
14 Maggio 2023
L’espressione “ansia da autonomia” descrive la sensazione del conducente di un’auto elettrica di non essere in grado di raggiungere per tempo la destinazione o la più vicina possibilità di ricarica per via della scarsa autonomia della propria auto, e quindi di rimanere bloccato per strada.
In questo articolo, Christoph Erni spiega perché quest’ansia oggi sia più che infondata e come essa, con un po’ di conoscenze di base, possa essere vinta.
L’ansia da autonomia deriva spesso dall’idea sbagliata che un’auto elettrica non abbia sufficiente autonomia per un determinato progetto. Oppure che l’auto debba essere assolutamente ricaricata a lungo, perché in caso di emergenza non è possibile semplicemente versare nel serbatoio dieci litri di carburante dalla tanica di riserva.
Il fatto è che l’europeo medio percorre con l’auto ogni giorno una distanza da 40 a 60 km, un tragitto che anche i piccoli modelli di auto elettriche sono in grado di coprire facilmente. Solo questo dovrebbe già tranquillizzare la maggior parte dei conducenti, liberandoli dall’ansia da autonomia. L’ansia potrebbe anche nascere dall’idea che in tutto il paese esistono solo una decina di stazioni di ricarica, e che bisogna anche riuscire a trovarle. Per non parlare della paura, per via dei lunghi tempi di ricarica, di rimanere a contare i secondi, condannati a far nulla.
Non c’è da preoccuparsi, basta seguire alcune semplici raccomandazioni. Ecco i 3 consigli che vorrei darvi per liberarvi da questi pensieri.
Al primo posto c’è la velocità: come i veicoli con motore a combustione, anche i veicoli elettrici sono soggetti a leggi fisiche, di conseguenza più è elevata la velocità, maggiore è la quantità di energia consumata. Quindi, chi desidera ricavare la massima autonomia dalla propria batteria, deve evitare di schiacciare sempre fino in fondo il pedale dell’acceleratore. Poi, il recupero di energia: un grande vantaggio, spesso trascurato, di un’auto elettrica è la tecnologia del recupero di energia. In poche parole, ogni volta che l’auto elettrica decelera o che si “frena” con il motore, si guadagna autonomia. A dimostrazione di ciò sono salito fino al passo del Gottardo e quindi disceso verso l’Italia e, in un tragitto di 80 km, ho guadagnato 50 km di autonomia!
Infine, le temperature fredde: con l’attuale tecnologia delle batterie, a temperature invernali inferiori a 0 °C occorre calcolare una riduzione dell’autonomia. In che misura essa si verifichi, varia tuttavia da modello a modello. Determinante, a questo proposito, è da un lato il riscaldamento dell’abitacolo, a seconda di quanto calore il conducente desidera avere. Dall’altro, la batteria del veicolo d’inverno deve essere portata a una certa temperatura per funzionare in modo ottimale: in questo caso il consumo energetico è determinato dalla tecnologia di riscaldamento adottata, che è responsabile della gestione della temperatura della batteria. In casi estremi si può calcolare una riduzione dell’autonomia del 30% ca. Questo non è però un fenomeno che riguarda solo il mondo delle auto elettriche. Anche le auto a benzina d’inverno consumano in media il 15% in più, quelle diesel il 24% ca.
Grazie a soluzioni portatili come Juice Booster 2, l’auto elettrica può essere caricata ovunque sia presente una fonte di energia elettrica, dalle prese industriali a quelle domestiche. Se tutte le possibili fonti di energia elettrica venissero contate come punti di ricarica, solo in Germania esisterebbero attualmente già più di 60 milioni di punti di ricarica elettrica. Se con la batteria completamente carica ci si reca al lavoro, è possibile poi ricaricare la batteria presso il datore di lavoro. E quando si torna a casa, si ricarica l’auto durante la notte e il mattino successivo si è accolti da una batteria completamente carica. In caso di viaggi più lunghi, viene in soccorso la pratica app sullo smartphone che consente di trovare punti di ricarica pubblici e stazioni di ricarica rapida lungo il percorso, così da poter combinare la ricarica dell’auto a una breve pausa o a una sosta al bagno.
