Il futuro di Bentley fra tradizione, nuovi modelli ed elettrificazione
Il CEO di Bentley, Frank-Steffen Walliser, ha parlato in un'intervista del futuro della casa inglese e dell'elettrificazione in generale.
Portare un marchio fortemente legato alla tradizione nell'era dell'elettrico non deve essere un compito facile, ma è proprio questo il lavoro che attende il nuovo presidente e CEO di Bentley, Frank-Steffen Walliser. Il dirigente, a capo di Bentley dallo scorso luglio, avrà infatti il delicato compito di traghettare la casa inglese verso l'elettrificazione senza farle perdere la propria identità e senza intaccare la credibilità costruita in oltre un secolo di storia.
Una vera e propria sfida che Frank-Steffen Walliser prova a vedere come un'opportunità per creare qualcosa di più estremo, qualcosa che esalti ancora di più le caratteristiche di Bentley portando un maggiore entusiasmo nella gamma.
Il 54enne dirigente tedesco ha parlato del futuro alla rivista Autocar in un'intervista in cui ha smentito categoricamente la volontà di portare i valori Porsche (il suo precedente incarico era proprio a Zuffenhausen) in Bentley. Walliser ha dichiarato infatti:
Il compito è capire il marchio, le auto e i clienti. Ma, secondo me, non bisognerebbe rinunciare a nulla per rendere più sportivi alcuni modelli Bentley. La loro miscela di qualità è forte e unica, e noi dobbiamo mantenerla.
NEL 2026 LA PRIMA BENTLEY ELETTRICA
Nei piani Bentley c'è l'elettrificazione, esattamente come per tutti gli altri costruttori presenti sul mercato. La prima Bentley elettrica arriverà però nel 2026, un po' in ritardo rispetto ai piani originari per via del rallentamento della domanda di questo genere di veicoli.
La vettura sarà completamente nuova e dovrebbe avere dimensioni simili a quelle della Porsche Taycan. Walliser ha anticipato inoltre che in fase di progettazione sarà riservata molta attenzione all'aerodinamica, con i primi prototipi che saranno pronti per i test entro poche settimane.
L'intervista si è quindi spostata sulle attività nel motorsport di Bentley, in particolare nella 24 Ore di Le Mans che, secondo il CEO, costituisce un collegamento naturale con il marchio inglese grazie alla presenza in gamma di modelli come Mulsanne e Arnage. Questo non significa però che l'impegno nello sport sarà immediato, perché le priorità del momento sono elettrificazione e crescita aziendale, anche perché le corse richiedono capitali che in Gran Bretagna intendono per adesso investire in altri progetti.
LA QUALITÀ ARTIGIANALE PATRIMONIO BENTLEY
Frank-Steffen Walliser ha raccontato poi di essere rimasto sorpreso dall'eccellenza delle auto Bentley con cui è entrato in contatto dopo il suo insediamento. Ciò che ha colpito il tedesco è stata la produzione artigianale che dà vita agli interni, in particolare l'abilità di lavorare materiali come legno e pelle.
Secondo il CEO, alcune vetture sono piuttosto sottovalutate ma non da parte di Porsche, che ha invece un profondo rispetto per il marchio inglese soprattutto per la qualità della sua produzione. Ricordiamo a tal proposito che Porsche, come Bentley e Audi, fa parte del gruppo Volkswagen.
IL FUTURO DELL’ELETTRICO SECONDO WALLISER
Tornando a parlare di elettrico, Walliser ritiene che l'industria stia arrivando alla fine della prima fase di sviluppo dei modelli a batteria, pur non intravedendo al momento una svolta tecnologica che possa far aumentare la densità energetica. Per questo motivo, il manager afferma che la seconda fase inizierà verso il 2027, guarda caso nel periodo in cui la prima Bentley elettrica sarà disponibile sul mercato.
Queste le parole di Walliser:
Nella seconda fase si otterranno batterie più grandi, un'autonomia maggiore e una maggiore usabilità. Alcuni diranno che le loro batterie sono troppo grandi, ma le loro lunghe autonomie aiuteranno i clienti a fare il passaggio e a superare l'ansia da autonomia.
Nell'intervista c'è stato infine spazio per alcune previsioni sul futuro, con particolare attenzione alla terza fase dell'elettrificazione che, secondo il numero uno di Bentley, potrebbe iniziare intorno al 2035, quando la chimica sarà progredita e le infrastruttura di ricarica avranno raggiunto una certa capillarità.
A quel punto la maggioranza degli utenti avrà provato un modello elettrico e le vetture dovrebbero beneficiare di una generale riduzione del peso dovuta proprio alle nuove soluzioni chimiche adottate per le batterie installate a bordo.