BYD, una nuova fabbrica in Turchia da 1 miliardo di dollari per aggirare i dazi
Grazie alle fabbriche in Ungheria e Turchia il costruttore potrebbe aggirare i dazi imposti dall'Unione Europea sulle auto elettriche cinesi

BYD potrebbe aprire un nuovo stabilimento produttivo in Turchia. Secondo quanto riferisce Bloomberg, le autorità del Paese presto dovrebbero annunciare un accordo con la casa automobilistica cinese per la costruzione di una fabbrica da 1 miliardo di dollari nella parte occidentale del Paese.
Pare che l'annuncio dovrebbe essere dato dal presidente Erdogan durante una cerimonia nella provincia di Manisa, dove verrà costruito l'impianto. Dunque, pare che BYD abbia scelto la Turchia come luogo per una sua nuova fabbrica. Vale la pena di notare che non si tratta di una novità assoluta. Infatti, a metà maggio il ministro turco dell'Industria e della Tecnologia, Fatih Kacir aveva raccontato all'interno di un'intervista con Bloomberg che il Governo era in trattative avanzate con le case automobilistiche cinesi BYD e Chery per investimenti industriali nel Paese.
A quanto pare, le trattative con BYD dovrebbero essere andate a buon fine. Per il momento, sia la Turchia e sia la casa automobilistica cinese non hanno voluto commentare queste indiscrezioni. Non rimane, quindi, che attendere l'ufficialità per conoscere tutti i dettagli del progetto.
ACCESSO AGEVOLATO AL MERCATO EUROPEO
La scelta delle Turchia rappresenta un importante vantaggio per BYD. La casa automobilistica cinese, infatti, può sfruttare l'accordo di unione doganale con l'Unione Europea della Turchia per aggirare i dazi che la Commissione Europea ha deciso di applicare alle auto elettriche prodotte in Cina, tema di cui abbiamo parlato molto negli ultimi tempi.
BYD ha già in progetto di costruite una fabbrica in Ungheria che dovrebbe entrare in funzione nel 2026. Quindi, la casa automobilistica cinese pare che voglia "raddoppiare" nel Vecchio Continente con un secondo stabilimento che permetterà di aggirare i dazi imposti dalla Commissione Europea.
Ad agevolare l'accordo con il Paese probabilmente anche la decisione del Governo di voler rinunciare ad applicare a sua volta delle tariffe doganali su tutti i veicoli provenienti dalla Cina.
La stessa Turchia sta diventando un mercato sempre più interessante per le auto elettriche con un market share del 7,5% nel 2023. BYD, producendo le auto all'interno del Paese, potrebbe diventare un attore molto importante in questo mercato. Non rimane, quindi, che attendere novità sui piani di espansione di BYD per il Vecchio Continente.