L’ADAC (acronimo di Allgemeiner Deutscher Automobil-Club) in ogni caso consiglia di inserire una pausa di almeno 15 minuti ogni 2 ore di viaggio, indipendentemente dal tipo di propulsione dell’auto. In una stazione di ricarica rapida in questo lasso di tempo molti modelli possono ricaricare la batteria del 40%: quanto basta per arrivare fino alla sosta successiva!
Come già accennato inizialmente, la scelta del modello giusto dipende dalle esigenze personali del conducente. Se si sa già che si percorreranno spesso lunghi tragitti, è saggio scegliere un modello con un’autonomia elevata e un’intensa potenza di carica.
In conclusione, se con l’auto elettrica si desidera percorrere lunghi tragitti o partire per le vacanze, è ancora necessario pianificare con una certa attenzione l’itinerario. Brevi percorsi (come affrontano la maggior parte dei consumatori) possono invece già oggi essere gestiti senza problemi grazie al crescente potenziamento dell’infrastruttura di ricarica, alle maggiori autonomie dei veicoli e alle soluzioni di ricarica disponibili a casa e sul posto di lavoro. Il vantaggio in questo caso è che si può anche risparmiare ulteriore tragitto per recarsi al punto di ricarica, in quanto la ricarica è disponibile nel luogo in cui il veicolo resta fermo per più tempo.
Questa rubrica è curata da Christoph Erni, fondatore e CEO di Juice Technology AG, produttore svizzero di stazioni e soluzioni di ricarica. Ha sempre avuto un'inclinazione pratica, tanto che ha lasciato la scuola poco prima del diploma di maturità per seguire un corso di economia aziendale all'università, per poi passare al settore informatico subito dopo. Ma a Christoph Erni questo non bastava: voleva di più! Circa 20 anni fa ha fondato la sua società di consulenza aziendale, la Erni Associates AG.
Nel 2014, notando la mancanza di soluzioni di ricarica adeguate, ha deciso di entrare nel settore della produzione e ha fondato Juice Technology AG. Nel suo primo anno di attività, l'azienda si è assicurata la pole position in questo segmento con la stazione di ricarica portatile Juice Booster 1 da 22 kW, e da allora è rimasta lì.
Christoph Erni, fondatore e CEO di Juice Technology
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Commenti
purtroppo è davvero inevitabile, ma non è così tragica.
Molto peggio sarebbe non poter proprio più avere la mobilità individuale, e non è detto che la situazione non degenererà fino a quel punto.
Peccato che io pensassi ad una BEV con le caratteristiche necessarie ad eliminare l'ansia da ricarica.
Pare che invece si debba ritenere inevitabile questo balzo indietro nella fruibilità.
ai menefreghisti come voi dovrebbero togliere il petrolio oggi, altro che nel 2035...
Io gia faccio la differenziata e passo tutta l'estate in campeggio in mezzo alla natura ...Non credo debba rinunciare ad un euro 2 per salvare il mondo e arricchire gli altri
Dovresti guardare il tuo orticello, non serve a nulla paragonarsi con altri; pensa cosa puoi fare tu per migliorare.
A te sembra senza senso a me no..se una persona non può inquinare 1 perché altre persone possono inquinare 100..?
Se ad oggi usandola "bene" mia moglie fa ancora i 24 km/l significa che l'efficienza dell'ibrido è ancora buona, per cui il valore dato è verosimile
Altro paragone senza senso... Avanti il prossimo paragone
Povero illuso, sei perfettamente riconoscibile. Provochi, cerchi di attaccare rissa, insisti sulla mamma e poi segnali pure le risposte sperando di farmi arrabbiare: Non attacca e la cura per cancellarti è semplicissima, si chiama "blocca utente". Appena avrai letto questo post provvederò a bloccarti e non leggerò nemmeno la tua risposta, inutile che ti sforzi di scrivere qualcosa di intelligente, non ci riusciresti comunque.
quindi scrivi cose a caso trollando come un disperato e poi offendi quando ti fanno notare che rispondi bisi per fave. Ma la mamma lo sa che giochi in rete anziché andare a scuola?
