La Cina punta sul Wankel: Changan riaccende il motore rotativo
Sarà pronto nel 2027 ma non sarà utilizzato all'interno delle auto tradizionali
Le case automobilistiche cinesi stanno lavorando a 360 gradi per portare sul mercato soluzioni sempre più complete ed innovative. Changan, per esempio, negli ultimi giorni ha annunciato una novità interessante perché la sua controllata Harbin Dongan Auto Engine ha completato con successo la prima accensione del primo motore rotativo cinese che dovrebbe essere pronto per il 2027. Attenzione, però, non sarà utilizzato sulle auto in quanto il suo futuro non è quello che si potrebbe immaginare.
PRONTI AL DECOLLO
Il progetto del primo motore rotativo cinese, nome in codice R05E e molto simile al Wankel di Mazda, è stato avviato il 9 aprile ed è stato sviluppato in collaborazione con AVL, un’azienda specializzata in tecnologie per la mobilità che si occupa di sviluppo, simulazione e test. Dove sarà utilizzato? Non sulle auto ma bensì sui piccoli velivoli come potrebbero essere, ad esempio, gli VTOL. Insomma, Changan sta lavorando su di una soluzione per la mobilità aerea, per quei velivoli con motore endotermico o elettrico che dovrebbero facilitare gli spostamenti a corto raggio. Al momento siamo ancora all’inizio della fase di sviluppo. Secondo la casa automobilistica cinese, il suo motore rotativo si caratterizza per disporre di un rotore triangolare con bordi curvi ed è dotato di un sistema di accensione a doppia candela con circuiti indipendenti.
Changan ha condiviso pure alcuni primi numeri di questo motore, affermando che è in grado di erogare 53 kW (72 CV) e può raggiungere i 6.500 giri al minuto.
SOTTO I 1.000 METRI
Come detto, questo motore rotativo non sarà installato all’interno di auto tradizionali. Negli ultimi anni, il governo cinese ha ritenuto prioritario lo sviluppo di “velivoli a bassa quota“, cioè in grado di volare al di sotto dei 1.000 metri di quota come potrebbero essere proprio gli VTOL. Harbin Dongan Auto Engine sta inoltre lavorando parallelamente a motori rotativi aspirati e turbocompressi per alimentare velivoli senza pilota con aziende come ARIDGE, cioè la divisione di Xpeng che si occupa di sviluppare auto volanti. Il Governo cinese pensa che piccoli velivoli possano essere una valida opzione per il futuro della mobilità nelle grandi città, per rivoluzionare il settore dei trasporti garantendo un facile e veloce collegamento tra i caotici centri urbani e zone periferiche.
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