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Orsini, Confindustria: stiamo regalando il mercato delle auto elettriche alla Cina

Il presidente degli Industriale critica le regole dell'attuale Green Deal e avverte che l'Europa sta regalando il mercato delle auto elettriche alla Cina

Orsini, Confindustria: stiamo regalando il mercato delle auto elettriche alla Cina
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 19 set 2024

Continua il dibattito sulle regole del Green Deal europeo e sul percorso che porterà allo stop alla vendita delle auto endotermiche in Unione Europea nel 2035. Nella giornata di ieri si è svolta a Roma l’Assemblea annuale di Confindustria dove ha tenuto il suo discorso il presidente Emanuele Orsini.

Durante il suo intervento, il presidente degli Industriali ha parlato del Green Deal, sottolineando in maniera molto diretta che l'accordo sul clima è impregnato di troppi errori che mettono a rischio l'industria.

Lo dico con chiarezza, in accordo con i colleghi delle Confindustrie europee. Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria. Noi riteniamo che questo non sia l’obiettivo di nessuno.

Orsini ha poi aggiunto che la decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle.

LE AUTO ELETTRICHE NELLE MANI DELLA CINA

Il presidente degli Industriali è passato poi a parlare delle auto elettriche e del fatto che si sta regalando questo mercato alla Cina.

La storia e il mercato europeo dell’auto elettrica che stiamo regalando alla Cina, parlano da soli. La filiera italiana dell’automotive è in grave difficoltà, depauperata del proprio futuro dopo aver dato vita alle auto più belle del mondo e investito risorse enormi per l’abbattimento delle emissioni.

Per Orsini, il futuro delle auto a batteria si lega a quello della transizione energetica. Per questo, l'industria, sia quella italiana e sia quella europea, difenderà la neutralità tecnologica e chiederà all'UE un'applicazione più realistica del Green Deal. Proprio per questo, serve una solida politica industriale europea.

L’industria, italiana ed europea, difenderà con determinazione la neutralità tecnologica, chiedendo un’applicazione più realistica e graduale del Green Deal. Ecco perché oggi serve più che mai una solida politica industriale europea.

L’INTERVENTO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MELONI

All’Assemblea annuale di Confindustria era presente anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sostanzialmente ha sposato la linea di Orsini sui temi del Green Deal e delle auto elettriche.

Inoltre, aggiunge che l'obiettivo dell'Unione Europea di porre fine alla vendita di automobili che emettono CO2 entro il 2035 dimostra una posizione "autodistruttiva" sulle questioni industriali e ambientali.

Il divieto delle auto con motore endotermico dal 2035 è uno degli esempi più evidenti di un approccio autodistruttivo. Accompagnare il settore industriale nella sfida della transizione ecologica non può significare smantellare interi settori.

Il Governo e gli industriali condividono quindi come obiettivo quello di evitare la vendita in Europa di sole auto con motore elettrico dal 2035 e di affermare il principio della neutralità tecnologica. Meoni poi aggiunge un'ulteriore considerazione sulla situazione del mercato auto.

Dal dopoguerra l'auto è stato il tramite dello sviluppo, era un modello di vita. Oggi questo sentimento rischia di cambiare, l'auto sta uscendo dai consumi dei giovani, non è più una loro priorità.

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