Io ho capito benissimo che sei un povero trollino dilettante disperato perché non riesce a farsi prendere sul serio da nessuno. Esercitati con qualcun altro o, meglio, dedicati a qualcos'altro che sei estremamente scarso, non ce la fai proprio...
dove ho scritto che hai un'auto a pile? Manco l'italiano capisci
Inquino sicuramente meno di chi ha lo yatch e il jet privato...quando si adegueranno loro mi metterò il problema
e speriamo visto che ho intenzione di prendere una toyota ibrida
Lo stato attuale dei fatti è altro, quando cambierà la tassazione si valuterà... Ma fino a quell'ora sono parole vane e senza dati alla mano
Cosa? Un paragone senza senso? Grazie a te di certo si inquina di più... È già tanto se ha il kat
Dai test Toyota è al 70%
Tutto bene in casa? Migliorerà vedrai... Parti in quinta con gli insulti ma il troll fatti una camomilla.
Parlano del 2100 e manco sanno se riusciranno a campare tra due anni, ma intanto continuano ad inquinare, comprando da Amazon il cavetto o la cagatona da 3 euro, i corrieri girano con i diesel proprio come le nae i tir...
Se siete in 110k servono 40/50 mila colonnine...
Più il mondo intero
Non ne ho idea, non seguo la politica.
Siete dolo 4 invasati.
Io ne ho 55 e sono studente universitario, solo che la prima laurea mi è stata utile per campare sereno.
ma sei connesso alla vita?
1- Il commento di MariAnnetta dice che ha accompagnato un suo amico perchè la sera prima non ha trovato disponibilità di colonnine per la ricarica dell'auto elettrica.
2- Tu hai risposto "costui vive sotto un ponte che non può ricaricare a casa?"
3- io ho replicato che esistono persone che possono permettersi un'auto elettrica ma non hanno il box sotto casa dove ricaricare (e quindi dipendono dalle colonnine)
4-hai risposto in modo strampalato dicendo "non te lo ha detto il medico ecc ecc"
Stai evidentemente facendo finta di non capire che l'osservazione mossa nei commenti è "esiste una fetta di mercato importante che oggi è: o penalizzata dalla mancanza di infrastrutture (caso dell'amico di Mariannetta) oppure come me che ripiego su auto diesel perchè non ho il box per caricare la notte.
Potresti inserirti con un commento intelligente, invece fai il troll su internet (come se fosse divertente) facendo la figura del de fi cen te..
...pazienza così è il mondo...
Se questa "resta lì due giorni fino a quando non arriva un carro attrezzi che si fa spazio nel traffico per portare via l'auto?" ti pare una domanda normale, allora ti do una notizia, non sei tra quelli "sani di mente". Salùt
no, non conosco le elettriche quindi faccio delle domande normali nella speranza che rispondano persone sane di mente e non personaggi come te
Non me lo ha ordinato nessuno e infatti ho preso una Stelvio Diesel
Ma il punto del mio commento era che esiste una enorme fetta di popolazione che pur avendo guadagni tali da potersi permettere una buona auto elettrica, è costretta a ripiegare su diesel o altro per mancanza di colonnine/infrastruttura/soluzioni alternative
Tutto il resto del tuo commento è superfluo
Non me lo ha ordinato nessuno infatti ho preso una Stelvio Diesel.
Ma il punto del mio commento era: esiste una grande fetta di popolazione che pure avendo guadagni tali da potersi permettere una buona auto elettrica, si deve ripiegare su diesel o benzina per mancanza di colonnine/infrastrutture di ricarica/ soluzioni efficaci
Tutto il resto del tuo commento è superfluo
Ti segni all'universitá e studi qualcosa che ti permette di guadagnare di più.
