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Puntare tutto sull'elettrico può essere rischioso, ecco perché secondo BMW

Il CEO di BMW Oliver Zipse mette in guardia sui rischi di voler abbandonare troppo presto i motori endotermici; per questo, la strategia di elettrificazione del marchio tedesco sarà molto progressiva.

Puntare tutto sull'elettrico può essere rischioso, ecco perché secondo BMW
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 21 giu 2021

Il settore automotive sta vivendo una vera e propria rivoluzione nel segno dell'elettrico. Nei prossimi anni vedremo debuttare sul mercato sempre più modelli a batteria. Contestualmente, le case automobilistiche presenteranno sempre meno vetture tradizionali con motori endotermici. Ci sono costruttori che stanno correndo molto nella direzione delle auto elettriche come, per esempio, Volkswagen. C'è, invece, chi è molto più cauto e "tira il freno", come Toyota.

BMW sembra aver deciso di tenere una posizione che si avvicina più a quella del costruttore giapponese. Il CEO Oliver Zipse, all'interno di un'intervista con  "Passauer Neue Presse" e " Donaukurier" ha affermato che non abbandoneranno molto presto i motori tradizionali.

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I CLIENTI PRIMA DI TUTTO

La strategia di BMW è molto più progressiva di quella adottata, per esempio, da Volkswagen. Entro il 2030, l'obiettivo è quello di fare in modo che il 50% delle vendite sia rappresentato da modelli elettrici. Bisogna comunque ricordare che la casa di Monaco di Baviera sta lavorando al lancio di diversi veicoli a batteria. Di recente ha svelato le iX e i4 che presto andranno ad affiancare sul mercato i modelli i3 e iX3. Nei prossimi anni, inoltre, arriveranno ulteriori modelli tra cui l'ammiraglia i7. Tuttavia, le auto con motori endotermici rivestiranno un ruolo molto importante ancora per diversi anni.

Chi prende le vere decisioni nel nostro settore sono i clienti e non bisogna mai perderli di vista. Se un produttore non ha più alcuna offerta di motori a combustione, allora metà del volume di mercato andrà perduto e si ritroverà su un percorso imprenditoriale discendente.

Insomma, Zipse intende mettere in guardia sui rischi di voler abbandonare troppo presto le autovetture con motori tradizionali, puntando tutto sull'elettrico. Il CEO ha voluto enfatizzare l'importanza di valutare bene la domanda dei consumatori, spiegando che è vero che nei prossimi 15 anni ci saranno città, Regioni e Paesi che passeranno totalmente all'elettrico ma che questo non accadrà in tutti i 140 mercati in cui è presente BMW. Ecco perché il marchio tedesco proseguirà la sua transizione verso la mobilità elettrica molto più progressivamente rispetto ad altri costruttori.

Perdere di vista le richieste del mercato potrebbe essere azzardato e rischioso. Posizione molto differente da quella di altre case automobilistiche come Volkswagen, Audi e Mercedes che, invece, stanno accelerando la transizione verso l'elettrico anche in vista delle eventuali nuove normative europee sulle emissioni che sostanzialmente metterebbero la parola fine ai motori a combustione. 

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