Osservatorio Continental 2021, l'elettrica piace agli italiani ma ci sono diversi dubbi
Gli italiani sono propensi all'elettrico ma hanno ancora diversi dubbi.

Le case automobilistiche stanno accelerando i loro piani di elettrificazione e la Commissione Europea vuole mettere al bando le vetture benzina e diesel dal 2035. Ma in questo scenario in forte evoluzione, gli Italiani sono pronti a tale cambiamento? Sono informati e si interessano alla nuova mobilità? Queste sono alcune delle domande a cui prova dare risposta il terzo Osservatorio Mobilità e Sicurezza che nel 2021 Continental Italia ha deciso di incentrare sulle auto elettriche.
DUE SU TRE SONO INTERESSATI
Secondo quanto emerge dallo studio condotto da Euromedia Research, gli italiani sono interessati a questo cambiamento e vogliono farne parte. Due italiani su tre si dichiarano potenzialmente interessati all’acquisto di un’auto elettrica oppure affermano di essersi informati o addirittura di possederne già una (il 10,6%). Dati che mettono in evidenza l'interesse degli italiani verso la mobilità elettrica, soprattutto pensando che il 68,9% degli intervistati ha dichiarato di non aver avuto ancora l'occasione di guidare un'auto elettrica.
L'indagine ha identificato anche precisi profili. Gli interessati sono uomini che hanno un’auto di proprietà alimentata a benzina e percorrono tra gli 11 e i 50 km al giorno. Hanno un garage dove installare una wall box, vivono al Sud e nei Comuni della Provincia e appartengono alla generazione Y (27- 41 anni). Gli intervistati "curiosi" sono donne, gli appartenenti alla generazione Z, i residenti al Sud e nelle città di Provincia. Quelli a cui non interessano le auto elettriche, invece, sono i Baby Boomers (57-75 anni) che vivono in comuni di Provincia, in particolare nel Nord Ovest, senza un garage e percorrono meno di 10 chilometri al giorno. Non hanno mai provato a guidare un’auto elettrica e non sarebbero interessati all’acquisto nemmeno in presenza di incentivi. Sono gli stessi che pensano che fra 10 anni il parco circolante sarà ancora a motore endotermico.
Ma quanto ne sanno effettivamente gli Italiani? Secondo l'indagine, tre consumatori su quattro (74,7% degli intervistati) identificano correttamente le proposte BEV e ibride presenti sul mercato; tuttavia, quando si parla di un veicolo ibrido plug-in, la percentuale degli informati scende al 47%. I più preparati restano coloro che hanno provato a guidare l’auto elettrica e sono disposti ad acquistarne una.
COSTI ALTI
L'aspetto economico, però, riveste un'importante ostacolo nel passaggio ad un'auto elettrica. Infatti, il 62,8% dei consumatori afferma di non avere un budget adeguato ad acquistarne una. Tre italiani su quattro tra coloro che si dichiarano non propensi a comprare un’auto elettrica non acquisterebbero una BEV neanche con gli incentivi che dunque non sembrano essere sufficienti a spingere i consumatori ad acquistare un veicolo elettrico.
Le agevolazioni economiche sembrano convincere solo il 30% degli intervistati e, nello specifico, la generazione Z e coloro che vivono in una città di provincia. Gli italiani percepiscono i costi di manutenzione delle BEV superiori a quelli delle endotermiche anche se ritengono la gestione delle auto a batteria più economica di quella delle auto tradizionali.
Dopo l'aspetto economico, tra le debolezze dell'elettrico evidenziate dagli italiani il problema dell’autonomia limitata delle batterie (dichiarata dal 38,7% del campione), seguito dalla scarsa diffusione delle colonnine di ricarica (dichiarata dal 37,4% degli intervistati).
Secondo gli italiani le Istituzioni devono partecipare più attivamente al cambiamento destinando fondi e utilizzando al meglio il denaro che arriverà dal PNRR per la realizzazione di infrastrutture adatte all’elettrico.
Il tema della ricarica è particolarmente importante visto che addirittura il 24,6% dichiara di non aver mai visto le colonnine, mentre il 59,4% ne ha viste poche e solo in alcune zone. Tuttavia, c'è fiducia che grazie agli interventi previsti dal PNRR la situazione possa migliorare in fretta.
Ovviamente non ci sono solo criticità. Quasi il 60% dei consumatori ritiene che la mobilità elettrica possa essere la soluzione tecnologica in grado di risolvere i problemi dell’inquinamento ambientale, ma non quello della mobilità almeno per i prossimi 5 anni. Quello ambientale rimane comunque il principale punto di forza dell’elettrico. Troviamo poi il comfort, la silenziosità, e l'accessibilità alle aree a traffico limitato.
Guardando al futuro, l'indagine mette in evidenza che il 53,9% degli intervistati ritiene che per avere tutti i veicoli di nuova immatricolazione elettrici bisognerà attendere oltre 10 anni. Il 17,3% è più ottimista con un periodo di attesa di soli 6 anni. Per il 16,3%, invece, il cambiamento non avverrà mai.
Il 16,5% dei consumatori pensa che tra 10 anni il parco macchine delle città sarà ancora popolato da automobili con motore endotermico; il 37,1% dei cittadini punta su ibrido e plug-in. Infine, sono ottimisti e propensi alla completa transizione solo il 16,4% degli intervistati, sicuri che le auto elettriche conquisteranno le città.
Ma il Paese è pronto ad affrontare il cambiamento? Il 54,9% degli intervistati è ottimista. Il 42,4% dei cittadini, invece, afferma che saranno pronte solo le principali città. Sul fronte opposto, il 31% sostiene che il nostro Paese non sarà pronto.