Significa il 10% in 200.000 km. Personalmente faccio 15.000 l'anno con la macchina personale e sarebbero 13,3 anni. Mai tenuta una macchina tanto tempo. Con l' aziendale faccio circa 50.000 l'anno per cui sarebbero 4 anni e anche in questo caso dopo 4 anni si cambia, anzi si cambia dopo 3 anni.
Ma superare l'ansia da autonomia è semplicissimo, anche senza l'articolo mar. (k) .etta di un diretto interessato: basta acquistare una vettura con autonomia di 700 o più Km e possibilità di ripristinare detta autonomia in un paio di minuti.
Certo ci si puo sempre convivere e convincersi che non esistono problemi ma solo migliorie.
Vedi, non ho alcun problema ad ammettere di aver sbagliato perché ho consultato una fonte parziale.
Per quanto riguarda i privati, nella mia zona, ho poche speranze o non starei cercando di trasferirmi a centinaia di km di distanza pur di avere i servizi che dovrebbero essere normali nel 2023.
Quindi da non esserci nessun progetto ora ci si "lamenta" perchè saranno poche, è già un progresso ma queste sono solo quelle finanziate per i prossimi tre anni, probabilmente entro il 2035 arriveranno altri finanziamenti, ammesso che serviranno, dato che all'aumentare della domanda ne arriveranno altre dei privati, anche perchè già oggi non sono poche quanto si pensi (spesso non le si nota solo perchè non ci servono), soprattutto in rapporto al parco elettrico circolante:
https://uploads.disquscdn.c...
Non conosci le elettriche quindi non lo sai ma poni delle domande tendenziose dandoti una risposta paradossalmente sbagliata dato che le elettriche quando sono ferme consumano pochissimo e quando rallentano/frenano ricaricano la batteria.
non dico proprio fermo, ma quella situazione di ingorgo in cui per fare 10km ci impieghi 2 ore perchè si sta fermi, poi si riparte, si fanno 100 metri a 20 all'ora e poi ci si riferma.
con le auto termiche paradossalmente consumi un botto per viaggi sempre in prima e seconda. non conosco le elettriche quindi non so in questo caso se consumerebbero altrettanto oppure no
Ripeto, se proprio serve, nella mia città sono 6 colonnine funzionanti. Alcuni supermercati le hanno ma a parte quelle di lidl inizialmente accese ed ora spente, sono tutte offline. Siamo circa 110k di anime, capirai che ne girano di elettriche ma poca roba.
Appunto...
20 colonnine, in una singola città.
dovrebbero esserci progetti simili per ogni centro abitato di Italia da qui al 2035 perché la transizione sia realistica e non il sogno febbrile di qualche europarlamentare lontano dalla realtà.
Grazie del link dettagliato.
Nella mia zona Ce n'è una manciata per qualche decina di migliaia di persone sparse su centinaia di km²...
Il gasolio andrà ancora a lungo
Ma da quale caverna sei uscito fuori? Dove mai avrei scritto che ho un'auto elettrica?
nooo l'affitto! ma come! e cosa hai messo, il mezzo pannello da poggiolo? :-) per caricare il cellulare? dai a posto cosi'.
E quali sarebbero questi "documenti che contano", secondo te? La bolletta la pago io, compresa nell'affitto!
ah non ti mostra i documenti che "contano" eh? la capisco.
e' la prima volta che ci scriviamo, ma tant'e'.. tutto il mondo sicuramente ce l'ha con te ;-) te lo ho già detto, prima si studia poi si scrive.
Non attacca, povero trollino dilettante: Se hai qualcosa di vagamente serio da dire fallo, oppure vattene dove ti meriti di essere mandato
ancora con sto LCA? l'avrai già scritto 25 volte. visto che sei così formato rispetto me, perché invece di dire che non sono formato offri informazioni utili a tutti oltre quanto ho detto io? spiegaci tutto.
I test li ho fatti io con la Tesla però non mi sono messo a filmare. Mai fatto e mai lo farò, roba da nerdoni brufolosi.