
Auto 11 Mag
Caterham potrebbe presentare la Seven elettrica nel 2023 in occasione dei festeggiamenti per i suoi 50 anni di storia. Il marchio inglese che di recente è stato acquistato dal gruppo giapponese VT Holdings, non intende, comunque, dimenticarsi dei modelli a combustione interna. L'obiettivo, infatti, è quello di continuare ad utilizzare anche i motori endotermici il più a lungo possibile, a patto di trovare unità adatte per le sue vetture.
In ogni caso, vista la decisione del Governo inglese dello stop alle vendite dei modelli benzina e diesel, Caterham non potrà più commercializzare autovetture con propulsori endotermici dal 2030 sul quel mercato. A "complicare" i piani del piccolo marchio inglese anche le nuove normative di sicurezza che entreranno in vigore nel 2024. La Seven, infatti, non è adatta per integrare tutti i dispositivi ADAS che diventeranno obbligatori. Per il suo CEO, Graham MacDonald, sarà importante trovare nuovi mercati.
Per quanto riguarda la Seven elettrica, la priorità è quella di preservare le qualità dinamiche del modello endotermico. Dunque, questa vettura sarà sviluppata con l'obiettivo di mantenere il più basso possibile il peso. Saranno rivisti, inoltre, la geometria delle sospensioni e il telaio. Nell'ottica di compensare l'incremento di peso dovuto alle batterie, non saranno integrati alcuni sistemi normalmente presenti nelle elettriche. Per esempio, non ci sarà la frenata rigenerativa.
Le linee della Seven elettrica non dovrebbero differire troppo da quelle del modello endotermico. Una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa ma il CEO ha sottolineato che è probabile che la Seven elettrica rimanga fedele al progetto originale. L'accelerazione sarà bruciante e molto simile a quella della 620R. Le 60 miglia orarie (96 km/h) si raggiungeranno, partendo da fermi, in appena 2,79 secondi. Il CEO fa sapere di aver già avuto modo di testare un prototipo che è risultato molto divertente da guidare con un'esperienza simile a quella dei go-kart.
Tuttavia, prima di mettere in produzione la Seven elettrica, Caterham sta cercando di firmare un accordo di collaborazione con un altro produttore per garantirsi una fornitura di batterie e motori. Una strada già seguita oggi visto che i modelli endotermici utilizzano propulsori di derivazione Ford. Il costruttore inglese, comunque, non cercherà una piattaforma già pronta in quanto punta a voler disporre di maggiore flessibilità per la progettazione.
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Commenti
Purtroppo è già pieno di turisti e c'è troppo traffico. Con la moto te la cavi, ma in macchina stai solo fermo in colonna.
comunque per avermi ispirato per il giro in moto di domani hahaha
Vivo sul lago :) . Detto questo farsi 300-400 km senza soste su una sportivetta, se hai già 30-40 anni (o più), equivale a dolori e dolorini.
il problema di caterham e' proprio lo spazio ridottissimo se manterrano le forme iconiche di oggi e li 350km non ce li metti .... forse dovranno fare un auto tutta nuova e diverse ...
Dipende da che tipo di autonomia vuoi avere. Per me 300-350 km bastano e avanzano per quel tipo di auto e per autonomie del genere non servono pacchi batteria fuori di testa..
per le elettriche sportive piccole per me bisogna ancora attendere che la densita energetica delle batterie aumenti in modo da avere meno peso ....
Dove le piazzano su quelle hypercar elettriche da millemila cavalli :) . Non serve nemmeno piazzarne troppe perché su una MX-5 farei volentieri un giro del Garda (e nulla più), ma solo fermandomi qua e la per una sosta. Non sono fatte per macinare km, quindi non penso servano grosse autonomie.
Si potrebbero mettere nel tunnel della trasmissione e dietro i sedili.
Ma non so che capacità si possa ottenere.
Quella potebbe essere una soluzione: giocattolino per track-day: 10 giri scannati e poi ri fermi a ricaricare.
Ovviamente in autodromo ci arrivi col carrellino.
ho provato a salire sulla golf 8 e subito dopo la id3. vero che il baricentro sarà più basso, ma la seduta è rialzata di 10cm buoni, e le sensazioni di guida vengono alterate parecchio. poi che non sia una sportiva siamo d'accordo, ma sulle miata e co. dove li piazziamo i pacchi batteria senza sedute da suv?
Ci metteranno una batteria da 100km
Le auto elettriche avranno dalla loro baricentro ancora più basso e coppia istantanea. Penso che il settore delle auto sportive, soprattutto quelle "da weekend", sia quello che più andrà a guadagnarci (anche a livello di spese di manutenzione, affidabilità e simili)
Se avessi soldi da buttare me la prenderei al volo... questa, anche la più "poveretta", non quella del 2023 :-)
Ecco, fra due anni si capirà quanto si perde in handling e performance (-> piacere di guida) passando dal termico all'elettrico.
Questa, e a distanza la Mazda Miata, fanno della leggerezza il proprio "vantaggio competitivo": curioso di vedere cosa si studieranno gli ingegneri.