriore, alleggerito di 600 grammi grazie all’assenza dei falsi parastrappi. Si tratta di un risparmio su masse non sospese, che porta importanti vantaggi in termini di agilità e maneggevolezza. Sommando questa modifica al risparmio ottenuto sul pacco batterie, il peso complessivo della V21L nella versione 2025 scende da 225 kg a 216,2 kg.

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