BYD cerca le aziende italiane, una folla al meeting di Torino
Hanno aderito ben 380 aziende della componentistica, prevenienti da tutti Italia

BYD vuole le aziende della filiera automotive italiana e nella giornata di ieri l'azienda cinese ha avviato una serie di incontri in collaborazione con ANFIA presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO). Il meeting ha attirato un numero molto elevato di aziende, superiore a quanto preventivato inizialmente. Gli organizzatori hanno addirittura dovuto provvedere ad incrementare la capacità di accoglienza per poter soddisfare tutte le richieste di accredito. Alla fine, hanno aderito ben 380 aziende della componentistica, prevenienti da tutta Italia. Complessivamente, erano presenti 500 persone.
AL VIA I COLLOQUI
Il BYD Supplier Meeting è stato aperto da una sessione plenaria dove l'azienda cinese ha illustrato la sua strategia industriale. Successivamente, sono stati avviati incontri singoli BtoB che proseguiranno in questi giorni. In questa sede, BYD ha illustrato in maniera specifica le possibili opportunità industriali per ciascuna azienda, condividendo quindi la valutazione sul possibile apporto alle produzioni che il Gruppo avvierà prossimamente presso gli insediamenti industriali in Europa a cominciare dall’Ungheria la cui attività di produzione inizierà nell'ultimo trimestre del 2025.
IN CERCA DELLA QUALITÀ ITALIANA
Su questa opportunità per le aziende italiane, Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, ha commentato:
La qualità, l’innovazione e la flessibilità che contraddistinguono da sempre le aziende della componentistica italiana hanno un’importante occasione in più per affermarsi in relazione agli investimenti produttivi di BYD in Europa. Quest’iniziativa fa parte dei momenti di confronto che ANFIA cerca di agevolare per aiutare le aziende a cogliere nuove opportunità, a comprendere le tendenze del mercato e a mantenere e migliorare il proprio posizionamento, con l’intento di creare un contesto competitivo che valorizzi le eccellenze italiane. Il nostro è un comparto fortemente internazionalizzato che ha i numeri per vincere le attuali sfide legate alla progressiva decarbonizzazione della mobilità, alla digitalizzazione e all’evoluzione degli equilibri tra i player internazionali dell’automotive.
Alfredo Altavilla – BYD, Europe Special Advisor, aggiunge:
Ringrazio i vertici di BYD, l’ANFIA e le Istituzioni per l’opportunità offerta alla componentistica italiana. Sono estremamente soddisfatto di aver creato questo link tra BYD e la nostra filiera industriale, formata da società che rappresentano l’eccellenza del saper fare italiano. Queste aziende si contraddistinguono per un know-how che non ha eguali nel panorama internazionale e che tutto il mondo gli riconosce. L’Italia è il primo paese coinvolto in questa attività e ritengo sia doveroso offrire alle nostre aziende l’opportunità di tornare ad essere protagonisti attivi del futuro della mobilità, soprattutto in questa fase delicata di transizione tecnologica, nella quale possono giocare un ruolo fondamentale. L’apertura degli insediamenti industriali europei, a partire dall’Ungheria, da parte di BYD, la più grande tech company internazionale, rientra nella strategia di medio termine di vendere in Europa vetture prodotte nella Regione, ed è la dimostrazione di come il settore abbia necessità di fare sistema verso chi vuole investire in Europa.